Road to equality, Zaia: storia di speranza e determinazione – askanews.it

Road to equality, Zaia: storia di speranza e determinazione

Associazione salva cicliste afghane
Mar 7, 2023

Venezia, 7 mar. (askanews) – “Voglio omaggiare Alessandra Cappellotto, grande campionessa di ciclismo, per una iniziativa che, con la sua associazione Road to Equality, è una storia di speranza e determinazione che ci sembrava giusto mettere in luce in occasione dell’8 marzo”. Così oggi il presidente della Regione Luca Zaia ha introdotto Alessandra Cappellotto, presente a palazzo Balbi con la sua l’associazione “Road to Equality” assieme a un gruppo di cicliste afgane che è riuscita a portare in Italia, in Veneto, salvandole dalle persecuzioni in atto nei confronti delle donne del loro paese. La campionessa di ciclismo, dal palmares ineguagliato, vicentina di Sarcedo, è infatti la fondatrice dell’associazione sportiva dilettantistica “Road to Equality” che, attraverso lo sport, e in particolare il ciclismo, promuove l’emancipazione della figura femminile nei Paesi in via di sviluppo e in quelli in cui le donne non godono di diritti basilari. “Esattamente due anni fa, in questi giorni – ha raccontato Cappellotto -, abbiamo organizzato una gara di ciclismo a Kabul portando 56 ragazze a pedalare per le strade afgane. È stata l’ultima possibilità di praticare sport che hanno avuto perché pochi giorni dopo, a marzo 2021, si sono reinsediati i talebani. All’epoca erano 220 le atlete iscritte alla federazione di ciclismo afghano nel 2021, diverse migliaia le ragazze e le donne che usavano la bici per muoversi in città. Reinsediati, i talebani nel marzo 2021 e ripristinano la proibizione del ciclismo femminile”. Così Alessandra Cappellotto con la sua associazione nel settembre 2021 ha deciso di portare un gruppo di atlete afgane e alcuni loro familiari, in tutto 14 persone, in un paesino della provincia di Vicenza, dove sono state accolte come migranti nella scuola e nelle comunità dopo mesi di battaglie diplomatiche e burocratiche. Ha trovato un punto di appoggio e solidarietà della comunità locale dove le ragazze hanno cominciato a lavorare, studiare e integrarsi.