Lollobrigida: Nutriscore condiziona e non informa, c’è un cambio di rotta – askanews.it

Lollobrigida: Nutriscore condiziona e non informa, c’è un cambio di rotta

Sono convinto che riusciremo a spuntarla
Mar 7, 2023

Cavalese, 7 mar. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, è fiducioso sul fatto che l’Italia possa spuntarla in Europa sulla questione delle etichette fronte pacco, allontanando definitivamente l’ipotesi Nutriscore. “Io sono convinto che ci riusciremo. Ho la consapevolezza, anche in questi mesi, intanto che il ruolo dell’Italia è stato fondamentale e poi piano piano a livello di ministri ho registrato un cambio di rotta, anche da quelli che si erano lasciati irretire da uno strumento che non avevano capito” ha detto a margine dell’evento di Ambasciatori del gusto Futura 2023 a Cavalese, in provincia di Trento. “Come Fdi – ha ricordato il ministro – facemmo la prima mozione che lo denunciava come uno strumento di condizionamento e non di informazione. Ora approfondendolo anche altri hanno capito che non serviva a informare anche per effetto distorsivo dall’algoritmo”.

La decisione sulla etichetta fronte pacco che inizialmente doveva essere presa a fine 2022 è slittata di un anno e questo da molti viene letto con un vantaggio per il nostro Paese per spiegare a livello europeo gli impatti del Nutriscore e far conoscere la nostra proposta che è quella del Nutrinform. Tuttavia il ministro riconosce che se c’è un vantaggio nel Nutriscore è quello di aver fatto “scattare l’allarme sul punto di caduta. Ha fatto capire alle persone che c’è un tentativo nel mondo di standardizzare i prodotti, di non avere la qualità come priorità, per ragioni economiche di accentramento della ricchezza in grandi multinazionali invece che in tante pmi che producono qualità”. “Il nutriscore – ha concluso – ci ha permesso di avere consapevolezza, adesso dobbiamo passare all’azione perché dobbiamo garantire il diritto all’informazione. Noi vogliamo informare bene per far capire bene cosa comprano e come devono consumare quei prodotti le persone