Milano, 6 mar. (askanews) – “Vincolare le imprese che usufruiscono di benefici a supporto della loro attività l’obbligo di essere affiancati da un professionista in un percorso che conduca a un loro rafforzamento in termini di adeguatezza dell’assetto economico, organizzativo e finanziario. in questo modo si darebbe una maggiore solidità a tutto il tessuto economico e, quindi, anche a quello sociale”. E’ la proposta che Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano ha lanciato nel corso del convegno “Ripresa economica e crescita sociale: un’unica ricetta con tanti ingredienti” che si è tenuto oggi a Milano nell’Aula Magna della Università Cattolica: evento organizzato dai commercialisti milanesi in collaborazione con l’Università Cattolica, l’Ordine degli avvocati di Milano e dell’ANC (associazione nazionale commercialisti), con la partecipazione del Ministro Giancarlo Giorgetti. “Valorizzare, anche attraverso ruoli specifici codificati nelle norme, il compito che già svolgiamo noi professionisti di volano del cambiamento culturale e strutturale del nostro Paese – ha aggiunto la presidente – sono convinta che porterebbe maggiore efficacia alle azioni poste in essere da chi ci guida nel raggiungimento degli obiettivi di ripresa economica e crescita sociale che ci si è proposti”.
Il convegno ha ribadito la volontà del mondo dei professionisti di essere attori protagonisti nelle strategie di rlancio economico e sociale del paese.
“In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, con molti cittadini e imprese provati dalle conseguenze della pandemia e della guerra, appare quanto mai importante che all’attenzione ad attivare le leve per una ripresa economica si affianchino politiche volte ad accrescere il benessere sociale – ha detto ancora Caradonna – È evidente che oggi vediamo un allargamento della forbice sociale e questo è l’effetto dei traumi economici subiti negli ultimi periodi. Invertire il processo non è facile poiché ancora oggi abbiamo un’inflazione indotta che colpisce le famiglie e le imprese, ma sono certa che il confronto costruttivo fra coloro che vivono la quotidianità del tessuto sociale, la politica e le istituzioni, sia il percorso migliore per superare questo momento. Il convegno di oggi ne è la dimostrazione”.
Nel corso dell’incontro è stata presentata una ricerca dell’Ordine di Milano su tutte le imprese attive con fatturato fra i 500.000 ed 5.000.000 di euro che hanno depositato il bilancio nel 2021. Di queste, circa la metà si trovano in comuni con meno di 30.000 abitanti con una media di numero di addetti inferiore a 10. “Credo che una politica efficace debba tener conto della peculiarità e delle caratteristiche del nostro Paese, caratterizzato in larga maggioranza da Comuni di piccole dimensioni e da imprese con un numero contenuto di dipendenti per singola unità – ha sottolineato la presidente Caradonna nel corso del suo intervento – la nostra ricerca ne è una conferma. Favorire l’aggregazione per coloro che sono in un contesto che lo consenta è strategico anche per incentivare l’internazionalizzazione, come ha di recente sottolineato il nostro Consiglio Nazionale, ma altrettanta attenzione va riservata alle imprese di prossimità che, per tipologia di prodotto o scelta strategica, decidono avere come mercato il nostro territorio. Sono realtà che nel complesso rivestono una grande rilevanza per il nostro Paese – specifica Caradonna – ma singolarmente sono fragili e, spesso, lasciate sole a combattere con un mercato finanziario che non li supporta e una burocrazia che li rallenta”.
Il convegno ha visto il apertura gli interventi del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana, del Rettore Franco Anelli, del presidente del CNDCEC, Elbano de Nuccio ed del presidente dell’Ordine degli avvocati Antonino La Lumia.
Nel corso dei lavori il viceministro Maurizio Leo ha spiegato le linee che ispirano il lavori per la riforma fiscale, mentre la sottosegretaria al Mef, Lucia Albano si è confrontata sul tema delle poltiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico; mentre il capo di gabinetto del ministro dello Sporto e dei Giovani, Massimiliano Atelli è intervenuto sul tema della fiscalità ambientale.
Sul ruolo delle banche di credito cooperativo è intervenuto Giuseppe Maino, presidente di Banca ICCREA. “Fondamentale anche puntare sulla formazione – sottolinea il presidente dell’Unione Artigiani Marco Accornero – Tutte le stime concordano: che mancano già ora 700.000 dipendenti da inserire nelle imprese artigiane in Italia”. In questa direzione anche gli interventi dell’avvocato giuslavorista Gabriele Fava e della Professoressa Elena Beccalli, preside della Facoltà di scienze bancarie e assicurative dell’Unicatt di Milano, che si è soffermata anche sull’esigenza di un maggior controllo sulla qualità dei percorsi formativi.
Sui temi della necessità di una semplificazione anche a livello giuridico e di una attenzione anche alle problematiche dei piccoli comuni (che spesso non hanno le professionalità per cogliere le opportunità offerte dal PNRR) se ne sono occupati Corrado Ferriani, presidente della Commissione AGP ODCEC Milano e Paola Garlaschelli sindaco di Voghera. Lo sviluppo dei distretti come strumento di valorizzazione del “made in Italy” è stato analizzato dalla consigliera nazionale Eliana Quintili che ha delineato il progetto che sta avviando in questa area di delega.
Hanno partecipato ai lavori anche gli onorevoli Luciano D’Alfonso, Emiliano Fenu e Luigi Marattin e i presidenti dei tre maggiori sindacati UNGDCEC, ADC Nazionale e ANC Matteo De Lise, Maria Pia Nucera e Marco Cuchel. Infine le tematiche legate al contributo che la sussidiarietà e il terzo settore posso dare alla crescita sociale sono state analizzate da Giusi Cenedese del Centro Studi ANC e Dante Carrano direttore di Medici con l’Africa CUAMM. (nella foto: Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano)