Meloni vola in India, poi farà tappa negli Emirati arabi
New Delhi, 1 mar. (askanews) – Prima tappa, New Delhi che già la attende con cartelloni di benvenuto e la bandiera italiana che sventola vicino a importanti monumenti. Poi, due giorni ad Abu Dhabi. In serata la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, partirà per una missione all’estero che la porterà giovedì nell’India di Narendra Modi e successivamente, il 3 e 4 marzo, negli Emirati Arabi.
La visita della premier a New Delhi cerca di intercettare e potenziare lo slancio che la cooperazione tra i due Paesi ha avuto sempre più negli ultimi anni, dopo aver archiviato le tensioni dovute ai casi dei due marò e di Augusta Westland. D’altra parte quella dell’India è una economia in crescita e l’Italia la annovera tra i suoi principali partner commerciali nell’Indo-Pacifico: l’interscambio nel 2022 è stato infatti intorno ai 14,9 miliardi.
In primo piano ci sarà la cooperazione nell’ambito della difesa: è prossima la firma di un memorandum d’intesa in questo settore che dovrebbe essere annunciato proprio in occasione della visita di Meloni a New Delhi. Recentemente, il sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, è stato a Bangalore per partecipare a ‘Aero India’, salone biennale al quale sono presenti le massime aziende del settore militare. “Io – spiega contattato telefonicamente – credo fortemente nelle relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi per una serie di ragioni. Una di queste è che l’India è l’unico attore geopolitico globale capace di spostare la bilancia da Oriente a Occidente, considerando che è la quinta e diventerà la terza economia mondiale ed è il Paese più popoloso al mondo”. Entrando più nel dettaglio degli accordi sul settore della difesa, Perego spiega che “l’India metterà sul piatto 200 miliardi nei prossimi anni in questo campo e ciò si accompagna a una politica industriale, definita ‘make in India’ che vuole sviluppare l’industria nazionale. In questo senso, le nostre aziende, Fincantieri e Leonardo su tutte, hanno la capacità di trasferire know how e competenza. Affianco a questo c’è una cosa che mi pare rilevante che ho notato durante il salone, e cioè il fatto che fossero presenti molti Paesi africani su invito dello stesso governo, come a definire una traiettoria di espansione dell’India che vuole competere sulla Cina”.
Al centro dei colloqui, infatti, ci saranno anche questioni di politica internazionale, a cominciare dalla guerra in Ucraina che l’India non ha mai condannato, anche in virtù dei suoi rapporti privilegiati con la Russia. Ma altro tema di grande interesse per il governo Modi è la decisione che l’Italia dovrà assumere rispetto all’adesione alla via della Seta, che scade a fine anno. Prima di diventare presidente del Consiglio Meloni si era espressa in maniera contraria rispetto al rinnovo e l’India si augura di avere in lei un alleato su questo punto.
La presidente del Consiglio sarà accompagnata dal vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e da una delegazione imprenditoriale che fonti indiane definiscono “di alto livello”.
In base al programma della visita fornito dal sito del ministero degli Esteri indiano, Meloni atterrerà giovedì alle 9.20 (4.50 italiane), poi si sposterà al Rashtrapati Bhawan, la residenza presidenziale, dove è prevista una cerimonia di accoglienza. Successivamente, alle 10.30 locali (6 in Italia), Meloni renderà omaggio al memoriale del Mahatma Gandhi. Il bilaterale con il primo ministro indiano è previsto alle 11.55 (7.25 in Italia), quindi alle 13.05 (le 8.35 italiane) i due premier terranno dichiarazioni congiunte alla stampa. Nel pomeriggio è in programma anche una visita di cortesia dalla presidente della Repubblica, Droupadi Murmu. Alle 18.30 (le 14 italiane), Meloni sarà al Taj Palace dove terrà un intervento all’inaugurazione del Raisina Dialogue, una conferenza di geopolitica ed economia dedicata all’area dell’indo-pacifico, dove è attesa come ospite d’onore. Venerdì mattina alle 10, quando in Italia saranno le 5.30, Meloni volerà ad Abu Dhabi, dove rimarrà per due giorni.
Anche in questo caso, tra i settori di interesse c’è quello della difesa. Negli ultimi anni i rapporti tra Italia ed Emirati arabi hanno vissuto delle tensioni. In particolare, dopo che nel gennaio 2021 il governo Conte II decise di revocare le autorizzazioni all’export di missili e bombe in quest’area, ma anche a cause delle controversie legate all’operazione Etihad-Alitalia.