- L’intervallo medio di prenotazione presso gli hotel italiani è stato di 29 giorni rispetto ai 19 giorni del 2021, con un aumento del 56%. Il tempo trascorso tra la prenotazione e l’arrivo è stato più breve per i check-in di gennaio e più lungo per i soggiorni di settembre.
- I tassi di cancellazione si sono attestati a poco più del 20% – al di sotto del massimo registrato nel 2020 pari al 41% – e leggermente superiori rispetto al 2019 quando registravano una percentuale appena inferiore al 20%.
- Luglio è il mese in cui le strutture italiane hanno ricevuto il maggior numero di prenotazioni e si contrappone a gennaio che, invece, è il mese che ne ha ricevute di meno.
- La maggior parte delle prenotazioni è stata effettuata il 6 giugno. Il maggior numero di check-in è avvenuto il 13 agosto. Il 1° gennaio è, invece, stato il giorno che ha visto meno prenotazioni; mentre il 9 gennaio ha registrato il minor numero di check-in.
- La tariffa giornaliera media è in continua crescita: il valore più alto del 2022 è stato raggiunto nel mese di settembre, attestandosi a 238 EUR, un incremento del 156% rispetto alla tariffa minima registrata negli ultimi quattro anni (93 euro a novembre 2020).
- com si conferma al primo posto come canale di prenotazione che ha generato più ricavi nel 2022 per gli hotel in Italia.
- Nel 2022 il Gruppo Expedia è tornato in seconda posizione (nel 2021 si trovava al terzo posto). Questo risultato sottolinea il cambiamento del flusso turistico in Italia: infatti, i viaggiatori internazionali hanno superato il numero di turisti locali per la prima volta dal 2019. A dicembre 2022, il 60% dei viaggiatori proveniva dall’estero, contro il 48% di dicembre 2021.
- Consentendo agli albergatori italiani un fatturato quasi tre volte superiore rispetto al 2021, Airbnb scala la classifica conquistando il decimo posto, la posizione più alta mai raggiunta.
- Booking.com
- Gruppo Expedia
- Siti web degli hotel (prenotazioni dirette)
- Hotelbeds
- Hostelworld Group
- Agoda
- Sistemi di distribuzione globale
- WebBeds
- HRS – Hotel Reservation Service
- Airbnb
- Lastminute.com
- Smartbox Group
- I viaggiatori a livello globale hanno prenotato i soggiorni in hotel con notevole anticipo rispetto al 2021, registrando un +38% dell’intervallo medio di prenotazione sull’anno precedente. L’intervallo tra la prenotazione e l’arrivo a livello globale è stato di circa 30 giorni nel 2022, solo 6 giorni in meno rispetto al 2019.
- Le cancellazioni hanno registrato un 17% in meno rispetto all’anno precedente. La media del 2022 si è attestata al 20%, il 3% in più sul 2019 ma il 4% in meno dell’anno precedente. Tra i Paesi analizzati, l’Irlanda ha presentato il tasso più alto (26%) e l’Indonesia quello più basso (10%).
- I canali di prenotazione nazionali hanno generato una percentuale inferiore di prenotazioni in generale, con un chiaro equilibrio tra canali di prenotazione tradizionali e di nicchia in tutti i mercati. OTA, grossisti e DMC hanno riaffermato la propria posizione dominante nella classifica dei 12 canali di prenotazione principali di SiteMinder nella maggior parte dei mercati. Con il ritorno dei viaggi internazionali, Booking.com è rimasta la piattaforma più usata. Ciononostante, i canali di prenotazione alberghiera locali come Kurzurlaub.de in Germania, Tiket.com in Indonesia e Voordeeluitjes nei Paesi Bassi continuano a ricoprire un ruolo fondamentale per gli albergatori.
- Nel 2022 i viaggiatori si sono dimostrati sempre più disponibili a prenotare direttamente gli hotel, nonostante le OTA abbiano recuperato terreno. Infatti, benché i siti web degli hotel abbiano perso posizione nella top 12 di SiteMinder nel 42% dei paesi nel 2022 rispetto al 2021 come canale di prenotazione, hanno comunque superato i risultati del 2019 nel 28% dei mercati presi in esame e mantenuto la stessa posizione nel restante 72%.
- Le prenotazioni tramite i sistemi di distribuzione globale (GDS) sono aumentate grazie alla ripresa del business travel nel 2022. Quest’anno i GDS hanno si sono classificati nella Top 12 dei canali di prenotazione nel 47% dei mercati turistici analizzati, rientrando nella top 5 in Francia e Germania per la prima volta dal 2018.
- Airbnb registra importanti performance. La piattaforma è presente nell’89% delle classifiche (nel 2019 il dato raggiungeva circa il 28%) e, rispetto all’anno passato, ha assicurato alle strutture aumenti di ricavi significativi sullo sfondo della ripresa dei viaggi all’estero. Il successo di Airbnb mette in evidenza l’ampia varietà di strutture che ricevono prenotazioni tramite il canale, non più un’esclusiva delle case vacanza.
- Nel complesso, i viaggiatori hanno prenotato di più rispetto all’anno precedente. Nonostante la tariffa media giornaliera (ADR) di una camera d’albergo sia aumentata del 24% sul 2021, raggiungendo 177 dollari US, il picco del volume delle prenotazioni a livello globale si è attestato al 104% rispetto al 2019 (dato anno su anno relativo al 31 dicembre).