Fermati tre presunti scafisti. Continuano le ricerce
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Cutro, 27 feb. (askanews) – Le ricerche dopo il naufragio davanti alle coste calabresi del crotonese sono proseguite anche nella notte. Finora sono 62 i cadaveri recuperati, tra questi almeno 12 minori. Le persone tratte in salvo sono 81: tra loro 22 sono in ospedale e una di loro è grave. Le altre 59 sono invece nel locale Centro accoglienza per richiedenti asilo. Il numero delle vittime potrebbe però salire ulteriormente, forse oltre 100 perchè non è chiaro quante persone realmente fossero sull’imbarcazione affondata a poche centinaia di metri dalla costa a causa delle pessime condizione del mare. La Protazione civile regionale sta organizzando squadre per il pattugliamento sulle spiagge perché probabilmente molti corpi potrebbero arrivare in alcune zone della costa un po’ più lontane dal relitto”. Secondo fonti investigative, tra i superstiti del naufragio, ci sarebbero anche tre presunti scafisti che sono stati fermati con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il barcone era partito 4 giorni fa da Izmir, in Turchia dopo una difficile navigazione davanti alle coste calabresi l’imbarcazione è stata spezzata in due dalle onde naufragando a Cutro. Un medico intervenuto sul posto ha raccontato di cadaveri che galleggiavano ovunque.
Il ministro Matteo Piantedosi durante un vertice in prefettura ha dichiarato che “sulla questione dei migranti l’Europa deve fare di più”.