Roma, 23 feb. (askanews) – Nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama è stato ricordato l’anniversario della strage di Khojaly con la conferenza “L’importanza della giustizia per la riconciliazione e il peace-building, 31 anni dopo la tragedia di Khojali”, organizzata su iniziativa del senatore Giuliomaria Terzi di Sant’Agata, presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea del Senato.
Ai lavori, oltre al senatore Terzi, sono intervenuti il professor Antonio Stango, presidente della Federazione italiana diritti umani – Comitato Italiano Helsinki, il senatore Salvatore Sallemi, il consigliere Emanuele Farruggia e Rashad Aslanov, ambasciatore della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia.
L’evento è stato organizzato in occasione del 31mo anniversario della strage di Khojaly, in cui in una sola notte, tra il 25 e il 26 febbraio, sono morte 613 persone, tra cui donne, bambini ed anziani, sotto l’attacco delle forze armate dell’Armenia o congelate nel tentativo di fuggire.
Gli interventi, avviati da Terzi, hanno evidenziato l’importanza di rendere giustizia a quanto accaduto 31 anni fa a Khojaly, momento di memoria doveroso, quando il mondo vive ancora grandi tragedie. Terzi ha citato la sentenza della Corte europea dei Diritti dell’uomo relativa a Khojaly sottolineando che “abbiamo l’onore di ricordare” i fatti di Khojaly, per il diritto internazionale e per la giustizia internazionale.
Stango nel suo intervento ha evidenziato come quanto avvenuto a Khojaly sia stata una diretta conseguenza della violazione dell’integrità territoriale dell’Azerbaigian avvenuta con l’occupazione dei territori azerbaigiani da parte delle forze armate dell’Armenia. L’incontro del 22 febbraio 2023 si inserisce nel percorso iniziato con la Coalizione di Roma dell’iniziativa “Riconoscere per Riconciliare”, avviata lo scorso anno in questa stessa ricorrenza, quando venne firmata la Dichiarazione della Coalizione internazionale.
Il senatore Sallemi ha messo in rilievo alcuni parallelismi tra la storia azerbaigiana e quella italiana e ha sottolineato l’importanza del ricordo, perché a Khojaly si è trattato di un tentativo di pulizia etnica ed è importante che certi eventi non si ripetano mai più. Farruggia ha ricordato la sua esperienza nell’ambito dell’OSCE in relazione all’ex-conflitto tra Armenia ed Azerbaigian in cui nonostante i tentativi, i negoziati per quasi 30 anni non hanno portato ad alcun risultato.
A concludere i lavori l’Ambasciatore Aslanov, che ha evidenziato ancora una volta l’importanza di parlare della realtà sottolineando la parola “genocidio” riguardo ai fatti avvenuti a Khojaly contro la parte più debole della popolazione, i bambini, gli anziani, un ricordo che possa garantire che non si ripeta più altrove. La Dichiarazione Trilaterale del 2020, ha sottolineato l’ambasciatore, ha creato le opportunità per la normalizzazione dei rapporti interstatali tra l’Azerbaigian e l’Armenia, puntando alla giustizia, alla pace, alla verità, alla riconciliazione e ai diritti umani delle vittime.