Nei primi nove mesi del 2022
Venezia, 21 feb. (askanews) – “Un milione di export in meno al giorno verso Ucraina e Russia nei primi 9 mesi del 2022 (-267 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un -21,8%). La guerra, come era prevedibile, ha impattato fortemente nei rapporti commerciali tra le imprese del Veneto ed i due Paesi. E, ad un anno dal conflitto (venerdì 24 febbraio ricorre la data dell’invasione del Donbass da parte della Russia che ha dato l’avvio alla guerra) la preoccupazione sta in una possibile escalation. E’ necessario che la Comunità Europea lavori per la pace”.
Lo afferma Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto a commento dei dati elaborati dall’Ufficio Studi della Federazione. “365 giorni drammatici -prosegue- che hanno caratterizzato negativamente l’attività delle nostre imprese: bollette per l’energia più che raddoppiate, difficoltà nel reperimento di materie prime, aumento dei costi del trasporto via container e, ovviamente, la riduzione delle esportazioni verso Russia e Ucraina che ha “fermato” il nostro manifatturiero a 955 milioni e mezzo di euro (primi 9 mesi del 2022) con un calo del 21,8%. Nello stesso periodo del 2021 avevamo esportato merci per 1 miliardo e 222 milioni di euro. Di fatto, rispetto a nove anni fa (prima dell’invasione della Crimea), le nostre esportazioni verso le aree del conflitto si sono dimezzate. Un duro colpo per le nostre imprese che, pur essendo esposte con una quota non così rilevante pari all’1,6% del nostro export (attestatosi a quasi 59 miliardi nei primi 9 mesi del 2022), contribuiscono in modo rilevante su scala nazionale: siamo la 3a regione con un peso del 18,3% sul totale nazionale esportato nei due Paesi”.
Confartigianato Veneto: perso 1 mln al giorno export Ucraina e Russia
Venezia, 21 feb. (askanews) – “Un milione di export in meno al giorno verso Ucraina e Russia nei primi 9 mesi del 2022 (-267 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un -21,8%). La guerra, come era prevedibile, ha impattato fortemente nei rapporti commerciali tra le imprese del Veneto ed i due Paesi. E, ad un anno dal conflitto (venerdì 24 febbraio ricorre la data dell’invasione del Donbass da parte della Russia che ha dato l’avvio alla guerra) la preoccupazione sta in una possibile escalation. E’ necessario che la Comunità Europea lavori per la pace”.
Lo afferma Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto a commento dei dati elaborati dall’Ufficio Studi della Federazione. “365 giorni drammatici -prosegue- che hanno caratterizzato negativamente l’attività delle nostre imprese: bollette per l’energia più che raddoppiate, difficoltà nel reperimento di materie prime, aumento dei costi del trasporto via container e, ovviamente, la riduzione delle esportazioni verso Russia e Ucraina che ha “fermato” il nostro manifatturiero a 955 milioni e mezzo di euro (primi 9 mesi del 2022) con un calo del 21,8%. Nello stesso periodo del 2021 avevamo esportato merci per 1 miliardo e 222 milioni di euro. Di fatto, rispetto a nove anni fa (prima dell’invasione della Crimea), le nostre esportazioni verso le aree del conflitto si sono dimezzate. Un duro colpo per le nostre imprese che, pur essendo esposte con una quota non così rilevante pari all’1,6% del nostro export (attestatosi a quasi 59 miliardi nei primi 9 mesi del 2022), contribuiscono in modo rilevante su scala nazionale: siamo la 3a regione con un peso del 18,3% sul totale nazionale esportato nei due Paesi”.