Bricolo: promozione su Paesi strategici per crescita internazionale
Milano, 20 feb. (askanews) – Fa rotta verso Oriente il Roadshow di Vinitaly realizzato da Veronafiere in collaborazione con le Ambasciate e Ice-Agenzia, che chiude in Giappone (21 febbraio) e Corea del Sud (23 febbraio) la propria maratona promozionale. Nell’arco di un mese sono stati organizzati 13 eventi in nove Paesi di tre Continenti, che rappresentano i due terzi del valore e del volume di vino tricolore esportato nel 2022.
Lo ha reso noto Veronafiere, spiegando che da domani dunque, gli occhi saranno puntati sul trade di due Paesi che a diverso titolo rappresentano obiettivi strategici per la crescita internazionale del vino italiano. Da una parte il Giappone, mercato enologico sempre più performante che lo scorso anno ha superato la Cina al sesto posto tra i principali Paesi importatori di vino. Dall’altra, la Corea del Sud, che nell’ultimo biennio (2019-2021) ha fatto segnare un incremento della domanda senza eguali al mondo, con un balzo nei volumi dell’export tricolore del +123%.
Decine gli importatori, distributori e stakeholder attesi al ristorante “Riva degli Etruschi” di Tokyo (21 febbraio) e allo “High Street Italia”, lo showroom del made Italy di ICE a Seoul (23 febbraio). A Tokyo e Seoul interverranno, rispettivamente, l’ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, e la direttrice della sede Ice-Agenzia, Erica Di Giovancarlo, mentre a Seoul il nostro mbasciatore in Corea del Sud, Federico Failla, e il direttore di Ice-Agenzia, Ferdinando Gueli.
Alle due tappe parteciperà anche il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, che ha spiegato che “Vinitaly ha investito molto in una campagna di incoming che sarà molto utile per il vino italiano”. “Un percorso parallelo di crescita, quello del settore e della propria manifestazione di riferimento, che stiamo implementando ulteriormente – ha concluso – con l’obiettivo di attrarre nel medio periodo sempre più operatorie esteri alla rassegna a Verona e di sostenere le aziende sui mercati sempre più caratterizzati da una forte competitività”.
Vino, con le tappe in Giappone e Corea si chiude il Roadshow di Vinitaly
Milano, 20 feb. (askanews) – Fa rotta verso Oriente il Roadshow di Vinitaly realizzato da Veronafiere in collaborazione con le Ambasciate e Ice-Agenzia, che chiude in Giappone (21 febbraio) e Corea del Sud (23 febbraio) la propria maratona promozionale. Nell’arco di un mese sono stati organizzati 13 eventi in nove Paesi di tre Continenti, che rappresentano i due terzi del valore e del volume di vino tricolore esportato nel 2022.
Lo ha reso noto Veronafiere, spiegando che da domani dunque, gli occhi saranno puntati sul trade di due Paesi che a diverso titolo rappresentano obiettivi strategici per la crescita internazionale del vino italiano. Da una parte il Giappone, mercato enologico sempre più performante che lo scorso anno ha superato la Cina al sesto posto tra i principali Paesi importatori di vino. Dall’altra, la Corea del Sud, che nell’ultimo biennio (2019-2021) ha fatto segnare un incremento della domanda senza eguali al mondo, con un balzo nei volumi dell’export tricolore del +123%.
Decine gli importatori, distributori e stakeholder attesi al ristorante “Riva degli Etruschi” di Tokyo (21 febbraio) e allo “High Street Italia”, lo showroom del made Italy di ICE a Seoul (23 febbraio). A Tokyo e Seoul interverranno, rispettivamente, l’ambasciatore italiano in Giappone, Gianluigi Benedetti, e la direttrice della sede Ice-Agenzia, Erica Di Giovancarlo, mentre a Seoul il nostro mbasciatore in Corea del Sud, Federico Failla, e il direttore di Ice-Agenzia, Ferdinando Gueli.
Alle due tappe parteciperà anche il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, che ha spiegato che “Vinitaly ha investito molto in una campagna di incoming che sarà molto utile per il vino italiano”. “Un percorso parallelo di crescita, quello del settore e della propria manifestazione di riferimento, che stiamo implementando ulteriormente – ha concluso – con l’obiettivo di attrarre nel medio periodo sempre più operatorie esteri alla rassegna a Verona e di sostenere le aziende sui mercati sempre più caratterizzati da una forte competitività”.