Occorre una riforma vera del territorio a livello sanitario
Roma, 20 feb. (askanews) – “Siamo arrivati a questa fine della pandemia, a livello di endemizzazione. Cosa ci portiamo dietro? Credo che se non facciamo una riforma vera del territorio a livello sanitario, non affronteremo una prossima pandemia. Tanto una prossima pandemia ci sarà, ma non potremo mai scientificamente anticiparla, perché le mutazioni sono casuali. Non possiamo anticipare una pandemia, sappiamo che arriverà ma non sappiamo quando”. E’ l’allarme lanciato dal prof. Massimo Ciccozzi ad askanews, a tre anni dall’identificazione del paziente zero a Codogno di Covid-19.
“Spero che qualcosa si faccia – aggiunge Ciccozzi – che a livello di sanità pubblica si sia capito che dobbiamo avere una sorveglianza genomica. Noi siamo il paese che fa meno genomi di tutti”. “Non siamo pronti a una cosa del genere. Una informatizzazione della sanità pubblica che ci porta ad avere una sorveglianza genomica seria la dobbiamo fare, altrimenti la prossima pandemia ci mette in ginocchio”, conclude.
Covid, Ciccozzi: prossima pandemia ci metterà in ginocchio
Roma, 20 feb. (askanews) – “Siamo arrivati a questa fine della pandemia, a livello di endemizzazione. Cosa ci portiamo dietro? Credo che se non facciamo una riforma vera del territorio a livello sanitario, non affronteremo una prossima pandemia. Tanto una prossima pandemia ci sarà, ma non potremo mai scientificamente anticiparla, perché le mutazioni sono casuali. Non possiamo anticipare una pandemia, sappiamo che arriverà ma non sappiamo quando”. E’ l’allarme lanciato dal prof. Massimo Ciccozzi ad askanews, a tre anni dall’identificazione del paziente zero a Codogno di Covid-19.
“Spero che qualcosa si faccia – aggiunge Ciccozzi – che a livello di sanità pubblica si sia capito che dobbiamo avere una sorveglianza genomica. Noi siamo il paese che fa meno genomi di tutti”. “Non siamo pronti a una cosa del genere. Una informatizzazione della sanità pubblica che ci porta ad avere una sorveglianza genomica seria la dobbiamo fare, altrimenti la prossima pandemia ci mette in ginocchio”, conclude.