“Meloni capace”? Scontro sinistra-Schlein versus Letta-Bonaccini – askanews.it

“Meloni capace”? Scontro sinistra-Schlein versus Letta-Bonaccini

Roma, 15 feb. (askanews) – Il giudizio su Giorgia Meloni agita il Pd, le frasi di Enrico Letta sul New York Times e di Stefano Bonaccini a La7 scatenano le critiche della sinistra del partito e innescano un botta e risposta tra il Nazareno e l’ex ministro Andrea Orlando. Per capire di cosa si parla è necessario un passo indietro, l’articolo del quotidiano in cui si apprezza l’approccio “inaspettatamente ordinario” della premier. Viene citato anche il segretario uscente Pd, secondo il quale sui temi economici e finaziari la Meloni “si è rivelata meglio di quello che ci aspettassimo”. In particolare, dice Letta, la premier ha messo da parte la linea aggressiva nei confronti dell’Ue e ha deciso di “seguire le regole”, evitando di “commettere errori”. E poi: “La verità è che lei è forte, in piena luna di miele (con il Paese, ndr), non ha alternative nella maggioranza e l’opposizione è divisa”. Poi c’è Bonaccini, che in tv spiega: “Giorgia Meloni non è una fascista, è una persona certamente capace, ha idee molto lontane e diverse dalle mie, dovrà dimostrare di essere all’altezza di guidare un governo come quello italiano. Noi, come Pd, siamo stati al governo quasi ininterrottamente per undici anni. E gli altri (quando critichi il governo attuale, ndr) ti dicono ‘perché non avete fatto voi queste cose?’. Quindi ci vuole misura nella critica, anche se di critiche se ne possono fare”. Reagiscono quasi subito in molti. Andrea Orlando scrive: “C’è qualcosa che non va”. Non si può criticare la manovra di bilancio, il decreto Ong e le uscite di Giovanni Donzelli su Cospito e poi “dire contemporaneamente che sono capaci (di cosa?) o che sono meglio di quanto ci aspettassimo? Davvero, mettiamoci d’accordo compagni e amici”. Simile il commento di Giuseppe Provenzano: “Il governo Meloni è il peggiore di sempre. Nel Pd c’è chi pensa di no? È il Gov delle disuguaglianze, come si fa a dire che ‘è capace’ e di ‘misurare le critiche’? Pensiamo a fare opposizione e costruire l’alternativa. Le primarie servano a questo. O almeno a fare chiarezza”.
Feb 15, 2023
Botta e risposta tra Orlando e il Nazareno Roma, 15 feb. (askanews) – Il giudizio su Giorgia Meloni agita il Pd, le frasi di Enrico Letta sul New York Times e di Stefano Bonaccini a La7 scatenano le critiche della sinistra del partito e innescano un botta e risposta tra il Nazareno e l’ex ministro Andrea Orlando.

Per capire di cosa si parla è necessario un passo indietro, l’articolo del quotidiano in cui si apprezza l’approccio “inaspettatamente ordinario” della premier. Viene citato anche il segretario uscente Pd, secondo il quale sui temi economici e finaziari la Meloni “si è rivelata meglio di quello che ci aspettassimo”. In particolare, dice Letta, la premier ha messo da parte la linea aggressiva nei confronti dell’Ue e ha deciso di “seguire le regole”, evitando di “commettere errori”. E poi: “La verità è che lei è forte, in piena luna di miele (con il Paese, ndr), non ha alternative nella maggioranza e l’opposizione è divisa”.

Poi c’è Bonaccini, che in tv spiega: “Giorgia Meloni non è una fascista, è una persona certamente capace, ha idee molto lontane e diverse dalle mie, dovrà dimostrare di essere all’altezza di guidare un governo come quello italiano. Noi, come Pd, siamo stati al governo quasi ininterrottamente per undici anni. E gli altri (quando critichi il governo attuale, ndr) ti dicono ‘perché non avete fatto voi queste cose?’. Quindi ci vuole misura nella critica, anche se di critiche se ne possono fare”.

Reagiscono quasi subito in molti. Andrea Orlando scrive: “C’è qualcosa che non va”. Non si può criticare la manovra di bilancio, il decreto Ong e le uscite di Giovanni Donzelli su Cospito e poi “dire contemporaneamente che sono capaci (di cosa?) o che sono meglio di quanto ci aspettassimo? Davvero, mettiamoci d’accordo compagni e amici”.

Simile il commento di Giuseppe Provenzano: “Il governo Meloni è il peggiore di sempre. Nel Pd c’è chi pensa di no? È il Gov delle disuguaglianze, come si fa a dire che ‘è capace’ e di ‘misurare le critiche’? Pensiamo a fare opposizione e costruire l’alternativa. Le primarie servano a questo. O almeno a fare chiarezza”.