Centro e sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti
Roma, 13 feb. (askanews) – “La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo”. E’ quanto scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda, commentando l’esito del voto in Lombardia e Lazio.
Regionali, Calenda: chiara scelta elettori, destra vince ovunque
Roma, 13 feb. (askanews) – “La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo”. E’ quanto scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda, commentando l’esito del voto in Lombardia e Lazio.
“Letizia Moratti – osserva – è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi. Stessa cosa è accaduto a Alessio D’Amato, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti, rispetto al bacino dei voti Pd-Terzo Polo”.
“Per quanto riguarda la nostra lista i risultati sono stati particolarmente penalizzati dal meccanismo bipolare delle elezioni regionali e della minor presenza del voto di opinione”, aggiunge Calenda.
fine test campi[1] -->
Roma, 13 feb. (askanews) – “La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile: vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo”. E’ quanto scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda, commentando l’esito del voto in Lombardia e Lazio.
“Letizia Moratti – osserva – è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi. Stessa cosa è accaduto a Alessio D’Amato, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti, rispetto al bacino dei voti Pd-Terzo Polo”.
“Per quanto riguarda la nostra lista i risultati sono stati particolarmente penalizzati dal meccanismo bipolare delle elezioni regionali e della minor presenza del voto di opinione”, aggiunge Calenda.
