Sindacato proclama lo stato di agitazione
Roma, 3 feb. (askanews) – “I lavoratori portuali non accetteranno mai di imbarcare armamenti ed esplosivi. E’ di oggi un’informativa di movimentazione nel Porto di Monfalcone di mezzi militari di logistica ma anche di mezzi offensivi (obici) con ignota destinazione”. Cosi’ si spiega in una nota del sindacato Usb del Friuli Venezia Giulia che informa di aver “immediatamente proclamato lo stato di agitazione nei Porti di Trieste e Monfalcone e chiesto immediati chiarimenti all’Autorita’ Portuale e ai Prefetti di Trieste e Gorizia”.
Poi si aggiunge: “La dichiarazione recente del ministro Urso che vorrebbe Trieste come porto al servizio dell’Ucraina trova USB perfettamente d’accordo ma su un’iniziativa organica che favorisca la ricostruzione di un paese martoriato dalla guerra, non per alimentare ancora morte e distruzione”. Insomma per l’Usb “e’ necessario un tavolo permanente di trasparenza e monitoraggio promosso dall’Autorita? Portuale di Sistema, per essere messi a conoscenza del materiale bellico di passaggio, le destinazioni e la tipologia. Il porto di Trieste e’ e deve essere un porto di pace, di unione tra popoli”.
Quindi “i portuali triestini non accetteranno mai di imbarcare armamenti ed esplosivi e noi come USB siamo pronti a dare copertura formale a tutti i portuali promuovendo uno sciopero permanente delle movimentazioni di materiale bellico”.
Ucraina, Usb: fermare le armi nei porti di Trieste e Monfalcone
Roma, 3 feb. (askanews) – “I lavoratori portuali non accetteranno mai di imbarcare armamenti ed esplosivi. E’ di oggi un’informativa di movimentazione nel Porto di Monfalcone di mezzi militari di logistica ma anche di mezzi offensivi (obici) con ignota destinazione”. Cosi’ si spiega in una nota del sindacato Usb del Friuli Venezia Giulia che informa di aver “immediatamente proclamato lo stato di agitazione nei Porti di Trieste e Monfalcone e chiesto immediati chiarimenti all’Autorita’ Portuale e ai Prefetti di Trieste e Gorizia”.
Poi si aggiunge: “La dichiarazione recente del ministro Urso che vorrebbe Trieste come porto al servizio dell’Ucraina trova USB perfettamente d’accordo ma su un’iniziativa organica che favorisca la ricostruzione di un paese martoriato dalla guerra, non per alimentare ancora morte e distruzione”. Insomma per l’Usb “e’ necessario un tavolo permanente di trasparenza e monitoraggio promosso dall’Autorita? Portuale di Sistema, per essere messi a conoscenza del materiale bellico di passaggio, le destinazioni e la tipologia. Il porto di Trieste e’ e deve essere un porto di pace, di unione tra popoli”.
Quindi “i portuali triestini non accetteranno mai di imbarcare armamenti ed esplosivi e noi come USB siamo pronti a dare copertura formale a tutti i portuali promuovendo uno sciopero permanente delle movimentazioni di materiale bellico”.