Secondo presidente Benedetti, c’e’ raffreddamento
Udine, 1 feb. (askanews) – “L’economia italiana e regionale vedono allontanarsi il rischio di una recessione, nonostante gli effetti negativi provocati dalla guerra in Ucraina. Il netto calo delle quotazioni del gas, superiore anch’esso alle attese, avra’, inoltre, effetti positivi anche sul clima di fiducia dei consumatori e delle imprese (quest’ultimo a gennaio e’ aumentato per il terzo mese consecutivo)”. Lo afferma Giampiero Benedetti, presidente reggente di Confindustria Fvg, riflettendo sui dati Istat per il Nordest e l’Italia.
“Si parla di raffreddamento dell’economia, cosa che sta avvenendo nel 2023 e che nel 2024 avra’ probabilmente qualche leggero miglioramento – afferma Benedetti -. Miglioramento, o meno, legato alla gestione dell’inflazione in Europa e tassi di interesse conseguenti. L’altra variabile rimane il costo dell’energia che, come anticipato negli scorsi mesi, e’ previsto in forte calo”. Secondo Benedetti, e’ possibile ritenere che oramai il tema Ucraina influisca molto poco sul costo dell’energia, che fluttuera’ secondo leggi di mercato. “L’Ucraina in prospettiva offrira’, nel breve, grandi opportunita’ alle aziende europee per la ricostruzione, trasformandosi in un evento positivo. Per concludere, 12-18 mesi con l’economia che si prepara a ‘riscaldare i motori’ per cogliere le nuove opportunita’”.
Pil, Confindustria Fvg: si allontana rischio recessione
Udine, 1 feb. (askanews) – “L’economia italiana e regionale vedono allontanarsi il rischio di una recessione, nonostante gli effetti negativi provocati dalla guerra in Ucraina. Il netto calo delle quotazioni del gas, superiore anch’esso alle attese, avra’, inoltre, effetti positivi anche sul clima di fiducia dei consumatori e delle imprese (quest’ultimo a gennaio e’ aumentato per il terzo mese consecutivo)”. Lo afferma Giampiero Benedetti, presidente reggente di Confindustria Fvg, riflettendo sui dati Istat per il Nordest e l’Italia.
“Si parla di raffreddamento dell’economia, cosa che sta avvenendo nel 2023 e che nel 2024 avra’ probabilmente qualche leggero miglioramento – afferma Benedetti -. Miglioramento, o meno, legato alla gestione dell’inflazione in Europa e tassi di interesse conseguenti. L’altra variabile rimane il costo dell’energia che, come anticipato negli scorsi mesi, e’ previsto in forte calo”. Secondo Benedetti, e’ possibile ritenere che oramai il tema Ucraina influisca molto poco sul costo dell’energia, che fluttuera’ secondo leggi di mercato. “L’Ucraina in prospettiva offrira’, nel breve, grandi opportunita’ alle aziende europee per la ricostruzione, trasformandosi in un evento positivo. Per concludere, 12-18 mesi con l’economia che si prepara a ‘riscaldare i motori’ per cogliere le nuove opportunita’”.