Niente scuse all’opposizione, si scusino loro
Milano, 1 feb. (askanews) – “Quelle che ho riferito non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perche’ sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me”. Lo afferma Giovanni Donzelli, deputato di FdI e vicepresidente del Copasir, in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera. Donzelli nega di aver divulgato nel suo intervento ieri in Aula a Montecitorio intercettazioni, circostanza di cui viene accusato dall’opposizione “ma – afferma – ho parlato di quanto riportato in una relazione al ministero di Giustizia di cui, in quanto parlamentare, potevo conoscere il contenuto. Non ho violato segreti”.
Donzelli afferma quindi di non aver ricevuto “nessun documento riservato” e che ha ricevuto le informazioni dal suo collega di partito e sottosegretario Andrea Delmastro. “Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro”, ha detto, aggiungendo che sulla richiesta di dimissioni fatta dall’opposizione se “avessi divulgato documenti riservati di cui fossi venuto a conoscenza tramite il Copasir dovrei dimettermi, certo. Ma il Copasir non c’entra niente. E verificarlo e’ semplice. Chi non ha senso delle istituzioni e’ chi e’ andato a trovare Cospito”.
All’obiezione secondo cui e’ prerogativa dei parlamentari visitare i detenuti e verificare le loro condizioni, Donzelli replica: “E l’esito della visita qual e’ stato? Il 41 bis mette in sicurezza lo Stato e viene riconosciuto non da un governo, ma dai giudici, nella loro autonomia. Nel caso di Cospito, poi, la firma sotto il provvedimento l’ha messa un ministro di un governo del quale il Pd faceva parte, mentre noi eravamo all’opposizione. Ma noi difendiamo le istituzioni dell’Italia, non una parte”.
Donzelli, che e’ stato travolto dalle critiche per aver chiesto in Aula ieri se “la sinistra sia dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia”, replica di aver “solo chiesto ai parlamentari del Pd di essere chiari sul tema del 41 bis e nello specifico di Cospito al 41 bis. Loro balbettano. Usciti dal carcere, hanno detto che la pena deve essere umana. Ma Cospito non patisce alcun trattamento disumano. Si scusino loro”.
Mda/Int13
Donzelli: non ho violato alcun segreto (ha letto relazione di Delmastro)
Milano, 1 feb. (askanews) – “Quelle che ho riferito non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perche’ sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me”. Lo afferma Giovanni Donzelli, deputato di FdI e vicepresidente del Copasir, in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera. Donzelli nega di aver divulgato nel suo intervento ieri in Aula a Montecitorio intercettazioni, circostanza di cui viene accusato dall’opposizione “ma – afferma – ho parlato di quanto riportato in una relazione al ministero di Giustizia di cui, in quanto parlamentare, potevo conoscere il contenuto. Non ho violato segreti”.
Donzelli afferma quindi di non aver ricevuto “nessun documento riservato” e che ha ricevuto le informazioni dal suo collega di partito e sottosegretario Andrea Delmastro. “Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro”, ha detto, aggiungendo che sulla richiesta di dimissioni fatta dall’opposizione se “avessi divulgato documenti riservati di cui fossi venuto a conoscenza tramite il Copasir dovrei dimettermi, certo. Ma il Copasir non c’entra niente. E verificarlo e’ semplice. Chi non ha senso delle istituzioni e’ chi e’ andato a trovare Cospito”.
All’obiezione secondo cui e’ prerogativa dei parlamentari visitare i detenuti e verificare le loro condizioni, Donzelli replica: “E l’esito della visita qual e’ stato? Il 41 bis mette in sicurezza lo Stato e viene riconosciuto non da un governo, ma dai giudici, nella loro autonomia. Nel caso di Cospito, poi, la firma sotto il provvedimento l’ha messa un ministro di un governo del quale il Pd faceva parte, mentre noi eravamo all’opposizione. Ma noi difendiamo le istituzioni dell’Italia, non una parte”.
Donzelli, che e’ stato travolto dalle critiche per aver chiesto in Aula ieri se “la sinistra sia dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia”, replica di aver “solo chiesto ai parlamentari del Pd di essere chiari sul tema del 41 bis e nello specifico di Cospito al 41 bis. Loro balbettano. Usciti dal carcere, hanno detto che la pena deve essere umana. Ma Cospito non patisce alcun trattamento disumano. Si scusino loro”.
Mda/Int13