Economia cresce piu’ di stime Governo. Nel IV trimestre cala dello 0,1%
Roma, 31 gen. (askanews) – L’economia italiana e’ cresciuta piu’ del previsto. Nel 2022 il Pil corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato e’ aumentato del 3,9% rispetto al 2021. E’ la stima preliminare dell’Istat che ha ricordato come nel 2022 vi siano state tre giornate lavorative in meno del 2021. La stima e’ superiore all’ultima previsione del Governo che ipotizzava una crescita, nel 2022, pari a +3,7%.
La variazione acquisita per il 2023 e’ pari a +0,4%. La crescita acquisita e’ la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno.
Nel quarto trimestre del 2022 l’Istat stima che il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e cresciuto dell’1,7% in termini tendenziali.
Il quarto trimestre del 2022 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al quarto trimestre del 2021.
La variazione congiunturale e’ la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi registrano una crescita. Dal lato della domanda, vi e’ un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e uno positivo della componente estera netta.
“L’economia italiana registra, dopo sette trimestri consecutivi di crescita, una lieve flessione congiunturale, mentre dal lato tendenziale – e’ il commento dell’Istituto di statistica – continua, a ritmi meno sostenuti rispetto ai trimestri precedenti, il suo sviluppo”.
Pil, Istat: +3,9% nel 2022, crescita acquisita per 2023 a +0,4%
Roma, 31 gen. (askanews) – L’economia italiana e’ cresciuta piu’ del previsto. Nel 2022 il Pil corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato e’ aumentato del 3,9% rispetto al 2021. E’ la stima preliminare dell’Istat che ha ricordato come nel 2022 vi siano state tre giornate lavorative in meno del 2021. La stima e’ superiore all’ultima previsione del Governo che ipotizzava una crescita, nel 2022, pari a +3,7%.
La variazione acquisita per il 2023 e’ pari a +0,4%. La crescita acquisita e’ la crescita annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno.
Nel quarto trimestre del 2022 l’Istat stima che il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e cresciuto dell’1,7% in termini tendenziali.
Il quarto trimestre del 2022 ha avuto tre giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al quarto trimestre del 2021.
La variazione congiunturale e’ la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell’industria, mentre i servizi registrano una crescita. Dal lato della domanda, vi e’ un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e uno positivo della componente estera netta.
“L’economia italiana registra, dopo sette trimestri consecutivi di crescita, una lieve flessione congiunturale, mentre dal lato tendenziale – e’ il commento dell’Istituto di statistica – continua, a ritmi meno sostenuti rispetto ai trimestri precedenti, il suo sviluppo”.