Governo Meloni lascia scadere accordo del 2020 Italia-Svizzera
Milano, 31 gen. (askanews) – “Il governo Meloni e il centrodestra si sono dimenticati di novantamila lombardi. Lavoratori frontalieri per i quali domani scattera’ lo stop allo smart working”. Cosi’ il consigliere regionale lombardo del M5s Raffaele Erba in merito alla notizia che il governo Meloni ha lasciato scadere i termini dell’accordo che nel 2020 che il governo Conte siglo’ con la Svizzera per per far si’ che i lavoratori frontalieri avessero diritto allo smart working.
“Le ipotesi sono due. O lo hanno fatto per osteggiare ancora una volta il ricorso allo smart working, confermando cosi’ che il loro modello di sviluppo e’ quello del ritorno al passato, del passo indietro rispetto alle innovazioni conquistate dal governo Conte. O peggio, lo hanno fatto perche’ proprio se ne sono scordati, confermando cosi’ ancora una volta tutta la loro inadeguatezza” aggiunge.
“Il centrodestra si riempie la bocca con parole come autonomia, ma nei fatti dimostra ancora una volta di non conoscere, o peggio non avere a cuore, le peculiarita’ della Lombardia ed in particolare di questo territorio. E’ da oltre un mese che il Movimento Cinque Stelle, attraverso atti depositati in Senato, aveva segnalato al Governo l’urgenza di questo tema. Solo ora, quando e’ palesemente troppo tardi, parti della maggioranza si accorgono delle conseguenze” prosegue Erba.
“Novantamila famiglie lombarde da domani vedranno stravolte le proprie abitudini, novantamila lavoratori costretti dal centrodestra ad un ritorno al pendolarismo che finira’ inevitabilmente anche per gravare sul traffico stradale e di conseguenza sull’inquinamento e su tutte le altre categorie di lavoratori. Questi sono gli effetti delle politiche del centrodestra in Lombardia” conclude l’esponente pentastellata.
M5s: stop smart working frontalieri dimentica 90.000 lombardi
Milano, 31 gen. (askanews) – “Il governo Meloni e il centrodestra si sono dimenticati di novantamila lombardi. Lavoratori frontalieri per i quali domani scattera’ lo stop allo smart working”. Cosi’ il consigliere regionale lombardo del M5s Raffaele Erba in merito alla notizia che il governo Meloni ha lasciato scadere i termini dell’accordo che nel 2020 che il governo Conte siglo’ con la Svizzera per per far si’ che i lavoratori frontalieri avessero diritto allo smart working.
“Le ipotesi sono due. O lo hanno fatto per osteggiare ancora una volta il ricorso allo smart working, confermando cosi’ che il loro modello di sviluppo e’ quello del ritorno al passato, del passo indietro rispetto alle innovazioni conquistate dal governo Conte. O peggio, lo hanno fatto perche’ proprio se ne sono scordati, confermando cosi’ ancora una volta tutta la loro inadeguatezza” aggiunge.
“Il centrodestra si riempie la bocca con parole come autonomia, ma nei fatti dimostra ancora una volta di non conoscere, o peggio non avere a cuore, le peculiarita’ della Lombardia ed in particolare di questo territorio. E’ da oltre un mese che il Movimento Cinque Stelle, attraverso atti depositati in Senato, aveva segnalato al Governo l’urgenza di questo tema. Solo ora, quando e’ palesemente troppo tardi, parti della maggioranza si accorgono delle conseguenze” prosegue Erba.
“Novantamila famiglie lombarde da domani vedranno stravolte le proprie abitudini, novantamila lavoratori costretti dal centrodestra ad un ritorno al pendolarismo che finira’ inevitabilmente anche per gravare sul traffico stradale e di conseguenza sull’inquinamento e su tutte le altre categorie di lavoratori. Questi sono gli effetti delle politiche del centrodestra in Lombardia” conclude l’esponente pentastellata.