Giampedrone: ora via ai lavori per chiudere ciclo rifiuti
Genova, 31 gen. (askanews) – Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Liguria, insieme alla Provincia di La Spezia e ad Iren, contro la decisione di primo grado in merito al progetto del biodigestore di Saliceti, al confine tra i Comuni di Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure.
“La sentenza del Consiglio di Stato che riforma la decisione del Tar Liguria sulla vicenda del biodigestore a Saliceti – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Raul Giampedrone – e’ un significativo risultato che conferma la correttezza del percorso autorizzativo intrapreso dalla Regione e la validita’ delle scelte fatte in materia di rifiuto. Alla luce della decisione odierna potra’ trovare realizzazione una delle principali infrastrutture previste dalla pianificazione regionale per la gestione della frazione organica, evitando costi ed impatti ambientali conseguenti all’invio ad impianti extra regionali dei rifiuti”.
“Un progetto – conclude l’assessore ligure – che anche a livello nazionale ha ricevuto un oggettivo riconoscimento, con il contributo concesso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a valere su risorse Pnrr di 40 milioni di euro, massimo ammissibile su una spesa complessiva di 52 milioni e 400 mila euro. Ora ci aspettiamo che tutti i soggetti chiamati ad aprire i lavori lo facciano nel minor tempo possibile per dare finalmente risposte concrete alla chiusura del ciclo dei rifiuti per la frazione organica”.
Consiglio Stato accoglie ricorso Liguria su biodigestore Saliceti
Genova, 31 gen. (askanews) – Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Regione Liguria, insieme alla Provincia di La Spezia e ad Iren, contro la decisione di primo grado in merito al progetto del biodigestore di Saliceti, al confine tra i Comuni di Santo Stefano Magra e Vezzano Ligure.
“La sentenza del Consiglio di Stato che riforma la decisione del Tar Liguria sulla vicenda del biodigestore a Saliceti – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Raul Giampedrone – e’ un significativo risultato che conferma la correttezza del percorso autorizzativo intrapreso dalla Regione e la validita’ delle scelte fatte in materia di rifiuto. Alla luce della decisione odierna potra’ trovare realizzazione una delle principali infrastrutture previste dalla pianificazione regionale per la gestione della frazione organica, evitando costi ed impatti ambientali conseguenti all’invio ad impianti extra regionali dei rifiuti”.
“Un progetto – conclude l’assessore ligure – che anche a livello nazionale ha ricevuto un oggettivo riconoscimento, con il contributo concesso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a valere su risorse Pnrr di 40 milioni di euro, massimo ammissibile su una spesa complessiva di 52 milioni e 400 mila euro. Ora ci aspettiamo che tutti i soggetti chiamati ad aprire i lavori lo facciano nel minor tempo possibile per dare finalmente risposte concrete alla chiusura del ciclo dei rifiuti per la frazione organica”.