Bucarest, mostra “Universo Olivetti. Comunità come utopia concreta”
Roma, 31 gen. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest inaugura sabato presso la Biblioteca Nazionale della Romania la mostra “Universo Olivetti. Comunita’ come utopia concreta”.
La mostra racconta i grandi temi e la cultura alla base dell’impresa olivettiana, restituendone tutto lo spessore etico e la grande attualita’, attraverso una serie di oggetti e di materiali d’archivio.
La mostra “Universo Olivetti. Comunita’ come utopia concreta”, a cura di Pippo Ciorra, Francesca Limana e Matilde Trevisani, racconta il progetto olivettiano in tutti i suoi aspetti, dimensioni e complessita’, attraverso quattro sezioni tematiche: Fabbrica, Cultura e Immagine, Citta’ e Politica, Societa’.
Una galleria di grafiche, documenti d’archivio, riproduzioni e rivisitazioni fotografiche, invita a tornare a ragionare sulla stringente attualita’ di una figura come quella di Adriano Olivetti. Il suo modello d’impresa unico e innovativo e’ costituito tra gli anni Trenta e Sessanta del Novecento attorno a Ivrea, citta’ recentemente iscritta nella Lista del Patrimonio UNESCO.
La mostra permette al pubblico di accedere ai grandi temi che ruotano attorno all’impresa olivettiana: il progetto industriale, l’attenzione al territorio, i servizi culturali, il welfare, la responsabilita’ sociale e la pianificazione urbanistica; un modello di azione imprenditoriale che appare ancora oggi, sotto ogni punto di vista, avanguardistico e esemplare.
Realizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in collaborazione con la Fondazione MAXXI e la Fondazione Adriano Olivetti, la mostra ha fatto tappa in diversi Istituti Italiani di Cultura del mondo.
Tra gli anni Trenta e gli anni Sessanta del Novecento, Adriano Olivetti realizza attraverso la fabbrica di Ivrea e l’iniziativa culturale e politica del Movimento Comunita’ da lui fondato, l’ideale di un paesaggio visionario in cui la modernizzazione industriale e tecnica si affianca a un’innovativa riorganizzazione del territorio e dello spazio sociale.
Ivrea e il Canavese diventano cosi’ un laboratorio in cui cultura, ricerca tecnologica, design, architettura e sostenibilita’ si integrano in un modello di rapporto unico e innovativo tra impresa e societa’, ancora oggi considerato esemplare.
Organizzata nelle quattro sezioni tematiche Citta’ e Politica, Fabbrica, Cultura e Immagine, Societa’, l’esposizione ripercorre la storia di un’impresa italiana che ha attraversato quasi un secolo, condensando i grandi temi del Novecento e diventando espressione del miglior made in Italy. Innovazione, qualita’ dei prodotti e sviluppo dell’azienda nei mercati internazionali affiancano l’eccellenza dell’architettura e del design industriale.
Il tutto concorre a un’instancabile progettualita’ applicata alle problematiche sociali del lavoro e del rapporto tra impresa e territorio e, infine, tradotta in un progetto politico-urbanistico complessivo. Nell’universo Olivetti la fabbrica e’ il motore del progetto di riforma di Adriano Olivetti, che e’ insieme imprenditoriale, politico, culturale e sociale.
Per costruire la sua Comunita’ Adriano raccoglie intorno a se’ le intelligenze migliori dell’Italia del dopoguerra: architetti, filosofi, designer, intellettuali e ingegneri portano l’azienda, gia’ a meta’ degli anni Cinquanta, a definire da un lato uno “stile” olivettiano e dall’altro a muovere i primi pionieristici passi verso lo sviluppo dell’elettronica e quindi dell’informatica con il primo personal computer.
Tra i primi a intuire le potenzialita’ ci sono gli scienziati della NASA che lo utilizzano per compilare le mappe lunari ed elaborare la traiettoria del viaggio della missione Apollo 11, che nel 1969 porto’ l’uomo sulla luna.