“Il regime di carcere duro e’ stato valutato dagli organi competenti”
Roma, 30 gen. (askanews) – Alfredo Cospito e’ “un personaggio che ha dimostrato una discreta pericolosita’”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervistato dal Tg4 Diario del giorno su Rete 4.
“Questa persona – ha affermato Piantedosi – e’ stata condannata, anche in via definitiva, per alcuni gravissimi reati che sono stati commessi e rispetto ai quali gli organi giudiziari competenti hanno proposto la sottoposizione a un regime carcerario”.
“Si tratta di un regime di carcere duro – ha aggiunto Piantedosi – che viene applicato a un personaggio che ha dimostrato una discreta pericolosita’” e “tale e’ stata valutata anche dagli organi competenti”.
“Io non entro in discussioni se sia appropriato o meno, ma le azioni degli anarchici, che non sottovalutiamo, non condizioneranno le nostre scelte future”, ha aggiunto il titolare del Viminale.
“E’ doveroso ad un innalzamento della tensione far seguire anche un innalzamento dell’attenzione”, ha spiegato il ministro dell’Interno, commentando le proteste degli anarchici e gli scontri con le forze dell’ordine avvenuti in diverse citta’ sulla detenzione al regime 41 bis del detenuto Alfredo Cospito che da ottobre attua lo sciopero della fame.
“Seguiamo con grande cura queste situazioni”, ha aggiunto Piantedosi e “in modo svincolato dai procedimenti in corso” su Alfredo Cospito, “senza che, come ha detto la premier Meloni, da cio’ ne possano derivare minacce allo Stato”.
Gtu
Il ministro dell’Interno Piantedosi: Cospito è un personaggio con una discreta pericolosità
Roma, 30 gen. (askanews) – Alfredo Cospito e’ “un personaggio che ha dimostrato una discreta pericolosita’”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervistato dal Tg4 Diario del giorno su Rete 4.
“Questa persona – ha affermato Piantedosi – e’ stata condannata, anche in via definitiva, per alcuni gravissimi reati che sono stati commessi e rispetto ai quali gli organi giudiziari competenti hanno proposto la sottoposizione a un regime carcerario”.
“Si tratta di un regime di carcere duro – ha aggiunto Piantedosi – che viene applicato a un personaggio che ha dimostrato una discreta pericolosita’” e “tale e’ stata valutata anche dagli organi competenti”.
“Io non entro in discussioni se sia appropriato o meno, ma le azioni degli anarchici, che non sottovalutiamo, non condizioneranno le nostre scelte future”, ha aggiunto il titolare del Viminale.
“E’ doveroso ad un innalzamento della tensione far seguire anche un innalzamento dell’attenzione”, ha spiegato il ministro dell’Interno, commentando le proteste degli anarchici e gli scontri con le forze dell’ordine avvenuti in diverse citta’ sulla detenzione al regime 41 bis del detenuto Alfredo Cospito che da ottobre attua lo sciopero della fame.
“Seguiamo con grande cura queste situazioni”, ha aggiunto Piantedosi e “in modo svincolato dai procedimenti in corso” su Alfredo Cospito, “senza che, come ha detto la premier Meloni, da cio’ ne possano derivare minacce allo Stato”.
Gtu