Usati su Samp-T, che Italia inviera’ in Slovacchia. Da li’ in Ucraina
Roma, 30 gen. (askanews) – La Francia ha annunciato oggi la conclusione di un accordo con l’Italia per quasi 700 missili antiaerei Aster a medio raggio, un’intesa che riflette il comune desiderio dei due Paesi di “modernizzare e sostenere le loro capacita’ di difesa antiaerea terrestre e navale”. Gia’ sabato, dopo l’incontro di Roma tra Se’bastien Lecornu, ministro francese delle Forze armate, e il suo omologo italiano Guido Crosetto, il ministero italiano della Difesa aveva specificato che si tratta di un contratto stipulato nel 2021 e concluso dall’Occar (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti) nel dicembre del 2022.
Secondo quanto precisato in una nota del ministero francese delle Forze Armate, al gruppo di interesse economico franco-italiano Eurosam, che riunisce MBDA e Thales, e’ stato notificato a fine dicembre un contratto per la produzione di quasi “700 missili Aster”. In particolare, si tratta di 688 missili da consegnare e distribuire entro il 2035. “L’ordine riguarda diverse versioni di questo missile, unico in Europa”, ha precisato il ministero francese, evocando Aster 15 e Aster 30 B1 oltre all’ultima versione Aster 30 B1NT.
L’importo di questo ordine non e’ stato reso noto, riporta la stampa francese. Ma secondo un rapporto dell’Istituto francese per le relazioni internazionali, il prezzo di un missile Aster 30 e’ stimato a 2 milioni di euro. Secondo il quotidiano L’Opinion, il costo totale ammonterebbe a circa 2 miliardi di euro.
I missili Aster 15 e Aster 30 equipaggiano le fregate dei due Paesi e le navi britanniche. Gli Aster 30 sono anche i missili lanciati dalle batterie antiaeree SAMP/T Mamba che equipaggiano la Francia (che ha 8 sistemi) e l’Italia (5 sistemi, piu’ uno in manutenzione). Il nostro Paese inviera’ un sistema SAMP/T in Slovacchia; da li’ dovrebbe poi essere consegnato alle forze armate di Kiev. “Il Parlamento ha votato qualche giorno fa la possibilita’ di inviare nuove armi all’Ucraina, ed e’ probabile che verranno inviati sistemi di difesa aerea”, ha spiegato oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, senza pero’ citare o fare riferimento esplicito al sistema SAMP/T. “Verra’ informato il Parlamento dal ministro della Difesa Crosetto” prima di qualsiasi invio, ha aggiunto il vicepremier e capo della diplomazia da Firenze.
I tempi di arrivo in territorio slovacco dipenderanno dal voto del parlamento italiano e da quello dell’Assemblea di Bratislava, che dovra’ autorizzarne la presenza.
“Questo e’ uno dei piu’ grandi ordini per questo missile antiaereo, l’unico sistema europeo che offre tali capacita’ operative”, ha affermato il ministero francese delle Forze Armate. “Questo ordine globale richiedera’ adattamenti a livello dell’intera filiera industriale per far fronte alle sfide dell’economia di guerra”, e’ stato aggiunto.
I missili Aster 30 hanno una gittata di 120 chilometri e possono essere utilizzati sia da unita’ navali che da lanciatori terrestri. Servono principalmente per la difesa antiaerea ed hanno il compito di intercettare altri missili in volo, non obiettivi a terra. (di Corrado Accaputo)
Accordo Italia-Francia per 688 missili Aster entro il 2035
Roma, 30 gen. (askanews) – La Francia ha annunciato oggi la conclusione di un accordo con l’Italia per quasi 700 missili antiaerei Aster a medio raggio, un’intesa che riflette il comune desiderio dei due Paesi di “modernizzare e sostenere le loro capacita’ di difesa antiaerea terrestre e navale”. Gia’ sabato, dopo l’incontro di Roma tra Se’bastien Lecornu, ministro francese delle Forze armate, e il suo omologo italiano Guido Crosetto, il ministero italiano della Difesa aveva specificato che si tratta di un contratto stipulato nel 2021 e concluso dall’Occar (Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti) nel dicembre del 2022.
Secondo quanto precisato in una nota del ministero francese delle Forze Armate, al gruppo di interesse economico franco-italiano Eurosam, che riunisce MBDA e Thales, e’ stato notificato a fine dicembre un contratto per la produzione di quasi “700 missili Aster”. In particolare, si tratta di 688 missili da consegnare e distribuire entro il 2035. “L’ordine riguarda diverse versioni di questo missile, unico in Europa”, ha precisato il ministero francese, evocando Aster 15 e Aster 30 B1 oltre all’ultima versione Aster 30 B1NT.
L’importo di questo ordine non e’ stato reso noto, riporta la stampa francese. Ma secondo un rapporto dell’Istituto francese per le relazioni internazionali, il prezzo di un missile Aster 30 e’ stimato a 2 milioni di euro. Secondo il quotidiano L’Opinion, il costo totale ammonterebbe a circa 2 miliardi di euro.
I missili Aster 15 e Aster 30 equipaggiano le fregate dei due Paesi e le navi britanniche. Gli Aster 30 sono anche i missili lanciati dalle batterie antiaeree SAMP/T Mamba che equipaggiano la Francia (che ha 8 sistemi) e l’Italia (5 sistemi, piu’ uno in manutenzione). Il nostro Paese inviera’ un sistema SAMP/T in Slovacchia; da li’ dovrebbe poi essere consegnato alle forze armate di Kiev. “Il Parlamento ha votato qualche giorno fa la possibilita’ di inviare nuove armi all’Ucraina, ed e’ probabile che verranno inviati sistemi di difesa aerea”, ha spiegato oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani, senza pero’ citare o fare riferimento esplicito al sistema SAMP/T. “Verra’ informato il Parlamento dal ministro della Difesa Crosetto” prima di qualsiasi invio, ha aggiunto il vicepremier e capo della diplomazia da Firenze.
I tempi di arrivo in territorio slovacco dipenderanno dal voto del parlamento italiano e da quello dell’Assemblea di Bratislava, che dovra’ autorizzarne la presenza.
“Questo e’ uno dei piu’ grandi ordini per questo missile antiaereo, l’unico sistema europeo che offre tali capacita’ operative”, ha affermato il ministero francese delle Forze Armate. “Questo ordine globale richiedera’ adattamenti a livello dell’intera filiera industriale per far fronte alle sfide dell’economia di guerra”, e’ stato aggiunto.
I missili Aster 30 hanno una gittata di 120 chilometri e possono essere utilizzati sia da unita’ navali che da lanciatori terrestri. Servono principalmente per la difesa antiaerea ed hanno il compito di intercettare altri missili in volo, non obiettivi a terra. (di Corrado Accaputo)