L’ex presidente Edoardo: superato il livello di guardia
Genova, 30 gen. (askanews) – A Genova un gruppo di ultra’ della Sampdoria ha effettuato un blitz nel pomeriggio contro una delle sedi della societa’ San Quirico, la holding della famiglia Garrone, accusata dai sostenitori blucerchiati di aver regalato la societa’ all’ex presidente Massimo Ferrero che l’ha portata sull’orlo del fallimento.
Circa 70 tifosi si sono presentati davanti alla sede della San Quirico, nei pressi di piazza Corvetto e, dopo aver scandito slogan contro gli ex proprietari del club genovese e attaccato cartelli con scritto “Garrone vergogna” al portone del palazzo, si sono rapidamente dileguati. Oggi, intanto, una lettera anonima di minacce, con all’interno un proiettile a salve, e’ stata recapitata presso la sede della Sampdoria in Corte Lambruschini. Sul caso indaga la Digos del capoluogo ligure.
“L’aggressione avvenuta oggi per opera di un gruppo di sedicenti tifosi della Sampdoria alla sede della Societa’ San Quirico – ha commentato in una nota l’ex presidente Edoardo Garrone – segna il superamento del livello di guardia e della soglia di tolleranza del diritto di espressione e di critica. Il clima che si e’ originato in citta’ e nella tifoseria, alimentato in modo irresponsabile da alcuni media, oltre che da odiatori da social, ha raggiunto un grado di pericolosita’ gravissimo”.
“Faccio appello – ha concluso Garrone – alle autorita’, agli opinion leader, ai media e ai responsabili delle organizzazioni di tifosi perche’ si rientri nei binari di civile convivenza che caratterizza la nostra citta’. Pur confermando di non avere alcuna responsabilita’ nella situazione attuale della societa’ Sampdoria, che andrebbe cercata altrove, non contesto il legittimo diritto di critica (pur se indirizzato alla persona sbagliata), ma reclamo il rifiuto di ogni forma di violenza sia verbale (sin qui troppo tollerata) che, soprattutto, fisica”.
A Genova proiettile a sede Samp e blitz ultrà in holding Garrone
Genova, 30 gen. (askanews) – A Genova un gruppo di ultra’ della Sampdoria ha effettuato un blitz nel pomeriggio contro una delle sedi della societa’ San Quirico, la holding della famiglia Garrone, accusata dai sostenitori blucerchiati di aver regalato la societa’ all’ex presidente Massimo Ferrero che l’ha portata sull’orlo del fallimento.
Circa 70 tifosi si sono presentati davanti alla sede della San Quirico, nei pressi di piazza Corvetto e, dopo aver scandito slogan contro gli ex proprietari del club genovese e attaccato cartelli con scritto “Garrone vergogna” al portone del palazzo, si sono rapidamente dileguati. Oggi, intanto, una lettera anonima di minacce, con all’interno un proiettile a salve, e’ stata recapitata presso la sede della Sampdoria in Corte Lambruschini. Sul caso indaga la Digos del capoluogo ligure.
“L’aggressione avvenuta oggi per opera di un gruppo di sedicenti tifosi della Sampdoria alla sede della Societa’ San Quirico – ha commentato in una nota l’ex presidente Edoardo Garrone – segna il superamento del livello di guardia e della soglia di tolleranza del diritto di espressione e di critica. Il clima che si e’ originato in citta’ e nella tifoseria, alimentato in modo irresponsabile da alcuni media, oltre che da odiatori da social, ha raggiunto un grado di pericolosita’ gravissimo”.
“Faccio appello – ha concluso Garrone – alle autorita’, agli opinion leader, ai media e ai responsabili delle organizzazioni di tifosi perche’ si rientri nei binari di civile convivenza che caratterizza la nostra citta’. Pur confermando di non avere alcuna responsabilita’ nella situazione attuale della societa’ Sampdoria, che andrebbe cercata altrove, non contesto il legittimo diritto di critica (pur se indirizzato alla persona sbagliata), ma reclamo il rifiuto di ogni forma di violenza sia verbale (sin qui troppo tollerata) che, soprattutto, fisica”.