Presentazione tra arte e moda con un progetto site-specific
Roma, 28 gen. (askanews) – Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, ha aperto le sue porte per ospitare /gal-le-ri’-a/, progetto site-specific creato dall’artista e designer Sylvio Giardina. L’intervento performativo, ideato in occasione della presentazione della collezione haute couture SS23, ha attraversato la Sala dell’Ercole Farnese, la Galleria di Murano fino alla Galleria dei Carracci, in un dialogo tra arte contemporanea e me’tiers d’art, che unisce l’Italia e la Francia.
La performance, in cui e’ emerso il ricamo come arte e metafora di una scrittura preziosa che intreccia mito, natura e rinascita, ha reso anche omaggio ad alcuni saloni emblematici di Palazzo Farnese, simbolo del dialogo tra i due Paesi a Roma. Nella Sala dell’Ercole Farnese due ricamatrici dell’Accademia Koefia ricamavano su una tela bianca i motivi del soffitto ligneo mentre nella sala Carracci altre allieve dell’Accademia ricamavano un telo riprendendo la struttura, la concatenazione di cornici degli affreschi. Sperimentatore libero negli accostamenti di materiali, nelle costruzioni geometriche, nelle texture preziose, tra gli innovatori della couture contemporanea, Sylvio Giardina non e’ nuovo alle incursioni nell’arte: in questo senso, /gal-le-ri’-a/, che segna il decennale del brand fondato nel 2013, e’ il coronamento di un percorso di ispirazioni e di riflessioni sul crinale del visuale, del rituale, della memoria e della rappresentazione.
L’elemento naturale, aereo, nei suoi continui cambiamenti di stato, ha ispirato la collezione haute couture SS23 di Sylvio Giardina: sei abiti simbolo, cuore narrativo dell’intervento, visibili nella Galleria di Murano. I colori, dal nude, al verde acqua e al verde salvia, dall’avorio, all’argilla, al rosa quarzo, evocano riflessi, fioriture tenui, tremori di rugiada. I tessuti piu’ tipici dell’alta moda si trasformano in materiale scultoreo o in delicate velature, che celano ricami e cristalli, assecondando plissettature, pieghe, tagli al vivo.
A Palazzo Farnese la collezione haute couture di Sylvio Giardina
Roma, 28 gen. (askanews) – Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, ha aperto le sue porte per ospitare /gal-le-ri’-a/, progetto site-specific creato dall’artista e designer Sylvio Giardina. L’intervento performativo, ideato in occasione della presentazione della collezione haute couture SS23, ha attraversato la Sala dell’Ercole Farnese, la Galleria di Murano fino alla Galleria dei Carracci, in un dialogo tra arte contemporanea e me’tiers d’art, che unisce l’Italia e la Francia.
La performance, in cui e’ emerso il ricamo come arte e metafora di una scrittura preziosa che intreccia mito, natura e rinascita, ha reso anche omaggio ad alcuni saloni emblematici di Palazzo Farnese, simbolo del dialogo tra i due Paesi a Roma. Nella Sala dell’Ercole Farnese due ricamatrici dell’Accademia Koefia ricamavano su una tela bianca i motivi del soffitto ligneo mentre nella sala Carracci altre allieve dell’Accademia ricamavano un telo riprendendo la struttura, la concatenazione di cornici degli affreschi. Sperimentatore libero negli accostamenti di materiali, nelle costruzioni geometriche, nelle texture preziose, tra gli innovatori della couture contemporanea, Sylvio Giardina non e’ nuovo alle incursioni nell’arte: in questo senso, /gal-le-ri’-a/, che segna il decennale del brand fondato nel 2013, e’ il coronamento di un percorso di ispirazioni e di riflessioni sul crinale del visuale, del rituale, della memoria e della rappresentazione.
L’elemento naturale, aereo, nei suoi continui cambiamenti di stato, ha ispirato la collezione haute couture SS23 di Sylvio Giardina: sei abiti simbolo, cuore narrativo dell’intervento, visibili nella Galleria di Murano. I colori, dal nude, al verde acqua e al verde salvia, dall’avorio, all’argilla, al rosa quarzo, evocano riflessi, fioriture tenui, tremori di rugiada. I tessuti piu’ tipici dell’alta moda si trasformano in materiale scultoreo o in delicate velature, che celano ricami e cristalli, assecondando plissettature, pieghe, tagli al vivo.