Nel 2022 +380mila posti di lavoro in Italia, l’occupazione sopra i livelli del 2019 – askanews.it

Nel 2022 +380mila posti di lavoro in Italia, l’occupazione sopra i livelli del 2019

Roma, 27 gen. (askanews) – Il bilancio del 2022 e’ “ampiamente positivo” per il mercato del lavoro in Italia, ma si conferma il rallentamento a fine anno: nel 2022 sono state create complessivamente circa 380.000 posizioni lavorative (al netto delle cessazioni), un valore superiore a quello registrato nel 2019, prima dell’emergenza sanitaria. Lo riportano ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) con la loro analisi congiunta. L’incremento della domanda di lavoro e’ rimasto sostenuto fino all’inizio dell’estate, riportando l’occupazione sul sentiero di crescita precedente a lockdown e restrizioni alle attivita’ imposte a motivo del Covid. Ma nei mesi successivi la dinamica, seppure positiva, si e’ indebolita: nel bimestre novembre-dicembre le attivazioni nette si sono mantenute su livelli simili a quelli del 2019 (37.000 posti di lavoro in piu’ a fronte dei circa 33.000 di tre anni prima, al netto degli effetti stagionali). Secondo lo studio, la crescita occupazionale del 2022 e’ riconducibile esclusivamente alla componente a tempo indeterminato. Sono stati creati oltre 400.000 posti di lavoro stabili, a fronte di una sostanziale stazionarieta’ degli impieghi a tempo determinato e di un calo di circa 50.000 unita’ dei contratti di apprendistato. La ripresa dell’ultimo biennio e’ stata eterogenea tra i diversi settori. Il comparto turistico, nonostante l’ottimo andamento della stagione estiva e il buon avvio di quella invernale, rimane ancora sottodimensionato rispetto al periodo precedente alle restrizioni. Le costruzioni, proseguono ministero del Lavoro, Bankitalia e Anpal, hanno registrato tassi di crescita estremamente elevati a partire dall’estate del 2020; nonostante il piu’ recente rallentamento, la domanda di lavoro in questo settore dovrebbe rimanere sostenuta anche in relazione con i piani di investimento previsti dal Pnrr. Il crescente ricorso a forme di lavoro da remoto e l’aumento della fruizione di servizi digitali hanno favorito la crescita della domanda di lavoro nei settori della tecnologia dell’informazione; cio’ nonostante il comparto appare ancora di dimensione modesta. Nei primi undici mesi dell’anno il numero di disoccupati e’ diminuito di circa 120.000 unita’, una riduzione significativa anche se meno pronunciata rispetto a quella del 2021. Il rallentamento del mercato del lavoro nella seconda meta’ del 2022, conclude un comunicato, si e’ riflesso in un aumento del numero dei disoccupati. Voz/Int14
Gen 27, 2023

Ma frenata a fine anno, nota congiunta di min. Lavoro-Bankitalia-Anpal
Roma, 27 gen. (askanews) – Il bilancio del 2022 e’ “ampiamente positivo” per il mercato del lavoro in Italia, ma si conferma il rallentamento a fine anno: nel 2022 sono state create complessivamente circa 380.000 posizioni lavorative (al netto delle cessazioni), un valore superiore a quello registrato nel 2019, prima dell’emergenza sanitaria. Lo riportano ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal) con la loro analisi congiunta.

L’incremento della domanda di lavoro e’ rimasto sostenuto fino all’inizio dell’estate, riportando l’occupazione sul sentiero di crescita precedente a lockdown e restrizioni alle attivita’ imposte a motivo del Covid. Ma nei mesi successivi la dinamica, seppure positiva, si e’ indebolita: nel bimestre novembre-dicembre le attivazioni nette si sono mantenute su livelli simili a quelli del 2019 (37.000 posti di lavoro in piu’ a fronte dei circa 33.000 di tre anni prima, al netto degli effetti stagionali). Secondo lo studio, la crescita occupazionale del 2022 e’ riconducibile esclusivamente alla componente a tempo indeterminato. Sono stati creati oltre 400.000 posti di lavoro stabili, a fronte di una sostanziale stazionarieta’ degli impieghi a tempo determinato e di un calo di circa 50.000 unita’ dei contratti di apprendistato.

La ripresa dell’ultimo biennio e’ stata eterogenea tra i diversi settori. Il comparto turistico, nonostante l’ottimo andamento della stagione estiva e il buon avvio di quella invernale, rimane ancora sottodimensionato rispetto al periodo precedente alle restrizioni.

Le costruzioni, proseguono ministero del Lavoro, Bankitalia e Anpal, hanno registrato tassi di crescita estremamente elevati a partire dall’estate del 2020; nonostante il piu’ recente rallentamento, la domanda di lavoro in questo settore dovrebbe rimanere sostenuta anche in relazione con i piani di investimento previsti dal Pnrr.

Il crescente ricorso a forme di lavoro da remoto e l’aumento della fruizione di servizi digitali hanno favorito la crescita della domanda di lavoro nei settori della tecnologia dell’informazione; cio’ nonostante il comparto appare ancora di dimensione modesta.

Nei primi undici mesi dell’anno il numero di disoccupati e’ diminuito di circa 120.000 unita’, una riduzione significativa anche se meno pronunciata rispetto a quella del 2021. Il rallentamento del mercato del lavoro nella seconda meta’ del 2022, conclude un comunicato, si e’ riflesso in un aumento del numero dei disoccupati.

Voz/Int14