La premier ha chiesto un “cambio di passo” contro criminalita’ diffusa
Roma, 26 gen. (askanews) – Dare vita a una complessiva riforma della giustizia perche’ sia piu’ vicina ai cittadini, garantisca certezza del diritto e certezza della pena. Questi i “pilastri” intorno ai quali si e’ incentrato il colloquio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, presenti anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Un incontro, atteso da giorni (dopo la polemica sulle parole del ministro sulle intercettazioni) e durato circa tre ore.
Nel corso del colloquio, secondo quanto si apprende da fonti di governo, sono stati dunque delineati i principi di una “riforma complessiva” che deve vedere tra l’altro il portare a compimento l'”epocale” separazione delle carriere (su cui proprio oggi la Lega ha presentato una pdl), per una giustizia “piu’ liberale”.
Meloni, spiegano le fonti, ha chiesto con forza un “deciso e radicale cambio di passo” nel fronteggiare la criminalita’ diffusa, che e’ quella che “flagella” i cittadini e che quindi e’ una “priorita’” per garantire la “sicurezza sociale”. La stessa presidente del Consiglio ha anche ricordato la necessita’ di un “grande piano carcerario” per garantire la certezza della pena.
Durante il confronto e’ stato anche affrontato il tema ‘caldo’ delle intercettazioni, stigmatizzandone l’uso “distorto”. Infatti, assicurano le fonti, “non e’ in discussione lo strumento” ma occorre spezzare il “meccanismo perverso” che ha portato a “campagne sommarie” e “processi mediatici” che distruggono la vita delle persone.
Da parte sua, viene riferito, Nordio ha ricordato il tema della “paura della firma”, fenomeno diffuso tra gli amministratori. Per questo serve una complessiva revisione dei reati contro la Pubblica amministrazione, che consentano agli amministratori di operare con “serenita’” sapendo prima se un loro comportamento e’ lecito o illecito. A questo tema si lega quello della velocita’ amministrativa, richiesta anche dal Pnrr, semplificando le norme dei procedimenti.
“Dare ai cittadini una giustizia giusta e veloce – ha scritto Meloni su Twitter, postando una foto dell’incontro – e’ una priorita’ assoluta di questo governo e un impegno che abbiamo preso con gli italiani. Siamo determinati a mantenerlo nel piu’ breve tempo possibile”.
Meloni vede Nordio, sul tavolo intercettazioni e separazione carriere
Roma, 26 gen. (askanews) – Dare vita a una complessiva riforma della giustizia perche’ sia piu’ vicina ai cittadini, garantisca certezza del diritto e certezza della pena. Questi i “pilastri” intorno ai quali si e’ incentrato il colloquio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio, presenti anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Un incontro, atteso da giorni (dopo la polemica sulle parole del ministro sulle intercettazioni) e durato circa tre ore.
Nel corso del colloquio, secondo quanto si apprende da fonti di governo, sono stati dunque delineati i principi di una “riforma complessiva” che deve vedere tra l’altro il portare a compimento l'”epocale” separazione delle carriere (su cui proprio oggi la Lega ha presentato una pdl), per una giustizia “piu’ liberale”.
Meloni, spiegano le fonti, ha chiesto con forza un “deciso e radicale cambio di passo” nel fronteggiare la criminalita’ diffusa, che e’ quella che “flagella” i cittadini e che quindi e’ una “priorita’” per garantire la “sicurezza sociale”. La stessa presidente del Consiglio ha anche ricordato la necessita’ di un “grande piano carcerario” per garantire la certezza della pena.
Durante il confronto e’ stato anche affrontato il tema ‘caldo’ delle intercettazioni, stigmatizzandone l’uso “distorto”. Infatti, assicurano le fonti, “non e’ in discussione lo strumento” ma occorre spezzare il “meccanismo perverso” che ha portato a “campagne sommarie” e “processi mediatici” che distruggono la vita delle persone.
Da parte sua, viene riferito, Nordio ha ricordato il tema della “paura della firma”, fenomeno diffuso tra gli amministratori. Per questo serve una complessiva revisione dei reati contro la Pubblica amministrazione, che consentano agli amministratori di operare con “serenita’” sapendo prima se un loro comportamento e’ lecito o illecito. A questo tema si lega quello della velocita’ amministrativa, richiesta anche dal Pnrr, semplificando le norme dei procedimenti.
“Dare ai cittadini una giustizia giusta e veloce – ha scritto Meloni su Twitter, postando una foto dell’incontro – e’ una priorita’ assoluta di questo governo e un impegno che abbiamo preso con gli italiani. Siamo determinati a mantenerlo nel piu’ breve tempo possibile”.