Dema, sindacati: governo non consenta chiusura dei siti pugliesi
Fim, Fiom e Uilm: “Mediobanca-Bybrook riveda la decisione”
Roma, 26 gen. (askanews) – “Ci opporremo con tutte le iniziative possibili alla sciagurata decisione di chiudere i due stabilimenti di Brindisi e ridimensionare quelli di Somma Vesuviana e Paolisi (Benevento), annunciata dai rappresentati di DEMA nell’incontro tenutosi ieri al ministero delle Imprese e del Made in Italy”.
Lo dichiarano Fim, Fiom e Uilm in una nota congiunta in cui giudicano “intollerabile che, dopo anni di gestione fallimentare operata da manager nominati dal fondo di investimenti, il prezzo venga pagato dai lavoratori, nonostante l’utilizzo di finanziamenti pubblici. E’ inaccettabile che in aree del sud Italia, gia’ fortemente impattate da crisi industriali e sociali, si possano perdere 300 posti di lavoro su 600 attualmente interessati dalla vertenza”.
“Richiamiamo al senso di responsabilita’ Mediobanca-Bybrook, che controlla il gruppo aeronautico, rivedendo la decisione assunta” proseguono le siglie sindacali “Invitiamo le istituzioni regionali di Puglia e Campania ad intervenire congiuntamente con MIMIT sull’investitore, affinche’ si riprenda il confronto al tavolo ministeriale con le organizzazioni sindacali e le istituzioni su un piano di rilancio e sviluppo, anche in ragione di uno scenario di mercato in ripresa e delle potenzialita’ industriale di DEMA”.
“Il nostro sistema Paese non puo’ permettersi di perdere un ulteriore patrimonio industriale, una manifattura di eccellenza ad alto contenuto tecnologico” concludono.