L’inchiesta della Guardia di Finanza agita la corsa alla Presidenza
Roma, 19 gen. (askanews) – La squadra e il programma. A poco piu’ di 20 giorni dal voto per la scelta del nuovo governatore, della giunta e del consiglio regionale, i candidati alla presidenza della Regione Lazio, timidamente, stanno svelando programmi, obiettivi e persone che potrebbero essere protagonisti del futuro del territorio. Si’, timidamente. La campagna elettorale procede spedita tra appuntamenti pubblici e a porte chiuse, incontri con le parti sociali, i cittadini, ma va avanti lenta nelle novita’ di programma offerte alla platea elettorale. Tuttavia poche ore fa la cronaca e’ entrata a gamba tesa nel dibattito.
I vertici dell’universita’ Niccolo’ Cusano, sono finiti sotto inchiesta per una presunta evasione che ammonterebbe a oltre 20 milioni di euro e, tra le persone finite nel mirino dell’inchiesta, ci sarebbe anche Stefano Bandecchi, fondatore dell’universita’. C’e’ anche lui tra i destinatari del decreto di sequestro preventivo notificato questa mattina dagli agenti del nucleo di polizia economico della Guardia di Finanza. La cronaca pero’ lascia il passo alle vicende della corsa alle regionali del Lazio.
Tra i coinvolti nell’inchiesta infatti Stefano Bandecchi, e’ patron della Ternana calcio, fondatore dell’ateneo e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, il partito fondato da Angelino Alfano ma, soprattutto, e’ sostenitore di Francesco Rocca, in corsa per il centrodestra per la presidenza della Regione Lazio. Nei giorni scorsi nel cuore di Roma l’incontro tra Bandecchi e Rocca insieme ai giornalisti.
“L’ingresso di Alternativa popolare mi inorgoglisce – aveva detto Rocca – la poverta’ educativa presente nella nostra regione e’ una delle grandi sfide ed uno dei primi temi che affrontero'”. “Noi stampella liberale di Rocca nel Lazio” aveva detto Bandecchi. La vicenda qualche reazione sta smuovendo. “Il candidato del centrodestra Francesco Rocca, sempre pronto a parlare e a criticare, oggi invece tace sulla notizia che riguarda l’Universita’ Unicusano Campus e che vede coinvolto, tra gli altri, anche Stefano Bandecchi, coordinatore di Alternativa popolare, partito che ha appoggiato solo qualche giorno fa la sua corsa alla presidente del Lazio” ha dichiarato il vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi, precisando: “per carita’ siamo tutti garantisti e aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso, ma la curiosita’ di ascoltare un commento da parte di Rocca non possiamo nasconderla. Invece purtroppo tutto tace”.
Per ora Francesco Rocca tace. ad attendere una risposta anche la capogruppo del PD in Consiglio regionale del Lazio, Marta Leonori, che chiede spiegazioni. In attesa di azioni e reazioni dei protagonisti, le novita’ sul fronte elezioni le ha offerte il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato. Due i nomi che, se eletto, entreranno in giunta: “Alessandra Sartore come assessore al bilancio e un altro nome e’ quello di Luigi Manconi autorevole sociologo che si e’ sempre occupato di diritti”. Volto noto la Sartore dalle parti di via Cristoforo Colombo. Assessore al Bilancio nella giunta Zingaretti protagonista dell’uscita dal commissariamento della sanita’ ed ex sottosegretaria al Bilancio del Governo Draghi. Francesco Rocca per il centrodestra e Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle, ancora non si lasciano convincere nel rivelare chi, eventualmente, fara’ pare della loro Giunta.
Rocca lo aveva detto nei giorni scorsi: qualunque nome uscira’ nei prossimi giorni sara’ “bruciato”, freddando i giornalisti e facendo capire che non e’ ancora tempo per indicare chi potrebbe entrare in giunta. Come lui Donatella Bianchi che anche oggi sul tema e’ andata dritta e non ha svelato nulla. La sua e’ una candidatura al servizio dei cittadini e per ora non scopre le carte. Domani qualche indizio in piu’ verra’ offerto: Rocca presentera’ la Lista Civica Rocca Presidente e il Pd presentera’ la sua lista per D’Amato.
#Regionali Lazio, primi nomi squadre in campo ma irrompe affaire Unicusano
Roma, 19 gen. (askanews) – La squadra e il programma. A poco piu’ di 20 giorni dal voto per la scelta del nuovo governatore, della giunta e del consiglio regionale, i candidati alla presidenza della Regione Lazio, timidamente, stanno svelando programmi, obiettivi e persone che potrebbero essere protagonisti del futuro del territorio. Si’, timidamente. La campagna elettorale procede spedita tra appuntamenti pubblici e a porte chiuse, incontri con le parti sociali, i cittadini, ma va avanti lenta nelle novita’ di programma offerte alla platea elettorale. Tuttavia poche ore fa la cronaca e’ entrata a gamba tesa nel dibattito.
I vertici dell’universita’ Niccolo’ Cusano, sono finiti sotto inchiesta per una presunta evasione che ammonterebbe a oltre 20 milioni di euro e, tra le persone finite nel mirino dell’inchiesta, ci sarebbe anche Stefano Bandecchi, fondatore dell’universita’. C’e’ anche lui tra i destinatari del decreto di sequestro preventivo notificato questa mattina dagli agenti del nucleo di polizia economico della Guardia di Finanza. La cronaca pero’ lascia il passo alle vicende della corsa alle regionali del Lazio.
Tra i coinvolti nell’inchiesta infatti Stefano Bandecchi, e’ patron della Ternana calcio, fondatore dell’ateneo e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, il partito fondato da Angelino Alfano ma, soprattutto, e’ sostenitore di Francesco Rocca, in corsa per il centrodestra per la presidenza della Regione Lazio. Nei giorni scorsi nel cuore di Roma l’incontro tra Bandecchi e Rocca insieme ai giornalisti.
“L’ingresso di Alternativa popolare mi inorgoglisce – aveva detto Rocca – la poverta’ educativa presente nella nostra regione e’ una delle grandi sfide ed uno dei primi temi che affrontero'”. “Noi stampella liberale di Rocca nel Lazio” aveva detto Bandecchi. La vicenda qualche reazione sta smuovendo. “Il candidato del centrodestra Francesco Rocca, sempre pronto a parlare e a criticare, oggi invece tace sulla notizia che riguarda l’Universita’ Unicusano Campus e che vede coinvolto, tra gli altri, anche Stefano Bandecchi, coordinatore di Alternativa popolare, partito che ha appoggiato solo qualche giorno fa la sua corsa alla presidente del Lazio” ha dichiarato il vicesegretario del Pd Lazio Enzo Foschi, precisando: “per carita’ siamo tutti garantisti e aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso, ma la curiosita’ di ascoltare un commento da parte di Rocca non possiamo nasconderla. Invece purtroppo tutto tace”.
Per ora Francesco Rocca tace. ad attendere una risposta anche la capogruppo del PD in Consiglio regionale del Lazio, Marta Leonori, che chiede spiegazioni. In attesa di azioni e reazioni dei protagonisti, le novita’ sul fronte elezioni le ha offerte il candidato del centrosinistra Alessio D’Amato. Due i nomi che, se eletto, entreranno in giunta: “Alessandra Sartore come assessore al bilancio e un altro nome e’ quello di Luigi Manconi autorevole sociologo che si e’ sempre occupato di diritti”. Volto noto la Sartore dalle parti di via Cristoforo Colombo. Assessore al Bilancio nella giunta Zingaretti protagonista dell’uscita dal commissariamento della sanita’ ed ex sottosegretaria al Bilancio del Governo Draghi. Francesco Rocca per il centrodestra e Donatella Bianchi per il Movimento 5 Stelle, ancora non si lasciano convincere nel rivelare chi, eventualmente, fara’ pare della loro Giunta.
Rocca lo aveva detto nei giorni scorsi: qualunque nome uscira’ nei prossimi giorni sara’ “bruciato”, freddando i giornalisti e facendo capire che non e’ ancora tempo per indicare chi potrebbe entrare in giunta. Come lui Donatella Bianchi che anche oggi sul tema e’ andata dritta e non ha svelato nulla. La sua e’ una candidatura al servizio dei cittadini e per ora non scopre le carte. Domani qualche indizio in piu’ verra’ offerto: Rocca presentera’ la Lista Civica Rocca Presidente e il Pd presentera’ la sua lista per D’Amato.