Ruolo primario per societa’ e democrazia
Venezia, 19 gen. (askanews) – Domani si terra’ a Venezia un convegno organizzato dall’Ordine nazionale dei Giornalisti per celebrare e ricordare i 60 anni dalla sua istituzione. “Fu il veronese Guido Gonella – ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – a promuovere la legge che istituisce l’Ordine dei Giornalisti, la 69 del 3 febbraio 1963. Gonella e’ stato un politico di lungimiranza, e’ stato giornalista ed e’ stato anche il primo a ricoprire il ruolo di Presidente dell’Ordine. Per anni ha collaborato con l’Osservatore Romano per cui curava la rubrica Acta Diurna, in cui si potevano leggere anche gli accadimenti che si verificavano fuori dai confini italiani. Un uomo colto, scrupoloso, che non lasciava nulla al caso, che studiava e si documentava per restituire alla gente i fatti veri, senza fronzoli o manipolazioni dell’informazione”.
In questo modo il presidente veneto accoglie e saluta i partecipanti all’evento organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ricordando l’importanza dell’informazione che, negli anni, ha subito grandi cambiamenti. “Ho ribadito piu’ volte e in varie occasioni – ha aggiunto il presidente Zaia – quanto sia importantissima l’informazione, quanto sia fondamentale il lavoro dei giornalisti: un lavoro delicato, faticoso, necessario per informare correttamente i nostri cittadini. Un lavoro che va protetto e salvaguardato, sia a livello contrattuale che a livello deontologico, che va sostenuto senza se e senza ma. Non possono esistere condizionamenti o atteggiamenti che ledano il diritto costituzionale alla liberta’ d’espressione. Ho ringraziato, piu’ e piu’ volte, i giornalisti durante il periodo buio del COVID-19: in quel momento erano davvero come soldati in trincea accanto alle istituzioni. Ogni giorno pronti a dire ai cittadini cosa stava accadendo, con spiegazioni e informazioni che puntualmente arrivavano al pubblico. Anche grazie al lavoro della stampa, in quei difficili momenti, si e’ riscoperto il senso di comunita’. Il giornalismo e’ in profondo cambiamento. L’augurio per chi ha il compito delicato di rappresentare la categoria, e’ di poter rappresentare al meglio quello che sara’ il futuro della professione: una realta’ che deve guardare avanti, al futuro, consapevole di un ruolo assolutamente primario per la societa’ e la democrazia”.
A Venezia convegno Ordine, Zaia: lavoro dei giornalisti va protetto
Venezia, 19 gen. (askanews) – Domani si terra’ a Venezia un convegno organizzato dall’Ordine nazionale dei Giornalisti per celebrare e ricordare i 60 anni dalla sua istituzione. “Fu il veronese Guido Gonella – ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia – a promuovere la legge che istituisce l’Ordine dei Giornalisti, la 69 del 3 febbraio 1963. Gonella e’ stato un politico di lungimiranza, e’ stato giornalista ed e’ stato anche il primo a ricoprire il ruolo di Presidente dell’Ordine. Per anni ha collaborato con l’Osservatore Romano per cui curava la rubrica Acta Diurna, in cui si potevano leggere anche gli accadimenti che si verificavano fuori dai confini italiani. Un uomo colto, scrupoloso, che non lasciava nulla al caso, che studiava e si documentava per restituire alla gente i fatti veri, senza fronzoli o manipolazioni dell’informazione”.
In questo modo il presidente veneto accoglie e saluta i partecipanti all’evento organizzato dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, ricordando l’importanza dell’informazione che, negli anni, ha subito grandi cambiamenti. “Ho ribadito piu’ volte e in varie occasioni – ha aggiunto il presidente Zaia – quanto sia importantissima l’informazione, quanto sia fondamentale il lavoro dei giornalisti: un lavoro delicato, faticoso, necessario per informare correttamente i nostri cittadini. Un lavoro che va protetto e salvaguardato, sia a livello contrattuale che a livello deontologico, che va sostenuto senza se e senza ma. Non possono esistere condizionamenti o atteggiamenti che ledano il diritto costituzionale alla liberta’ d’espressione. Ho ringraziato, piu’ e piu’ volte, i giornalisti durante il periodo buio del COVID-19: in quel momento erano davvero come soldati in trincea accanto alle istituzioni. Ogni giorno pronti a dire ai cittadini cosa stava accadendo, con spiegazioni e informazioni che puntualmente arrivavano al pubblico. Anche grazie al lavoro della stampa, in quei difficili momenti, si e’ riscoperto il senso di comunita’. Il giornalismo e’ in profondo cambiamento. L’augurio per chi ha il compito delicato di rappresentare la categoria, e’ di poter rappresentare al meglio quello che sara’ il futuro della professione: una realta’ che deve guardare avanti, al futuro, consapevole di un ruolo assolutamente primario per la societa’ e la democrazia”.