“Fino al 2023 servizi coperti, il fabbisogno e’ di 6,8 mln l’anno”
Roma, 18 gen. (askanews) – “Abbiamo una spesa certificata per il Dopo di Noi intorno ai 6,8 milioni di euro per gli utenti inseriti nei progetti, ma non sono tutti i richiedenti, perche’ ci sono liste d’attesa generale dal nuovo bando del 2020, a fronte di un contributo regionale da 2,2 milioni, e di 550mila euro su progetti di indipendenza. Sono risorse importanti ma limitate rispetto al bisogno che esprime la nostra utenza e bisogna ragionare sull’utilizzo di risorse di Roma Capitale, perche’ le risorse regionali non sono sufficienti a sostenere l’impianto che si sta strutturando”. Lo ha spiegato la direttrice del dipartimento Politiche sociali Michela Micheli nel corso della commissione capitolina V Politiche sociali presieduta dalla consigliera dem Nella Converti.
Per l’anno in corso, ha spiegato Micheli, “possiamo garantire tutti i progetti in essere grazie a un ‘tesoretto’ che abbiamo accumulato sul fondo pluriennale vincolato, quindi Roma Capitale, per mantenere i livelli di servizio attuale, dovra’ concorrere per assicurare la continuita’ dei progetti”.
Roma, Pol.Sociali: fondi regionali su Dopo di noi non bastano
Roma, 18 gen. (askanews) – “Abbiamo una spesa certificata per il Dopo di Noi intorno ai 6,8 milioni di euro per gli utenti inseriti nei progetti, ma non sono tutti i richiedenti, perche’ ci sono liste d’attesa generale dal nuovo bando del 2020, a fronte di un contributo regionale da 2,2 milioni, e di 550mila euro su progetti di indipendenza. Sono risorse importanti ma limitate rispetto al bisogno che esprime la nostra utenza e bisogna ragionare sull’utilizzo di risorse di Roma Capitale, perche’ le risorse regionali non sono sufficienti a sostenere l’impianto che si sta strutturando”. Lo ha spiegato la direttrice del dipartimento Politiche sociali Michela Micheli nel corso della commissione capitolina V Politiche sociali presieduta dalla consigliera dem Nella Converti.
Per l’anno in corso, ha spiegato Micheli, “possiamo garantire tutti i progetti in essere grazie a un ‘tesoretto’ che abbiamo accumulato sul fondo pluriennale vincolato, quindi Roma Capitale, per mantenere i livelli di servizio attuale, dovra’ concorrere per assicurare la continuita’ dei progetti”.