Azione “contro le banche e il finanziamento delle industrie fossili”. Tre giovani accompagnati in questura
Roma, 15 gen. (askanews) – Blitz di Ultima Generazione in Piazza Affari, a Milano: due attivisti hanno imbrattato il basamento dell’opera L.O.V.E. di Maurizio Cattelan, con vernice arancione – lavabile, come sottolineano gli attivisti in una nota – e hanno esposto lo striscione “Stop sussidi al fossile”. L’opera L.O.V.E. acronimo di Liberta’, Odio, Vendetta, Eternita’), nota come ‘Il Dito’, e’ un’opera provocatoria posta al centro della piazza, di fronte a palazzo Mezzanotte, sede della Borsa milanese.
Un’azione – hanno rivendicato gli attivisti – contro le banche e il finanziamento dell’industria fossile. “L’azione nonviolenta – sottolinea Ultima Generazione – coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario: la scultura rappresenta una mano atteggiata al saluto romano, ‘mutilata’ di tutte le sue dita, fuorche’ il medio, posizionata in Piazza degli Affari, di fronte al palazzo della Borsa.
“Lo facciamo per mandare un messaggio chiaro: questo e’ un luogo simbolo dell’indifferenza rispetto al collasso climatico ed ecologico, qui si muovono molti soldi che vanno alle industrie del fossile” ha spiegato Leonardo, attivista di Ultima Generazione. “Ho 39 anni, un figlio e un buon lavoro in una solida azienda, il mio posto usuale e’ a una scrivania bianca pulita. Eppure oggi e’ molto piu’ normale essere qui, con la vernice, insieme a questi ragazzi che dimostrano un grande senso di realta’” ha spiegato un altro attivista, Sandro.
Ultima Generazione, si riallaccia anche alle proteste a Lutzerath, in Germania, avvertendo (come denunciato da ReCommon e GreenPeace Italia): “Ogni singolo euro investito nell’industria fossile e’ un investimento che alimenta la crisi climatica gia’ in corso e la finanza italiana, con le proprie operazioni di business, aggrava il collasso climatico. Questi impegni finanziari a favore dell’industria fossile rallentano una transizione giusta e rivolta ai bisogni delle persone. La dimostrazione di queste ingiustizie e’ oggi sotto i riflettori per lo sgombero in corso in Germania nel villaggio di Luetzerath. Dal 2006 gli ultimi residenti sono stati spinti a lasciare le proprie case per le esigenze dell’industria estrattiva e la decisione del governo tedesco di consentire l’ampliamento di questi impianti.
Ingenti forze di polizia stanno tentando di sgomberare i pochi residenti e gli attivisti che difendono il territorio”.
Gli agenti della questura di Milano sono intervenuti a Piazza Affari, intorno alle 11, e hanno fermato il blitz degli attivisti di Ultima Generazione.
Gli agenti che hanno fermato l’azione dimostrativa hanno accompagnato in questura tre persone, due giovani di 34 e 39 anni, e una 34enne, per l’identificazione. Procede la Digos per gli ulteriori accertamenti.
Gtu
Attivisti di Ultima Generazione imbrattano l’opera di Cattelan L.O.V.E a Milano
Roma, 15 gen. (askanews) – Blitz di Ultima Generazione in Piazza Affari, a Milano: due attivisti hanno imbrattato il basamento dell’opera L.O.V.E. di Maurizio Cattelan, con vernice arancione – lavabile, come sottolineano gli attivisti in una nota – e hanno esposto lo striscione “Stop sussidi al fossile”. L’opera L.O.V.E. acronimo di Liberta’, Odio, Vendetta, Eternita’), nota come ‘Il Dito’, e’ un’opera provocatoria posta al centro della piazza, di fronte a palazzo Mezzanotte, sede della Borsa milanese.
Un’azione – hanno rivendicato gli attivisti – contro le banche e il finanziamento dell’industria fossile. “L’azione nonviolenta – sottolinea Ultima Generazione – coinvolge la base di un monumento che simboleggia una provocazione e un monito contro lo strapotere finanziario: la scultura rappresenta una mano atteggiata al saluto romano, ‘mutilata’ di tutte le sue dita, fuorche’ il medio, posizionata in Piazza degli Affari, di fronte al palazzo della Borsa.
“Lo facciamo per mandare un messaggio chiaro: questo e’ un luogo simbolo dell’indifferenza rispetto al collasso climatico ed ecologico, qui si muovono molti soldi che vanno alle industrie del fossile” ha spiegato Leonardo, attivista di Ultima Generazione. “Ho 39 anni, un figlio e un buon lavoro in una solida azienda, il mio posto usuale e’ a una scrivania bianca pulita. Eppure oggi e’ molto piu’ normale essere qui, con la vernice, insieme a questi ragazzi che dimostrano un grande senso di realta’” ha spiegato un altro attivista, Sandro.
Ultima Generazione, si riallaccia anche alle proteste a Lutzerath, in Germania, avvertendo (come denunciato da ReCommon e GreenPeace Italia): “Ogni singolo euro investito nell’industria fossile e’ un investimento che alimenta la crisi climatica gia’ in corso e la finanza italiana, con le proprie operazioni di business, aggrava il collasso climatico. Questi impegni finanziari a favore dell’industria fossile rallentano una transizione giusta e rivolta ai bisogni delle persone. La dimostrazione di queste ingiustizie e’ oggi sotto i riflettori per lo sgombero in corso in Germania nel villaggio di Luetzerath. Dal 2006 gli ultimi residenti sono stati spinti a lasciare le proprie case per le esigenze dell’industria estrattiva e la decisione del governo tedesco di consentire l’ampliamento di questi impianti.
Ingenti forze di polizia stanno tentando di sgomberare i pochi residenti e gli attivisti che difendono il territorio”.
Gli agenti della questura di Milano sono intervenuti a Piazza Affari, intorno alle 11, e hanno fermato il blitz degli attivisti di Ultima Generazione.
Gli agenti che hanno fermato l’azione dimostrativa hanno accompagnato in questura tre persone, due giovani di 34 e 39 anni, e una 34enne, per l’identificazione. Procede la Digos per gli ulteriori accertamenti.
Gtu