Rotta balcanica in crescita
Trieste, 14 gen. (askanews) – “La presenza a Trieste del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a pochi mesi dal suo insediamento e’ un segnale importante dell’attenzione posta dal Governo alle problematiche conseguenti al forte afflusso di migranti in Friuli Venezia Giulia attraverso la rotta balcanica. Nel corso dell’incontro di oggi sono state fatte alcune riflessioni sugli interventi allo studio sia dal punto vista amministrativo sia da quello legislativo per limitare al massimo la presenza di migranti sul territorio regionale”. E’ quanto dichiarato dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al termine della riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocata dal prefetto di Trieste Pietro Signoriello, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro Piantedosi e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il viceministro della transizione ecologica Vannia Gava e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.
In merito ai respingimenti di cittadini stranieri giunti clandestinamente tra Italia e Slovenia, ovvero le cosiddette “riammissioni informali”, il ministro Piantedosi ha ribadito la legittimita’ di tali procedure e sottolineato la volonta’ del governo di rafforzare la cooperazione tra le forze dell’ordine italiane e slovene. “La Slovenia e’ un Paese europeo con profonde radici democratiche e un ordinamento interno in linea con le altre nazioni dell’Ue perfettamente in grado di tutelare i diritti civili, quindi non vi sono ragioni per contrastare le riammissioni verso la vicina Repubblica”, ha aggiunto Fedriga.
Un altro tema affrontato durante la riunione e’ stato quello dei migranti minorenni non accompagnati, in merito al quale il governatore ha confermato “la necessita’ di un intervento per superare gli attuali problemi esistenti sotto il profilo legislativo” e ha assicurato che “il ministro sta lavorando per consentire un alleggerimento della situazione in Friuli Venezia Giulia. Il modello dell’accoglienza diffusa, per esempio, ha dimostrato l’impossibilita’ di garantire un controllo sulle attivita’ dei migranti pur avendo un forte impatto sulla popolazione residente, quindi e’ necessario adottare modelli diversi e favorire, come sta facendo il ministro, una maggiore collaborazione internazionale sul tema dell’immigrazione con il coinvolgimento anche di Paesi extra Ue”.
L’assessore regionale alla Sicurezza e immigrazione Pierpaolo Roberti, anch’egli presente alla riunione, ha rimarcato che “a livello nazionale la rotta balcanica ha avuto minore attenzione mediatica rispetto agli sbarchi che avvengono attraverso il canale di Sicilia. Questo Governo ha invece dimostrato un cambio di tendenza verso un fenomeno che ha registrato forti aumenti nei flussi migratori e ricadute rilevanti sui residenti e il ministro dell’Interno ha prospettato alcuni interventi legislativi per arginarlo. Proprio su indicazione del ministro Piantedosi sono ripartite le riammissioni informali con la Slovenia e l’auspicio e’ che nei prossimi provvedimenti legislativi possano trovare spazio anche azioni rispondenti alle esigenze del Friuli Venezia Giulia”.
Migranti, Fedriga: da Piantedosi attenzione per Trieste
Trieste, 14 gen. (askanews) – “La presenza a Trieste del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi a pochi mesi dal suo insediamento e’ un segnale importante dell’attenzione posta dal Governo alle problematiche conseguenti al forte afflusso di migranti in Friuli Venezia Giulia attraverso la rotta balcanica. Nel corso dell’incontro di oggi sono state fatte alcune riflessioni sugli interventi allo studio sia dal punto vista amministrativo sia da quello legislativo per limitare al massimo la presenza di migranti sul territorio regionale”. E’ quanto dichiarato dal governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al termine della riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocata dal prefetto di Trieste Pietro Signoriello, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, il ministro Piantedosi e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il viceministro della transizione ecologica Vannia Gava e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza.
In merito ai respingimenti di cittadini stranieri giunti clandestinamente tra Italia e Slovenia, ovvero le cosiddette “riammissioni informali”, il ministro Piantedosi ha ribadito la legittimita’ di tali procedure e sottolineato la volonta’ del governo di rafforzare la cooperazione tra le forze dell’ordine italiane e slovene. “La Slovenia e’ un Paese europeo con profonde radici democratiche e un ordinamento interno in linea con le altre nazioni dell’Ue perfettamente in grado di tutelare i diritti civili, quindi non vi sono ragioni per contrastare le riammissioni verso la vicina Repubblica”, ha aggiunto Fedriga.
Un altro tema affrontato durante la riunione e’ stato quello dei migranti minorenni non accompagnati, in merito al quale il governatore ha confermato “la necessita’ di un intervento per superare gli attuali problemi esistenti sotto il profilo legislativo” e ha assicurato che “il ministro sta lavorando per consentire un alleggerimento della situazione in Friuli Venezia Giulia. Il modello dell’accoglienza diffusa, per esempio, ha dimostrato l’impossibilita’ di garantire un controllo sulle attivita’ dei migranti pur avendo un forte impatto sulla popolazione residente, quindi e’ necessario adottare modelli diversi e favorire, come sta facendo il ministro, una maggiore collaborazione internazionale sul tema dell’immigrazione con il coinvolgimento anche di Paesi extra Ue”.
L’assessore regionale alla Sicurezza e immigrazione Pierpaolo Roberti, anch’egli presente alla riunione, ha rimarcato che “a livello nazionale la rotta balcanica ha avuto minore attenzione mediatica rispetto agli sbarchi che avvengono attraverso il canale di Sicilia. Questo Governo ha invece dimostrato un cambio di tendenza verso un fenomeno che ha registrato forti aumenti nei flussi migratori e ricadute rilevanti sui residenti e il ministro dell’Interno ha prospettato alcuni interventi legislativi per arginarlo. Proprio su indicazione del ministro Piantedosi sono ripartite le riammissioni informali con la Slovenia e l’auspicio e’ che nei prossimi provvedimenti legislativi possano trovare spazio anche azioni rispondenti alle esigenze del Friuli Venezia Giulia”.