28 ricercatori al lavoro su 8 progetti finanziati dal PNRA
Roma, 13 gen. (askanews) – La nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha raggiunto le acque antartiche dopo aver superato il 60 parallelo sud, dando cosi’ inizio alla campagna oceanografica della 38a spedizione del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide), finanziata dal Ministero dell’Universita’ e Ricerca (Mur) e gestita dall’Enea per la pianificazione logistica e dal Cnr per la programmazione scientifica.
Quest’anno sulla Laura Bassi, di proprieta’ dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), si svolgeranno due diverse campagne oceanografiche di due mesi nel Mare di Ross, durante i quali si alterneranno 28 ricercatori nell’ambito di 8 progetti di ricerca finanziati dal PNRA, oltre alle attivita’ in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare. Riccardo Scipinotti dell’Enea – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – sara’ il capo spedizione a bordo della nave per tutto il periodo.
Il viaggio della Laura Bassi e’ iniziato lo scorso 17 novembre quando ha lasciato l’Italia alla volta della Nuova Zelanda, intraprendendo una navigazione di circa 40 giorni non priva di imprevisti e eventi inattesi, tra cui il salvataggio in mare di 94 migranti intercettati su un’imbarcazione alla deriva nel Mar Ionio a largo della costa greca. A fine dicembre la rompighiaccio e’ approdata al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda per imbarcare il personale scientifico e caricare materiale e carburante destinato alla base italiana Mario Zucchelli (MZS): piu’ precisamente 18 container, carburante, un mezzo antincendio dei Vigili del Fuoco, 34 tecnici e ricercatori del PNRA oltre a 24 membri dell’equipaggio della nave. Dalla Nuova Zelanda e’ ripartita poi il 5 gennaio alla volta dell’Antartide.
La campagna navale nell’emisfero australe prevede quest’anno una sola rotazione tra la Nuova Zelanda e l’Antartide. Le attivita’ sono state raggruppate, in base alla zona di lavoro e alla tipologia di ricerche, in due campagne oceanografiche di pari durata che hanno come punto di contatto la stazione MZS. Una pianificazione dettata dalla volonta’ di massimizzare i giorni di attivita’ scientifica, ottimizzando i consumi di carburante.
Durante la prima campagna oceanografica, che terminera’ all’inizio del mese di febbraio, saranno attuati sette degli otto progetti che prevedono: il lancio e recupero di boe (floating e drifter) per lo studio della circolazione marina; recupero e messa a mare dei mooring, ovvero sistemi di misura ancorati al fondo del mare utilizzati per lo studio di caratteristiche fisiche e chimiche della colonna d’acqua; carotaggi tramite multicorer o box corer e carotaggi per lo studio geologico del fondale marino. Inoltre, ci saranno attivita’ di pesca scientifica oltre a indagini di laboratorio biologico e chimico fisico. Verra’ effettuata anche un’attivita’ specifica legata alla mappatura del fondale marino per la realizzazione di mappe di aree ancora non cartografate.
I primi di febbraio la nave raggiungera’ la stazione MZS dove scarichera’ materiali e carburante, carichera’ i container da riportare in Nuova Zelanda e in Italia ed effettuera’ il cambio del personale, imbarcando i ricercatori che parteciperanno alla seconda campagna oceanografica fino a fine febbraio. Il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda e’ previsto per i primi di marzo, dopo circa 6 giorni di navigazione, mentre quello in Italia e’ atteso nella seconda meta’ di aprile.
Sul sito myway.enea.it, sviluppato da Stefano Ferriani dell’Enea, e’ possibile seguire in tempo reale il percorso della nave su una mappa georiferita con tutte le informazioni relative alla navigazione e alle condizioni del ghiaccio.
Antartide: rompighiaccio Laura Bassi inizia campagna oceanografica
Roma, 13 gen. (askanews) – La nave rompighiaccio italiana Laura Bassi ha raggiunto le acque antartiche dopo aver superato il 60 parallelo sud, dando cosi’ inizio alla campagna oceanografica della 38a spedizione del PNRA (Programma Nazionale di Ricerche in Antartide), finanziata dal Ministero dell’Universita’ e Ricerca (Mur) e gestita dall’Enea per la pianificazione logistica e dal Cnr per la programmazione scientifica.
Quest’anno sulla Laura Bassi, di proprieta’ dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), si svolgeranno due diverse campagne oceanografiche di due mesi nel Mare di Ross, durante i quali si alterneranno 28 ricercatori nell’ambito di 8 progetti di ricerca finanziati dal PNRA, oltre alle attivita’ in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare. Riccardo Scipinotti dell’Enea – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – sara’ il capo spedizione a bordo della nave per tutto il periodo.
Il viaggio della Laura Bassi e’ iniziato lo scorso 17 novembre quando ha lasciato l’Italia alla volta della Nuova Zelanda, intraprendendo una navigazione di circa 40 giorni non priva di imprevisti e eventi inattesi, tra cui il salvataggio in mare di 94 migranti intercettati su un’imbarcazione alla deriva nel Mar Ionio a largo della costa greca. A fine dicembre la rompighiaccio e’ approdata al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda per imbarcare il personale scientifico e caricare materiale e carburante destinato alla base italiana Mario Zucchelli (MZS): piu’ precisamente 18 container, carburante, un mezzo antincendio dei Vigili del Fuoco, 34 tecnici e ricercatori del PNRA oltre a 24 membri dell’equipaggio della nave. Dalla Nuova Zelanda e’ ripartita poi il 5 gennaio alla volta dell’Antartide.
La campagna navale nell’emisfero australe prevede quest’anno una sola rotazione tra la Nuova Zelanda e l’Antartide. Le attivita’ sono state raggruppate, in base alla zona di lavoro e alla tipologia di ricerche, in due campagne oceanografiche di pari durata che hanno come punto di contatto la stazione MZS. Una pianificazione dettata dalla volonta’ di massimizzare i giorni di attivita’ scientifica, ottimizzando i consumi di carburante.
Durante la prima campagna oceanografica, che terminera’ all’inizio del mese di febbraio, saranno attuati sette degli otto progetti che prevedono: il lancio e recupero di boe (floating e drifter) per lo studio della circolazione marina; recupero e messa a mare dei mooring, ovvero sistemi di misura ancorati al fondo del mare utilizzati per lo studio di caratteristiche fisiche e chimiche della colonna d’acqua; carotaggi tramite multicorer o box corer e carotaggi per lo studio geologico del fondale marino. Inoltre, ci saranno attivita’ di pesca scientifica oltre a indagini di laboratorio biologico e chimico fisico. Verra’ effettuata anche un’attivita’ specifica legata alla mappatura del fondale marino per la realizzazione di mappe di aree ancora non cartografate.
I primi di febbraio la nave raggiungera’ la stazione MZS dove scarichera’ materiali e carburante, carichera’ i container da riportare in Nuova Zelanda e in Italia ed effettuera’ il cambio del personale, imbarcando i ricercatori che parteciperanno alla seconda campagna oceanografica fino a fine febbraio. Il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda e’ previsto per i primi di marzo, dopo circa 6 giorni di navigazione, mentre quello in Italia e’ atteso nella seconda meta’ di aprile.
Sul sito myway.enea.it, sviluppato da Stefano Ferriani dell’Enea, e’ possibile seguire in tempo reale il percorso della nave su una mappa georiferita con tutte le informazioni relative alla navigazione e alle condizioni del ghiaccio.