E conta di allestire nuova fabbrica in Giappone, riporta il Nikkei
Roma, 12 gen. (askanews) – La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, il gigante dei microprocessori dell’isola Stato ha annunciato che sta valutando la possibilita’ di costruire un primo stabilimento in Europa, focalizzato sui sistemi hardware per l’auto, oltre a un secondo impianto in Giappone, dopo che il mese scorso aveva annunciato un aumento degli investimenti negli Usa. Lo riporta il quotidiano giapponese Nikkei, secondo cui il gruppo intende cosi’ rispondere alle richieste dei consumatori che, assieme ai vari governi, stanno cercando di riavvicinare le catene di approvvigionamenti alle loro aree economiche.
Da rilevare, poi ovviamente, che questi propositi su nuovi impianti all’stero giungono contestualmente alle crescenti tensioni geopolitiche con la Cina.
“In Europa ci stiamo impegnando con consumatori e partner a valutare la possibilita’ di costruire una fabbrica focalizzata sulle tecnologie specifiche per l’automotive, sulla base della domanda degli utenti e del livello di sostegno che otterremo dai governi”, ha spiegato l’amministratore delegato di Tsmc, C.C. Wei durante una teleconferenza con gli analisti.
Tsmc produce processori per tutti i maggiori gruppi informatici mondiali tra cui Apple, Nvidya, Qualcomm e Media Te. I piani di espansione all’estero, tuttavia, giungono in una fase molto particolare del mercato globale: dopo molti mesi di difficolta’ sugli approvvigionamenti ora all’improvviso si prefigura un eccesso di offerta di microprocessori e un calo complessivo della produzione che la stessa societa’ taiwanese stima al 4% sul 2023, correlato presumibilmente anche al rallentamento dell’economia causato anche dalle strette monetarie delle banche centrali in risposta all’elevata inflazione. Per quest’anno il gruppo prevede una crescita di fatturato che sara’ lieve, dopo un balzo del 42% nel 2022.
Taiwan, gigante chip Tsmc valuta se aprire un impianto in Europa
Roma, 12 gen. (askanews) – La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, il gigante dei microprocessori dell’isola Stato ha annunciato che sta valutando la possibilita’ di costruire un primo stabilimento in Europa, focalizzato sui sistemi hardware per l’auto, oltre a un secondo impianto in Giappone, dopo che il mese scorso aveva annunciato un aumento degli investimenti negli Usa. Lo riporta il quotidiano giapponese Nikkei, secondo cui il gruppo intende cosi’ rispondere alle richieste dei consumatori che, assieme ai vari governi, stanno cercando di riavvicinare le catene di approvvigionamenti alle loro aree economiche.
Da rilevare, poi ovviamente, che questi propositi su nuovi impianti all’stero giungono contestualmente alle crescenti tensioni geopolitiche con la Cina.
“In Europa ci stiamo impegnando con consumatori e partner a valutare la possibilita’ di costruire una fabbrica focalizzata sulle tecnologie specifiche per l’automotive, sulla base della domanda degli utenti e del livello di sostegno che otterremo dai governi”, ha spiegato l’amministratore delegato di Tsmc, C.C. Wei durante una teleconferenza con gli analisti.
Tsmc produce processori per tutti i maggiori gruppi informatici mondiali tra cui Apple, Nvidya, Qualcomm e Media Te. I piani di espansione all’estero, tuttavia, giungono in una fase molto particolare del mercato globale: dopo molti mesi di difficolta’ sugli approvvigionamenti ora all’improvviso si prefigura un eccesso di offerta di microprocessori e un calo complessivo della produzione che la stessa societa’ taiwanese stima al 4% sul 2023, correlato presumibilmente anche al rallentamento dell’economia causato anche dalle strette monetarie delle banche centrali in risposta all’elevata inflazione. Per quest’anno il gruppo prevede una crescita di fatturato che sara’ lieve, dopo un balzo del 42% nel 2022.