Compravendita loculi cimitero nel Casertano: 6 persone arrestate – askanews.it

Compravendita loculi cimitero nel Casertano: 6 persone arrestate

Napoli, 12 gen. (askanews) – Indagine sui loculi del cimitero di Santa Maria a Vico, nel Casertano: sei persone arrestate dalla Guardia di finanza tra le quali il vicepresidente della Provincia di Caserta, Pasquale Crisci e alcuni esponenti vicini al clan camorristico Massaro. I militari della Compagnia di Marcianise hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale Dda, per estorsione e corruzione aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso. Le investigazioni hanno dimostrato come, attraverso condotte estorsive e corruttive, gli indagati avessero ottenuto l’assegnazione di cappelle e loculi cimiteriali. In particolare, uno di loro aveva ottenuto l’assegnazione di una cappella gentilizia del valore di 44mila euro estorta al titolare della societa’ aggiudicataria dei lavori di ampliamento del cimitero di Santa Maria a Vico. La cappella gentilizia, attraverso l’intervento presso l’imprenditore di un’altra persona destinataria della misura cautelare e la compiacenza di un impiegato comunale e di un consigliere comunale, vennero successivamente assegnata, sulla base di documentazione prodotta di proposito, a un’altra persona in cambio di denaro. Sono state, inoltre, accertate ulteriori compravendite illecite di cappelle e loculi nello stesso camposanto che hanno visto il coinvolgimento anche dell’allora concessionario dei servizi cimiteriali e di un’ulteriore persona, risultata intestataria di 16 loculi.
Gen 12, 2023

In carcere anche vicepresidente Provincia di Caserta

Napoli, 12 gen. (askanews) – Indagine sui loculi del cimitero di Santa Maria a Vico, nel Casertano: sei persone arrestate dalla Guardia di finanza tra le quali il vicepresidente della Provincia di Caserta, Pasquale Crisci e alcuni esponenti vicini al clan camorristico Massaro. I militari della Compagnia di Marcianise hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale Dda, per estorsione e corruzione aggravati dall’utilizzo del metodo mafioso. Le investigazioni hanno dimostrato come, attraverso condotte estorsive e corruttive, gli indagati avessero ottenuto l’assegnazione di cappelle e loculi cimiteriali. In particolare, uno di loro aveva ottenuto l’assegnazione di una cappella gentilizia del valore di 44mila euro estorta al titolare della societa’ aggiudicataria dei lavori di ampliamento del cimitero di Santa Maria a Vico. La cappella gentilizia, attraverso l’intervento presso l’imprenditore di un’altra persona destinataria della misura cautelare e la compiacenza di un impiegato comunale e di un consigliere comunale, vennero successivamente assegnata, sulla base di documentazione prodotta di proposito, a un’altra persona in cambio di denaro. Sono state, inoltre, accertate ulteriori compravendite illecite di cappelle e loculi nello stesso camposanto che hanno visto il coinvolgimento anche dell’allora concessionario dei servizi cimiteriali e di un’ulteriore persona, risultata intestataria di 16 loculi.