Si tratta ad oltranza, senza intesa inevitabile conta e divisione sulle regole delle primarie
Roma, 10 gen. (askanews) – Resta molto teso il clima nel Pd, nelle ore che precedono la direzione che deve decidere sulle regole del voto per le primarie. Una giornata di riunioni e colloqui separati non e’ bastata, finora, a trovare un’intesa sul tema delle primarie online, chieste da Elly Schlein. Gli altri candidati al congresso non appoggiano l’idea, soprattutto Stefano Bonaccini e Paola De Micheli. Ma lo stesso Gianni Cuperlo, che ha dato una disponibilita’ a discutere, ha espresso una preferenza per il voto nei gazebo e ha invitato tutti a non dividersi sulle regole. Lo stesso appello che arriva da Enrico Letta, attento a preservare il suo ruolo di ‘arbitro della contesa, ma preoccupato per la possibile spaccatura che potrebbe verificarsi domani in direzione. Il rischio della ‘conta e’ infatti concreto. Schlein per ora non indietreggia e dal comitato Bonaccini e’ arrivata una nota piuttosto dura.
“Le regole del nostro congresso sono gia’ state cambiate per consentire a chi non era del Partito democratico di partecipare a questo percorso”, si legge in una nota del comitato del presidente dell’Emilia Romagna. Ovviamente “chi non era nel partito” e’ una formula per puntare il dito contro la Schlein, che ha ripreso la tessera del Pd solo da poco. “La sola ipotesi che si possa spaccare il partito, per cambiarle ancora a congresso gia’ in corso, anziche’ confrontarsi su come rilanciarlo, sarebbe sciagurata”, aggiungono.
I sostenitori della Schlein ribattono: “Perche’ dobbiamo avere paura della partecipazione?”. E un parlamentare aggiunge: “E’ molto grave questa nota del comitato Bonaccini, siamo allibiti. Non e’ questione di regole, stiamo parlando di dare una risposta alla domanda di partecipazione”.
Gia’ nel pomeriggio Letta si era fatto sentire. Il segretario ha contattato tutti i candidati al congresso – durante la pausa della riunione sulle regole – e ha fatto filtrare un avvertimento: “Le regole del congresso devono essere condivise. Questa e’ stata fin dall’inizio la nostra stella polare. Niente forzature e niente lacerazioni. Serve senso di responsabilita’ per non guastare un percorso – che tra l’altro ha portato oltre 18000 persone a dire la propria e a impegnarsi con i questionari della ‘Bussola’ – con fratture che in questo momento vanno assolutamente evitate. Il Nazareno non sosterra’ proposte che non siano sostenute da tutti”.
A fine giornata, pero’, queste regole condivise non sono arrivate , anzi. E’ arrivata, appunto, la nota del comitato Bonaccini e la reazione “allibita” dei sostenitori della Schlein. La trattativa prosegue a oltranza: nella notte e se necessario anche in mattinata. Poi, alle 12 si va in direzione. E li’ si rischia una conta con spaccatura sulle regole per eleggere il nuovo Segretario.
E’ scontro duro sul voto online,rischio spaccatura in direzione
Roma, 10 gen. (askanews) – Resta molto teso il clima nel Pd, nelle ore che precedono la direzione che deve decidere sulle regole del voto per le primarie. Una giornata di riunioni e colloqui separati non e’ bastata, finora, a trovare un’intesa sul tema delle primarie online, chieste da Elly Schlein. Gli altri candidati al congresso non appoggiano l’idea, soprattutto Stefano Bonaccini e Paola De Micheli. Ma lo stesso Gianni Cuperlo, che ha dato una disponibilita’ a discutere, ha espresso una preferenza per il voto nei gazebo e ha invitato tutti a non dividersi sulle regole. Lo stesso appello che arriva da Enrico Letta, attento a preservare il suo ruolo di ‘arbitro della contesa, ma preoccupato per la possibile spaccatura che potrebbe verificarsi domani in direzione. Il rischio della ‘conta e’ infatti concreto. Schlein per ora non indietreggia e dal comitato Bonaccini e’ arrivata una nota piuttosto dura.
“Le regole del nostro congresso sono gia’ state cambiate per consentire a chi non era del Partito democratico di partecipare a questo percorso”, si legge in una nota del comitato del presidente dell’Emilia Romagna. Ovviamente “chi non era nel partito” e’ una formula per puntare il dito contro la Schlein, che ha ripreso la tessera del Pd solo da poco. “La sola ipotesi che si possa spaccare il partito, per cambiarle ancora a congresso gia’ in corso, anziche’ confrontarsi su come rilanciarlo, sarebbe sciagurata”, aggiungono.
I sostenitori della Schlein ribattono: “Perche’ dobbiamo avere paura della partecipazione?”. E un parlamentare aggiunge: “E’ molto grave questa nota del comitato Bonaccini, siamo allibiti. Non e’ questione di regole, stiamo parlando di dare una risposta alla domanda di partecipazione”.
Gia’ nel pomeriggio Letta si era fatto sentire. Il segretario ha contattato tutti i candidati al congresso – durante la pausa della riunione sulle regole – e ha fatto filtrare un avvertimento: “Le regole del congresso devono essere condivise. Questa e’ stata fin dall’inizio la nostra stella polare. Niente forzature e niente lacerazioni. Serve senso di responsabilita’ per non guastare un percorso – che tra l’altro ha portato oltre 18000 persone a dire la propria e a impegnarsi con i questionari della ‘Bussola’ – con fratture che in questo momento vanno assolutamente evitate. Il Nazareno non sosterra’ proposte che non siano sostenute da tutti”.
A fine giornata, pero’, queste regole condivise non sono arrivate , anzi. E’ arrivata, appunto, la nota del comitato Bonaccini e la reazione “allibita” dei sostenitori della Schlein. La trattativa prosegue a oltranza: nella notte e se necessario anche in mattinata. Poi, alle 12 si va in direzione. E li’ si rischia una conta con spaccatura sulle regole per eleggere il nuovo Segretario.