E ora pesera’ anche sulle spese per servizi delle famiglie
Roma, 11 gen. (askanews) – Il caro energia ha duramente colpito gli acquisti di beni di consumo durevoli nell’area euro, mentre finora le spese delle famiglie sui servizi ne hanno ricevuto un impatto piu’ trascurabile. Ma nei mesi a venire se da un lato i rincari di energia e bollette continueranno a frenare gli acquisti di beni di consumo, dall’altro tendera’ a svanire l’effetto di spinta che nei mesi scorsi i servizi hanno avuto grazie alle riaperture della scorsa primavera. E complessivamente ci si puo’ attendere quindi una dinamica dei consumi che risultera’ debole. E’ il quadro delineato dalla Bce in uno studio anticipato dal bollettino economico, che verra’ pubblicato nella sua interezza domani.
Secondo l’analisi il recente forte aumento dei prezzi dell’energia ha avuto un impatto rilevante sui redditi disponibili delle famiglie. E gli shock sugli approvvigionamenti di energia hanno pesato in maniera notevole sulle spese reali per consumi degli ultimi trimestri, in particolare sui beni di consumo durevoli.
Tuttavia, osserva la Bce, le singole componenti dei consumi individuali hanno avuto ripercussioni con livelli differenziati.
Lo shock energetico avuto un impatto negativo solo trascurabile sui consumi di servizi, a riflesso del fatto che questa componente ha registrato rafforzamenti consistenti a seguito delle riaperture dell’economia nella primavera del 2022 (dopo lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, che nei mesi precedenti aveno pesantemente danneggiato tutte le attivita’ economiche).
Lo shock energetico ha avuto un chiaro effetto negativo piu’ ampio sulle pese in beni di consumo, in particolare sui beni di consumo durevoli. Questa forte reazione relativa e’ probabilmente legata al fatto che le famiglie sono in grado di usare le loro riserve di beni di consumo durevoli senza un immediato impatto sui loro livelli di benessere, ipotizza la Bce. Inoltre, data l’accresciuta incertezza a causa delle fluttuazioni dei prezzi dell’energia e famiglie potrebbero aver deciso di rinviare gli acquisti di beni di consumo durevoli.
Secondo l’analisi gli aumenti dei prezzi dell’energia continueranno a pesare sui consumi reali nei prossimi trimestri: con i prezzi dell’energia che sono rimasti alti e’ probabile che il reddito disponibile delle famiglie venga ulteriormente eroso a cavallo dell’anno, con effetti negativi sulle spese per consumi, in particolare sui beni durevoli.
E secondo la Bce e’ probabile che anche le spese sui servizi inizino a indebolirsi, mentre si svanisce l’effetto delle riaperture. “Complessivamente – conclude lo studio – questo suggerisce una dinamica dei consumi significativamente piu’ debole nel breve termine, in linea con le previsioni di dicembre”.
Voz/Int13
Bce: il caro energia ha duramente colpito i consumi di beni durevoli
Roma, 11 gen. (askanews) – Il caro energia ha duramente colpito gli acquisti di beni di consumo durevoli nell’area euro, mentre finora le spese delle famiglie sui servizi ne hanno ricevuto un impatto piu’ trascurabile. Ma nei mesi a venire se da un lato i rincari di energia e bollette continueranno a frenare gli acquisti di beni di consumo, dall’altro tendera’ a svanire l’effetto di spinta che nei mesi scorsi i servizi hanno avuto grazie alle riaperture della scorsa primavera. E complessivamente ci si puo’ attendere quindi una dinamica dei consumi che risultera’ debole. E’ il quadro delineato dalla Bce in uno studio anticipato dal bollettino economico, che verra’ pubblicato nella sua interezza domani.
Secondo l’analisi il recente forte aumento dei prezzi dell’energia ha avuto un impatto rilevante sui redditi disponibili delle famiglie. E gli shock sugli approvvigionamenti di energia hanno pesato in maniera notevole sulle spese reali per consumi degli ultimi trimestri, in particolare sui beni di consumo durevoli.
Tuttavia, osserva la Bce, le singole componenti dei consumi individuali hanno avuto ripercussioni con livelli differenziati.
Lo shock energetico avuto un impatto negativo solo trascurabile sui consumi di servizi, a riflesso del fatto che questa componente ha registrato rafforzamenti consistenti a seguito delle riaperture dell’economia nella primavera del 2022 (dopo lockdown e restrizioni imposte dai governi a motivo del Covid, che nei mesi precedenti aveno pesantemente danneggiato tutte le attivita’ economiche).
Lo shock energetico ha avuto un chiaro effetto negativo piu’ ampio sulle pese in beni di consumo, in particolare sui beni di consumo durevoli. Questa forte reazione relativa e’ probabilmente legata al fatto che le famiglie sono in grado di usare le loro riserve di beni di consumo durevoli senza un immediato impatto sui loro livelli di benessere, ipotizza la Bce. Inoltre, data l’accresciuta incertezza a causa delle fluttuazioni dei prezzi dell’energia e famiglie potrebbero aver deciso di rinviare gli acquisti di beni di consumo durevoli.
Secondo l’analisi gli aumenti dei prezzi dell’energia continueranno a pesare sui consumi reali nei prossimi trimestri: con i prezzi dell’energia che sono rimasti alti e’ probabile che il reddito disponibile delle famiglie venga ulteriormente eroso a cavallo dell’anno, con effetti negativi sulle spese per consumi, in particolare sui beni durevoli.
E secondo la Bce e’ probabile che anche le spese sui servizi inizino a indebolirsi, mentre si svanisce l’effetto delle riaperture. “Complessivamente – conclude lo studio – questo suggerisce una dinamica dei consumi significativamente piu’ debole nel breve termine, in linea con le previsioni di dicembre”.
Voz/Int13