“Ha forgiato le esili lancette della bussola del Consiglio”
Roma, 21 dic. (askanews) – “Da qualche giorno nel firmamento brilla una nuova stella che illumina il cammino degli italiani all’estero per orientarli e indicare loro i porti sicuri dove ormeggiare le proprie speranze e ritrovare la quiete e la pace lontano dai borghi natii e dalle famiglie. E’ la stella di Renzo Losi, professore di letteratura e latino, dirigente delle Associazioni Cristiane Lavoratori Internazionali che per anni ha tenuto assieme le aspettative e i bisogni della Comunita’ italiana nel Regno Unito, del Movimento ACLI all’estero, del quale e’ stato un esponente di primo piano e, soprattutto, ha forgiato le esili lancette della bussola che ha orientato il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero sin dal suo insediamento nel lontano 1991 assumendone il ruolo di Presidente Vicario e recentemente di vicesegretario per il continente europeo”, lo scrive il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone ricordando Losi.
“In quel periodo storico il Consiglio Generale degli Italiani all’estero e’ stato un autorevole organismo considerato come il parlamentino degli italiani all’estero. Con lui quella squadra di battaglieri pionieri ha raggiunto obiettivi straordinari fino a modificare, per la prima volta, alcuni articoli della costituzione italiana”, aggiunge Schiavone.
“Una straordinaria figura ilare, gioiosa e di amichevole compagnia, capace di sdrammatizzare con eleganza e con dotte citazioni di fine docente liceale le questioni piu’ spinose pur rimanendo rispettoso dei compiti e delle responsabilita’ conferitegli e senza mai prendersi sul serio. Alta e’ stata la sua dedizione nel campo della formazione educativa e nella rappresentanza delle istanze degli italiani all’estero avvertendone preventivamente i bisogni e riconoscendo gli annosi limiti di una disattenzione da parte della madre patria”.
“Renzo manchera’ alla sua famiglia e anche al mondo organizzato della rappresentanza associativa e istituzionale alle quali ha dedicato se stesso, contribuendo a dare un senso valoriale e unitario agli aspetti diffusi della moderna mutualita’, che per gli italiani all’estero passa attraverso le rotte dell’impegno civile e sociale, utili a far emergere le culture sedimentate nelle nostre comunita’ ma subordinate al mainstream galoppante della mercificazione dei nostri giorni. L’eredita’ educativa di Renzo e’ il lasciato prezioso dal quale attingere ispirazioni per orientarci ogni qual volta avremo dubbi e potremmo smarrirci. Per aspera ad astra, dalla terra al cielo per continuare a indicarci il cammino. Renzo si e’ aggiunto alla schiera dei padri nobili che si sono spesi per l’affermazione dei diritti degli italiani all’estero e dei migranti in generale”, conclude.
Schiavone ricorda Renzo Losi, presidente vicario del Cgie
Roma, 21 dic. (askanews) – “Da qualche giorno nel firmamento brilla una nuova stella che illumina il cammino degli italiani all’estero per orientarli e indicare loro i porti sicuri dove ormeggiare le proprie speranze e ritrovare la quiete e la pace lontano dai borghi natii e dalle famiglie. E’ la stella di Renzo Losi, professore di letteratura e latino, dirigente delle Associazioni Cristiane Lavoratori Internazionali che per anni ha tenuto assieme le aspettative e i bisogni della Comunita’ italiana nel Regno Unito, del Movimento ACLI all’estero, del quale e’ stato un esponente di primo piano e, soprattutto, ha forgiato le esili lancette della bussola che ha orientato il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero sin dal suo insediamento nel lontano 1991 assumendone il ruolo di Presidente Vicario e recentemente di vicesegretario per il continente europeo”, lo scrive il segretario generale del Cgie, Michele Schiavone ricordando Losi.
“In quel periodo storico il Consiglio Generale degli Italiani all’estero e’ stato un autorevole organismo considerato come il parlamentino degli italiani all’estero. Con lui quella squadra di battaglieri pionieri ha raggiunto obiettivi straordinari fino a modificare, per la prima volta, alcuni articoli della costituzione italiana”, aggiunge Schiavone.
“Una straordinaria figura ilare, gioiosa e di amichevole compagnia, capace di sdrammatizzare con eleganza e con dotte citazioni di fine docente liceale le questioni piu’ spinose pur rimanendo rispettoso dei compiti e delle responsabilita’ conferitegli e senza mai prendersi sul serio. Alta e’ stata la sua dedizione nel campo della formazione educativa e nella rappresentanza delle istanze degli italiani all’estero avvertendone preventivamente i bisogni e riconoscendo gli annosi limiti di una disattenzione da parte della madre patria”.
“Renzo manchera’ alla sua famiglia e anche al mondo organizzato della rappresentanza associativa e istituzionale alle quali ha dedicato se stesso, contribuendo a dare un senso valoriale e unitario agli aspetti diffusi della moderna mutualita’, che per gli italiani all’estero passa attraverso le rotte dell’impegno civile e sociale, utili a far emergere le culture sedimentate nelle nostre comunita’ ma subordinate al mainstream galoppante della mercificazione dei nostri giorni. L’eredita’ educativa di Renzo e’ il lasciato prezioso dal quale attingere ispirazioni per orientarci ogni qual volta avremo dubbi e potremmo smarrirci. Per aspera ad astra, dalla terra al cielo per continuare a indicarci il cammino. Renzo si e’ aggiunto alla schiera dei padri nobili che si sono spesi per l’affermazione dei diritti degli italiani all’estero e dei migranti in generale”, conclude.