L’importanza dell’industria Metalmeccanica in Italia
Dic 20, 2022
Roma, 20 dic. – L’industria Metalmeccanica è divenuta negli ultimi decenni un vero e proprio traino per l’economia italiana. È un settore complesso e comunemente poco conosciuto, se non da specialisti ed esperti del settore, che tuttavia coinvolge anche la produzione di beni di consumo durevoli.
Soprattutto negli ultimi vent’anni ha subito uno sviluppo significativo, che l’ha portato a concorrere con i settori manifatturieri di importanza quasi storica per il Paese. A causa della pandemia ha registrato una flessione nella sua produzione, parzialmente sanata nel corso del 2021. A questo punto non resta che vedere come il settore riuscirà a reagire all’emergenza bellica purtroppo in corso.
Cos’è l’industria Metalmeccanica. Prima di parlare di un ambito così complesso, che ha rilevanza sia a livello nazionale che mondiale, vediamo di capire più approfonditamente quali sono in suoi campi d’azione e di che cosa si occupa.
Come si evince anche dal nome, si tratta di un settore industriale dedicato alla produzione e lavorazione di oggetti metallici. Una definizione generica, che tuttavia restituisce la varietà di tutti i compartimenti ad esso riconducibili. Appaiono evidenti i legami che intrattiene con l’industria metallurgica, da cui prende i semilavorati da trattare e lavorare fino al raggiungimento di prodotti finiti.
Tra le tecniche più utilizzate per lavorare il metallo vi sono fresatura, filettatura, foratura, alesatura e rettifica, ma l’elenco non finisce qui. Ciascuna è deputata a una certa finalità ed entra in gioco in diversi tipi di rimozione del truciolo o finitura. La prima è volta all’asportazione di materiale in eccesso; la seconda al miglioramento della superficie del pezzo, ad esempio in termini di rugosità.
Per una panoramica esaustiva di questo mondo si possono consultare le pagine delle officine meccaniche di precisione, come Bonanomi ad esempio, e osservare i prodotti e i servizi proposti. La fotografia che ne risulta è di un settore ampio e specializzato, a cui fanno capo profili professionali altamente qualificati.
Tra questi il manutentore meccanico, gli operatori di macchinari CNC e il programmatore CAM: figure molto richieste nel mondo del lavoro, che non sempre riescono a essere facilmente reperite dalle imprese. Va da sé che le possibilità occupazionali per i giovani siano molto favorevoli in un settore che spesso è alla ricerca di nuove risorse da inserire nell’organico aziendale.
Lo sviluppo del settore. Nel corso degli ultimi due decenni l’Italia ha potuto vedere la sua specializzazione produttiva virare nella direzione della divisione metalmeccanica, con un conseguente aumento dei numeri relativi al comparto.
Tessile, abbigliamento, gioielleria e mobilio sono solo alcuni degli ambiti verso cui la manifattura italiana è sempre stata proiettata, che tuttavia hanno dovuto cedere il posto alla metalmeccanica proprio a causa della sua importanza crescente. Con questo non bisogna pensare che i settori manifatturieri storici abbiano perso la loro rilevanza, ma certo si trovano a condividerla.
Tale quadro di positività, tuttavia, non poteva non essere quantomeno intaccato dalla pandemia, che ha determinato una flessione di quasi il 20% nella produzione. Calo che è stato in gran parte recuperato nel corso del 2021, con un aumento del 15,9%. Il miglioramento della situazione però rischia di arrestarsi, se non addirittura di ridimensionarsi, a causa del conflitto esploso alle porte dell’Europa.