Fimmg: tra caro energia e inflazione siamo al lumicino
Napoli, 15 dic. (askanews) – Visite a lume di candela negli studi medici per lanciare un messaggio alle forze politiche che, in questo momento, stanno discutendo la prossima Legge di bilancio. E’ la protesta inscenata oggi dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Il sindacato chiede che la “salute dei cittadini non sia ignorata nei provvedimenti in discussione a sostegno delle imprese e degli studi professionali per sopperire ai costi del caro energia e dell’inflazione”. “Impossibile – commenta la Fimmg – comprendere perche’ i medici di Medicina generale debbano essere esclusi dai provvedimenti che prevedono agevolazioni per le imprese, dal momento che il medico di Medicina generale non puo’ adeguare le tariffe delle proprie prestazioni ai costi sostenuti essendo un servizio pubblico regolamentato da una convenzione con il Servizio sanitario nazionale, peraltro, ferma al 2018”. In Campania sono stati piu’ di 3mila i medici di famiglia che hanno aderito, piu’ di 500 nella sola citta’ di Napoli. “Per 15 minuti abbiamo acceso le candele nei nostri studi – hanno detto Corrado Calamaro e Luigi Sparano (Fimmg Napoli). Ogni candela accesa simboleggia le difficolta’ e la richiesta di aiuto di un medico di Medicina generale e dei suoi pazienti”. La protesta messa in atto dalla Fimmg e’ stata pensata in maniera da non creare disagi all’utenza, ancor piu’ in questo momento di picco dell’influenza stagionale e recrudescenza della pandemia. “Altre forme di agitazione sarebbero contrarie al senso di responsabilita’ verso i cittadini assistiti. Ma il nostro allarme resta e non deve restare inascoltato: siamo al lumicino, interveniamo prima che la Medicina generale si spenga e con essa il Servizio sanitario nazionale”. Immagine simbolo della protesta, affissa sulle bacheche reali e social dei medici di medicina generale, tre candele che compongono la scritta SSN, ormai consumate dalla fiamma. Poi, la scritta: “Piu’ risorse, meno burocrazia, per i medici di medicina generale”. “Intervenire a sostegno della Medicina generale – conclude il sindacato – significa consolidare la colonna portante del Sistema sanitario nazionale, garantire a tutti i cittadini parita’ di accesso alle cure e a una medicina di prossimita’. Nessun medico di Medicina generale smettera’ mai di battersi per tutelare questi diritti e con essi il rispetto dell’Articolo 32 della nostra Costituzione”.
Sanita', visite medici famiglia a lume di candela contro rincari
Napoli, 15 dic. (askanews) – Visite a lume di candela negli studi medici per lanciare un messaggio alle forze politiche che, in questo momento, stanno discutendo la prossima Legge di bilancio. E’ la protesta inscenata oggi dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg). Il sindacato chiede che la “salute dei cittadini non sia ignorata nei provvedimenti in discussione a sostegno delle imprese e degli studi professionali per sopperire ai costi del caro energia e dell’inflazione”. “Impossibile – commenta la Fimmg – comprendere perche’ i medici di Medicina generale debbano essere esclusi dai provvedimenti che prevedono agevolazioni per le imprese, dal momento che il medico di Medicina generale non puo’ adeguare le tariffe delle proprie prestazioni ai costi sostenuti essendo un servizio pubblico regolamentato da una convenzione con il Servizio sanitario nazionale, peraltro, ferma al 2018”. In Campania sono stati piu’ di 3mila i medici di famiglia che hanno aderito, piu’ di 500 nella sola citta’ di Napoli. “Per 15 minuti abbiamo acceso le candele nei nostri studi – hanno detto Corrado Calamaro e Luigi Sparano (Fimmg Napoli). Ogni candela accesa simboleggia le difficolta’ e la richiesta di aiuto di un medico di Medicina generale e dei suoi pazienti”. La protesta messa in atto dalla Fimmg e’ stata pensata in maniera da non creare disagi all’utenza, ancor piu’ in questo momento di picco dell’influenza stagionale e recrudescenza della pandemia. “Altre forme di agitazione sarebbero contrarie al senso di responsabilita’ verso i cittadini assistiti. Ma il nostro allarme resta e non deve restare inascoltato: siamo al lumicino, interveniamo prima che la Medicina generale si spenga e con essa il Servizio sanitario nazionale”. Immagine simbolo della protesta, affissa sulle bacheche reali e social dei medici di medicina generale, tre candele che compongono la scritta SSN, ormai consumate dalla fiamma. Poi, la scritta: “Piu’ risorse, meno burocrazia, per i medici di medicina generale”. “Intervenire a sostegno della Medicina generale – conclude il sindacato – significa consolidare la colonna portante del Sistema sanitario nazionale, garantire a tutti i cittadini parita’ di accesso alle cure e a una medicina di prossimita’. Nessun medico di Medicina generale smettera’ mai di battersi per tutelare questi diritti e con essi il rispetto dell’Articolo 32 della nostra Costituzione”.