“Strategia e piani a breve, a medio e a lungo termine fanno differenza”
Milano, 6 dic. (askanews) – “La presenza di tanti governi e’ stata un elemento di debolezza oggettivo dell’Italia. Se hai un governo che ha un indirizzo, hai un punto di riferimento, se invece hai una molteplicita’ di governi che si sovrappongono l’uno con l’altro, crei un elemento di destabilizzazione nel rapporto vituoso che c’e’ tra i corpi intermedi e i punti di riferimento nell’ambito dello sviluppo e anche in ambito europeo ed extraeuropeo. E’ un fatto oggettivo che l’Italia sia rimasta indietro rispetto ai progressi che altre nazioni, all’interno del quadro europeo, hanno potuto affermare con una continuita’ di governo”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranita’ alimentare, Francesco Lollobrigida, nel corso del suo intervento all’Assemblea nazionale dei delegati di Legacoop Agroalimentare a Roma.
Ricordando quando l’Italia nel 1991 era la “quarta potenza industriale” e in modo “solidale, insieme agli altri Paesi, aveva sostenuto e fatto crescere la Germania che in quel momento era ginocchio”, il ministro ha spiegato che ora “dopo trent’anni la Germania e’ la prima nazione industriale del pianeta e l’Italia ha perso di competitivita’”. Sottolineando che Italia e Germania sono “nello stesso organismo, nello stesso quadro normativo, abbiamo le stesse direttive, gli stessi approcci alle problematiche”, Lollobrigida ha evidenziato che “l’unico elemento distintivo vero che io leggo e’ la continuita’ di governo la pianificazione, la strategia, la capacita’ di dotarsi di piani a breve, a medio e a lungo termine che hanno permesso a quella economia, ma anche a quella francese e spagnola, di resistere, di crescere e diventare oggi, per esempio in questo settore, troppo spesso piu’ autorevole dell’Italia”.
“L’invito e’ quindi quello a una continuita’ di governo, al di la’ di chi protempore vince, e’ un elemento essenziale anche per la crescita economica” ha chiosato il ministro, concludendo “questo e’ un punto che spero sia l’eredita’ che questo governo possa lasciare, con obbiettvi che diventino strategici per la nazione, nel senso che quando cambia un governo possono cambiare alcune ricetta ma devono rimanere inalterati alcuni obiettivi di fondo, tra cui la difesa delle nostre imprese, delle nostre ricchezze, dei nostri punti fermi su cui basare crescita e tutela del nostro modo di lavorare e impegnarci, e anche dei nostri valori di riferimento”.
Lollobrigida: continuità governo essenziale per crescita economica
Milano, 6 dic. (askanews) – “La presenza di tanti governi e’ stata un elemento di debolezza oggettivo dell’Italia. Se hai un governo che ha un indirizzo, hai un punto di riferimento, se invece hai una molteplicita’ di governi che si sovrappongono l’uno con l’altro, crei un elemento di destabilizzazione nel rapporto vituoso che c’e’ tra i corpi intermedi e i punti di riferimento nell’ambito dello sviluppo e anche in ambito europeo ed extraeuropeo. E’ un fatto oggettivo che l’Italia sia rimasta indietro rispetto ai progressi che altre nazioni, all’interno del quadro europeo, hanno potuto affermare con una continuita’ di governo”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranita’ alimentare, Francesco Lollobrigida, nel corso del suo intervento all’Assemblea nazionale dei delegati di Legacoop Agroalimentare a Roma.
Ricordando quando l’Italia nel 1991 era la “quarta potenza industriale” e in modo “solidale, insieme agli altri Paesi, aveva sostenuto e fatto crescere la Germania che in quel momento era ginocchio”, il ministro ha spiegato che ora “dopo trent’anni la Germania e’ la prima nazione industriale del pianeta e l’Italia ha perso di competitivita’”. Sottolineando che Italia e Germania sono “nello stesso organismo, nello stesso quadro normativo, abbiamo le stesse direttive, gli stessi approcci alle problematiche”, Lollobrigida ha evidenziato che “l’unico elemento distintivo vero che io leggo e’ la continuita’ di governo la pianificazione, la strategia, la capacita’ di dotarsi di piani a breve, a medio e a lungo termine che hanno permesso a quella economia, ma anche a quella francese e spagnola, di resistere, di crescere e diventare oggi, per esempio in questo settore, troppo spesso piu’ autorevole dell’Italia”.
“L’invito e’ quindi quello a una continuita’ di governo, al di la’ di chi protempore vince, e’ un elemento essenziale anche per la crescita economica” ha chiosato il ministro, concludendo “questo e’ un punto che spero sia l’eredita’ che questo governo possa lasciare, con obbiettvi che diventino strategici per la nazione, nel senso che quando cambia un governo possono cambiare alcune ricetta ma devono rimanere inalterati alcuni obiettivi di fondo, tra cui la difesa delle nostre imprese, delle nostre ricchezze, dei nostri punti fermi su cui basare crescita e tutela del nostro modo di lavorare e impegnarci, e anche dei nostri valori di riferimento”.