Il chairman Sbianchi: nessuno di noi in futuro potra’ farne a meno
Milano, 5 dic. (askanews) – Il confine tra virtuale e reale si fa sempre piu’ sottile. Basta indossare un visore per essere proiettati nel metaverso, lo spazio digitale tanto simile alla vita vera. Wallife, insurtech che punta a dare risposte sulla protezione dell’individuo da rischi ancora sconosciuti, nel 2023 si focalizzera’ proprio sul mondo nuovo del metaverso: possibilita’ di socializzazione piu’ ampie con nuovi pericoli all’orizzonte.
Fabio Sbianchi, chairman di Wallife. “Dopo le investigazioni che abbiamo iniziato sulla genetica, sul biohacking e sulla biometrica, nel 2023 ci dedicheremo al metaverso. C’e’ l’obbligo di conoscere queste tecnologie dall’interno per capire quali possono essere i rischi di un uso cosi’ massivo di queste nuove opportunita’ che ci troviamo di fronte nei prossimi decenni. Nessuno di noi in futuro potra’ fare a meno del metaverso. Ci sono due aspetti che stanno catturando la nostra attenzione. Il primo, e piu’ scontato e’ quello degli asset digitali e l’altro e’ l’aspetto di chi sara’ il device del metaverso”.
Secondo un’indagine condotta da Ipsos, il 56% degli italiani teme di subire nel metaverso un furto di dati personali o una frode economica, ma le paure coinvolgono anche la salute. Maria Enrica Angelone, ceo di Wallife: “I rischi sono alcuni percepiti altri meno percepiti ma non per questo meno importanti o dannosi. Nell’indagine che abbiamo fatto con Ipsos oltre il 60% degli intervistati parla di paura per problemi mentali, di socializzazione o problemi fisici. Wallife ha l’obiettivo di assicurare e proporre al mercato delle soluzioni assicurative che proteggano il rischio residuo e consentano di adottare queste tecnologie in piena sicurezza”. Opportunita’ che spaziano dalla sfera lavorativa al divertimento, con viaggi e concerti nel metaverso che stanno gia’ aprendo una nuova strada per l’industria dell’intrattenimento.
Metaverso, Wallife: proteggersi da rischi per un uso in sicurezza
Milano, 5 dic. (askanews) – Il confine tra virtuale e reale si fa sempre piu’ sottile. Basta indossare un visore per essere proiettati nel metaverso, lo spazio digitale tanto simile alla vita vera. Wallife, insurtech che punta a dare risposte sulla protezione dell’individuo da rischi ancora sconosciuti, nel 2023 si focalizzera’ proprio sul mondo nuovo del metaverso: possibilita’ di socializzazione piu’ ampie con nuovi pericoli all’orizzonte.
Fabio Sbianchi, chairman di Wallife. “Dopo le investigazioni che abbiamo iniziato sulla genetica, sul biohacking e sulla biometrica, nel 2023 ci dedicheremo al metaverso. C’e’ l’obbligo di conoscere queste tecnologie dall’interno per capire quali possono essere i rischi di un uso cosi’ massivo di queste nuove opportunita’ che ci troviamo di fronte nei prossimi decenni. Nessuno di noi in futuro potra’ fare a meno del metaverso. Ci sono due aspetti che stanno catturando la nostra attenzione. Il primo, e piu’ scontato e’ quello degli asset digitali e l’altro e’ l’aspetto di chi sara’ il device del metaverso”.
Secondo un’indagine condotta da Ipsos, il 56% degli italiani teme di subire nel metaverso un furto di dati personali o una frode economica, ma le paure coinvolgono anche la salute. Maria Enrica Angelone, ceo di Wallife: “I rischi sono alcuni percepiti altri meno percepiti ma non per questo meno importanti o dannosi. Nell’indagine che abbiamo fatto con Ipsos oltre il 60% degli intervistati parla di paura per problemi mentali, di socializzazione o problemi fisici. Wallife ha l’obiettivo di assicurare e proporre al mercato delle soluzioni assicurative che proteggano il rischio residuo e consentano di adottare queste tecnologie in piena sicurezza”. Opportunita’ che spaziano dalla sfera lavorativa al divertimento, con viaggi e concerti nel metaverso che stanno gia’ aprendo una nuova strada per l’industria dell’intrattenimento.