Campagna di Roche e AISM: in 20 anni molte cose sono cambiate
Milano, 29 nov. (askanews) – Una campagna di sensibilizzazione per portare “Nuova luce sulla sclerosi multipla” e ribadire l’importanza di una diagnosi tempestiva per anticipare l’inizio di terapie efficaci e rallentare cosi’ la progressione della malattia. Realizzata da Roche in collaborazione con AISM – Associazione italiana sclerosi multipla, la campagna parte dall’idea di riflettere sulla patologia, grazie a dieci opere del fotografo Maurizio Galimberti presentate al Palazzo delle Stelline a Milano e dedicate a persone affette dalla malattia, ma anche sulla base dei risultati ottenuti dalla ricerca. ”Se 50 anni fa su dieci pazienti otto raggiungevano la disabilita’ grave in pochissimo tempo – ha detto ad askanews Francesco Vacca, presidente nazionale di AISM – oggi la proporzione si e’ completamente ribaltata: su dieci, otto non raggiungono la disabilita’ grave. Io dico sempre che la nostra visione e’ un mondo libero dalla sclerosi multipla e aggiungo: un mondo libero dalla sclerosi multipla oggi, perche’ grazie alle terapie riusciamo ad avere una qualita’ di vita sicuramente migliore”. La sclerosi multipla e’ una malattia infiammatoria cronica che colpisce il sistema nervoso centrale. In Italia vivono oltre 133mila persone a cui e’ stata diagnosticata questa patologia. Ma negli ultimi 20 anni molte cose sono cambiate. ”Direi che quello che e’ cambiato, fondamentalmente, e’ la possibilita’ di avere a disposizione piu’ di 15 farmaci – ci ha detto Filippo Martinelli Boneschi, professore di Neurologia all’Universita’ degli Studi di Milano e del Centro di Sclerosi Multipla dell’Ospedale San Paolo -. Se un tempo le forme piu’ gravi fin dall’inizio erano trattate con degli strumenti non sufficientemente potenti, adesso e’ possibile invece anche curare le forme piu’ gravi, con dei farmaci potenti fin dall’inizio. Tra questi possiamo citare l’Ocrelizumab, che e’ un farmaco che ha un effetto importante e che serve nella cura della malattia”. E’ chiaro che la ricerca, anche in questo ambito, svolge un ruolo decisivo. “Per noi ricerca – ci ha spiegato Anna Maria Porrini, Direttore medico di Roche Italia – non e’ soltanto lavorare su un farmaco, per noi significa andare a osservare tutto quello che e’ il viaggio del paziente all’interno di una patologia. Per questo siamo molto impegnati in un’attivita’ di ricerca sia per i percorsi diagnostici, sia per quelli assistenziali dei pazienti”. Percorsi che passano anche attraverso le opere di Galimberti, perche’ la fotografia e l’arte hanno la possibilita’ di raccontare i tanti volti di questa malattia. “Poter fare progetti insieme tra i vari attori che si interfacciano con questa patologia, come le associazioni dei pazienti, i clinici o le aziende – ha concluso la dottoressa Porrini – e’ estremamente importante per fare in modo che ci sia sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ci sia informazione”. Che grazie a linguaggi diversi da quelli tradizionali della medicina e della farmaceutica puo’ avvicinare le persone e favorire il dialogo e la comprensione.
Sclerosi multipla, nuova luce sulle terapie e la cura
Milano, 29 nov. (askanews) – Una campagna di sensibilizzazione per portare “Nuova luce sulla sclerosi multipla” e ribadire l’importanza di una diagnosi tempestiva per anticipare l’inizio di terapie efficaci e rallentare cosi’ la progressione della malattia. Realizzata da Roche in collaborazione con AISM – Associazione italiana sclerosi multipla, la campagna parte dall’idea di riflettere sulla patologia, grazie a dieci opere del fotografo Maurizio Galimberti presentate al Palazzo delle Stelline a Milano e dedicate a persone affette dalla malattia, ma anche sulla base dei risultati ottenuti dalla ricerca. ”Se 50 anni fa su dieci pazienti otto raggiungevano la disabilita’ grave in pochissimo tempo – ha detto ad askanews Francesco Vacca, presidente nazionale di AISM – oggi la proporzione si e’ completamente ribaltata: su dieci, otto non raggiungono la disabilita’ grave. Io dico sempre che la nostra visione e’ un mondo libero dalla sclerosi multipla e aggiungo: un mondo libero dalla sclerosi multipla oggi, perche’ grazie alle terapie riusciamo ad avere una qualita’ di vita sicuramente migliore”. La sclerosi multipla e’ una malattia infiammatoria cronica che colpisce il sistema nervoso centrale. In Italia vivono oltre 133mila persone a cui e’ stata diagnosticata questa patologia. Ma negli ultimi 20 anni molte cose sono cambiate. ”Direi che quello che e’ cambiato, fondamentalmente, e’ la possibilita’ di avere a disposizione piu’ di 15 farmaci – ci ha detto Filippo Martinelli Boneschi, professore di Neurologia all’Universita’ degli Studi di Milano e del Centro di Sclerosi Multipla dell’Ospedale San Paolo -. Se un tempo le forme piu’ gravi fin dall’inizio erano trattate con degli strumenti non sufficientemente potenti, adesso e’ possibile invece anche curare le forme piu’ gravi, con dei farmaci potenti fin dall’inizio. Tra questi possiamo citare l’Ocrelizumab, che e’ un farmaco che ha un effetto importante e che serve nella cura della malattia”. E’ chiaro che la ricerca, anche in questo ambito, svolge un ruolo decisivo. “Per noi ricerca – ci ha spiegato Anna Maria Porrini, Direttore medico di Roche Italia – non e’ soltanto lavorare su un farmaco, per noi significa andare a osservare tutto quello che e’ il viaggio del paziente all’interno di una patologia. Per questo siamo molto impegnati in un’attivita’ di ricerca sia per i percorsi diagnostici, sia per quelli assistenziali dei pazienti”. Percorsi che passano anche attraverso le opere di Galimberti, perche’ la fotografia e l’arte hanno la possibilita’ di raccontare i tanti volti di questa malattia. “Poter fare progetti insieme tra i vari attori che si interfacciano con questa patologia, come le associazioni dei pazienti, i clinici o le aziende – ha concluso la dottoressa Porrini – e’ estremamente importante per fare in modo che ci sia sensibilizzazione dell’opinione pubblica, ci sia informazione”. Che grazie a linguaggi diversi da quelli tradizionali della medicina e della farmaceutica puo’ avvicinare le persone e favorire il dialogo e la comprensione.