Il progetto rappresenta l’occasione per la definitiva affermazione del valore economico e turistico della nautica da diporto. Porti e approdi diventano così vere e proprie strutture ricettive e porte di accesso alle destinazioni turistiche, un punto di contatto con gli operatori nautici e di servizi turistici. Si tratta di 16 itinerari che ripercorrono l’Italia e le isole, ma anche le acque interne, in lingua italiana e inglese che andranno a confluire nel portale italia.it. Non si tratta di portolani, ma di descrizioni di un tratto costiero o lacustre, per invogliare il turista alla navigazione e alla scoperta del territorio, con cenni storici, informazioni utili per l’ormeggio e dei servizi a terra, indicazioni delle bellezze naturalistiche marine e del patrimonio culturale. E poi attenzione al cicloturismo con “Le vie del Bike” che vuole unire tutto lo stivale in 4.000 km. Un unico itinerario da percorrere ognuno con i propri ritmi, ognuno con la propria bici, magari in un’unica vacanza o no. Dalle Alpi al Mediterraneo, toccando tutte le isole. Un abbraccio collettivo italiano, qualcosa di inclusivo, che unisca e non divida, metafora di quelle che sono le peculiarità del nostro Paese.
Un’attività volta a uniformare e standardizzare i contenuti, per una vera raccolta digitale dell’offerta nazionale che riguarda borghi, cammini, paesaggi, sapori e vacanza attiva. Le regioni capofila quali Umbria, Marche ed Emilia-Romagna stanno già lavorando affinchè il progetto possa anche essere un tassello importante per il 2023. I presupposti sulla carta ci sono tutti – come riporta il Decreto Ministeriale – con un finanziamento che passerà dai 3 ai 5 milioni di euro andando anche a valorizzare asset quali: la montagna, il golf, il mare e l’enogastronomia.