La moglie dell’uomo: “Vuole interrompere questa lunga sofferenze”
Milano, 25 nov. (askanews) – Marco Cappato e’ “di nuovo in Svizzera” per accompagnare un uomo affetto da una grave forma di Parkinson a morire con il suicidio assitito. E’ lo stesso tesoriere dell’associazione Luca Coscioni ad annunciarlo in su Facebook precisando che l’obiettivo e’, ancora una volta, “far valere quello che dovrebbe essere un diritto umano fondamentale”.
Sulla pagina Facebook di Cappato c’e’ un video che mostra la moglie dell’uomo che racconta: “Sono la moglie Romano che e’ affetto da una grave malattia neurodegenerativa, una forma di Parkinson molto aggressiva che lo ha paralizzato completamente agli arti e che ha prodotto una disfagia molto severa che lo portera’ a breve a una alimentazione forzata. Quando agli inizi di luglio Romano ha espresso in maniera molto responsabile e consapevole il desiderio di interrompere questa lunga sofferenza, ci siamo rivolti per informazioni all’Associazione Luca Coscioni e abbiamo chiesto aiuto anche a Marco Cappato. Tutto questo per evitare problemi legali, visto che nel nostro paese non esiste un quadro legislativo chiaro sulla scelta del fine vita che e’ un diritto fondamentale dell’uomo. Adesso dopo un lungo viaggio molto faticoso per Romano, siamo arrivati in Svizzera e stiamo aspettando la visita del dottore. Se Romano davanti a questo dottore confermera’ la sua decisione consapevole e responsabile gia’ espressa, da domani sara’ libero di porre fine alle sue sofferenze”.
Suicidio assistito: Cappato in Svizzera con malato di Parkinson
Milano, 25 nov. (askanews) – Marco Cappato e’ “di nuovo in Svizzera” per accompagnare un uomo affetto da una grave forma di Parkinson a morire con il suicidio assitito. E’ lo stesso tesoriere dell’associazione Luca Coscioni ad annunciarlo in su Facebook precisando che l’obiettivo e’, ancora una volta, “far valere quello che dovrebbe essere un diritto umano fondamentale”.
Sulla pagina Facebook di Cappato c’e’ un video che mostra la moglie dell’uomo che racconta: “Sono la moglie Romano che e’ affetto da una grave malattia neurodegenerativa, una forma di Parkinson molto aggressiva che lo ha paralizzato completamente agli arti e che ha prodotto una disfagia molto severa che lo portera’ a breve a una alimentazione forzata. Quando agli inizi di luglio Romano ha espresso in maniera molto responsabile e consapevole il desiderio di interrompere questa lunga sofferenza, ci siamo rivolti per informazioni all’Associazione Luca Coscioni e abbiamo chiesto aiuto anche a Marco Cappato. Tutto questo per evitare problemi legali, visto che nel nostro paese non esiste un quadro legislativo chiaro sulla scelta del fine vita che e’ un diritto fondamentale dell’uomo. Adesso dopo un lungo viaggio molto faticoso per Romano, siamo arrivati in Svizzera e stiamo aspettando la visita del dottore. Se Romano davanti a questo dottore confermera’ la sua decisione consapevole e responsabile gia’ espressa, da domani sara’ libero di porre fine alle sue sofferenze”.