Bellicose dichiarazioni della nuova ministra degli Esteri
Roma, 17 nov. (askanews) – E’ un debutto bellicoso, in pieno stile Nordcorea, quello della nuova ministra degli Esteri di Pyongyang Choe Son Hui: il capo della diplomazia nordcoreana ha minacciato dure azioni militari se gli Usa e loro alleati regionali, cioe’ Corea del Sud e Giappone, insisteranno sul concetto di deterrenza rafforzata, che in parole semplici indica il fatto che gli Usa metteranno a disposizione di Tokyo e Seoul ogni opzione, compresa quella nucleare, in caso di attacco nordcoreano.
La prima dichiarazione di Choe diretta al mondo esterno da quando, a maggio, e’ stata promossa da viceministra e’ venuta nello stesso giorno in cui Pyongyang ha lanciato un nuovo missile a corto raggio verso il Mar del Giappone, che ha volato – secondo lo Stato maggiore congiunto sudcoreano – per 240 km per poi inabissarsi. Questo lancio e’ arrivato nello stesso giorno in cui Corea del Sud e Usa effettuavano un addestramento anti-missilistico che coinvolgeva anche fregate dotate di sistema antimissile Aegis.
Choe ha fatto specificamente riferimento al recente vertice trilaterale tra il presidente Usa Joe Biden, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e il primo ministro giapponese Fumio Kishida, in cui i tre hanno concordato un rafforzamento delle capacita’ di deterrenza rafforzata, che prevede l’invio da parte di Washington a difesa degli alleati di asset strategici convenzionali e anche nucleari, compresi sottomarini e bombardieri a lungo raggio, oltre che portaerei nucleari.
“Quanto piu’ acuta sara’ l’offerta di ‘deterrenza estesa rafforzata’ degli Usa ai suoi alleati e tanto piu’ verranno intensificate le ingannevoli e provocatorie attivita’ militari sulla Penisola coreana e nella regione, tanto piu’ sara’ dura la reazione militare della Repubblica democratica popolare di Corea in diretta proporzione”, ha affermato la ministra degli Esteri del regime di Kim Jong Un nella dichiarazione pubblicata dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA.
Choe ha giudicato inoltre “imprevedibile” la situazione nella Penisola coreana dopo il summit trilaterale Usa-Sudcorea-Giappone e ha detto che i tre alleati avranno modo di pentirsi del loro “gioco d’azzardo”.
La reazione della Corea del Sud non si e’ fatta aspettare e, dopo l’odierno lancio missilistico, il portavoce del ministero degli Esteri Lim Soo-suk, ha commentato: “Le provocazioni nucleari e missilistiche della Corea del Nord, che chiaramente violano diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, porteranno al rafforzamento della deterrenza dell’alleanza Corea del Sud-Usa e della cooperaizone di sicurezza Usa-Sudcorea-Giappone”.
Nordcorea minaccia “dure azioni militari” contro deterrenza Usa
Roma, 17 nov. (askanews) – E’ un debutto bellicoso, in pieno stile Nordcorea, quello della nuova ministra degli Esteri di Pyongyang Choe Son Hui: il capo della diplomazia nordcoreana ha minacciato dure azioni militari se gli Usa e loro alleati regionali, cioe’ Corea del Sud e Giappone, insisteranno sul concetto di deterrenza rafforzata, che in parole semplici indica il fatto che gli Usa metteranno a disposizione di Tokyo e Seoul ogni opzione, compresa quella nucleare, in caso di attacco nordcoreano.
La prima dichiarazione di Choe diretta al mondo esterno da quando, a maggio, e’ stata promossa da viceministra e’ venuta nello stesso giorno in cui Pyongyang ha lanciato un nuovo missile a corto raggio verso il Mar del Giappone, che ha volato – secondo lo Stato maggiore congiunto sudcoreano – per 240 km per poi inabissarsi. Questo lancio e’ arrivato nello stesso giorno in cui Corea del Sud e Usa effettuavano un addestramento anti-missilistico che coinvolgeva anche fregate dotate di sistema antimissile Aegis.
Choe ha fatto specificamente riferimento al recente vertice trilaterale tra il presidente Usa Joe Biden, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e il primo ministro giapponese Fumio Kishida, in cui i tre hanno concordato un rafforzamento delle capacita’ di deterrenza rafforzata, che prevede l’invio da parte di Washington a difesa degli alleati di asset strategici convenzionali e anche nucleari, compresi sottomarini e bombardieri a lungo raggio, oltre che portaerei nucleari.
“Quanto piu’ acuta sara’ l’offerta di ‘deterrenza estesa rafforzata’ degli Usa ai suoi alleati e tanto piu’ verranno intensificate le ingannevoli e provocatorie attivita’ militari sulla Penisola coreana e nella regione, tanto piu’ sara’ dura la reazione militare della Repubblica democratica popolare di Corea in diretta proporzione”, ha affermato la ministra degli Esteri del regime di Kim Jong Un nella dichiarazione pubblicata dall’agenzia di stampa ufficiale KCNA.
Choe ha giudicato inoltre “imprevedibile” la situazione nella Penisola coreana dopo il summit trilaterale Usa-Sudcorea-Giappone e ha detto che i tre alleati avranno modo di pentirsi del loro “gioco d’azzardo”.
La reazione della Corea del Sud non si e’ fatta aspettare e, dopo l’odierno lancio missilistico, il portavoce del ministero degli Esteri Lim Soo-suk, ha commentato: “Le provocazioni nucleari e missilistiche della Corea del Nord, che chiaramente violano diverse risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, porteranno al rafforzamento della deterrenza dell’alleanza Corea del Sud-Usa e della cooperaizone di sicurezza Usa-Sudcorea-Giappone”.