In legge Bilancio da residuo fondo farmaci innovativi
Roma, 16 nov. (askanews) – “I fondi per i farmaci innovativi sono stati una best practice, perche’ hanno consentito di unire in un’unica manovra diversi
aspetti importanti per il settore farmaceutico e per l’accesso alle cure da parte dei pazienti. Consentono attraverso un meccanismo di fast track di arrivare direttamente al cittadino, saltando il passaggio dell’inserimento nel prontuario regionale, e di garantire un piu’ rapido accesso all’innovazione delle
aziende farmaceutiche”.
Lo ha detto questa mattina Monica Gibellini, National & Regional Institutional Affairs Director di Janssen Italia, ospite di Largo Chigi, il format di The Watcher Post. “Questo fondo molto efficace, tuttavia, negli ultimi anni ha iniziato a manifestare dei limiti, perche’ questo sistema non risponde alle necessita’
delle nuove terapie e di quelle che stanno per arrivare. Gia’ adesso – ha spiegato – ci sono degli aspetti di non speso. L’auspicio e’ che in legge di bilancio si possa utilizzare quel non speso per i farmaci a innovativita’ condizionata e consentire cosi’ di mitigare l’incremento dei costi energetici dovuto alla crisi internazionale nonche’ lo sfondamento della spesa farmaceutica diretta”.
Farmaci, Gibellini: più risorse per innovatività condizionata
Roma, 16 nov. (askanews) – “I fondi per i farmaci innovativi sono stati una best practice, perche’ hanno consentito di unire in un’unica manovra diversi
aspetti importanti per il settore farmaceutico e per l’accesso alle cure da parte dei pazienti. Consentono attraverso un meccanismo di fast track di arrivare direttamente al cittadino, saltando il passaggio dell’inserimento nel prontuario regionale, e di garantire un piu’ rapido accesso all’innovazione delle
aziende farmaceutiche”.
Lo ha detto questa mattina Monica Gibellini, National & Regional Institutional Affairs Director di Janssen Italia, ospite di Largo Chigi, il format di The Watcher Post. “Questo fondo molto efficace, tuttavia, negli ultimi anni ha iniziato a manifestare dei limiti, perche’ questo sistema non risponde alle necessita’
delle nuove terapie e di quelle che stanno per arrivare. Gia’ adesso – ha spiegato – ci sono degli aspetti di non speso. L’auspicio e’ che in legge di bilancio si possa utilizzare quel non speso per i farmaci a innovativita’ condizionata e consentire cosi’ di mitigare l’incremento dei costi energetici dovuto alla crisi internazionale nonche’ lo sfondamento della spesa farmaceutica diretta”.