Il tax free shopping riparte, Italia supera i livelli pre-Covid – askanews.it

Il tax free shopping riparte, Italia supera i livelli pre-Covid

Milano, 15 nov. (askanews) – Il turismo, dopo due anni di pandemia, e’ ripartito con gran slancio in Europa. A beneficiarne il tax free shopping, che ha recuperato i valori pre-Covid, spinto dal forte protagonismo degli americani, che hanno piu’ che compensato l’assenza dei turisti russi e cinesi. A trainare la ripresa Italia e Francia, ha spiegato Pier Francesco Nervini di Global Blue, leader nel settore del tax free, nel corso del 21esimo Osservatorio Altagamma. “L’estate del 2022 e’ stata scoppiettante al di la’ di ogni piu’ rosea previsione – ha detto Nervini, COO North & Central Europe & Global accounts di Global Blue -. Ormai in praticamente tutti i paesi d’Europa abbiamo recuperato i volumi e abbiamo superato in qualche situazione anche i volumi del 2019, guidati da elementi macroeconomici come la debolezza dell’euro, che ha favorito gli acquisti da parte soprattutto degli americani, ma anche legato a un rafforzamento di un comportamento d’acquisto che temevamo fosse, o potesse essere condizionato, dai due anni di stop e in realta’ ha vissuto un grande rilancio. Per cui abbiamo attestato con soddisfazione la voglia rafforzata di lusso, la voglia di Made Italy, la voglia di venire in Europa ad acquistare. E l’Italia in questo ha giocato un ruolo molto importante”. L’exploit per il tax free shopping e’ stato indubbiamente trainato quest’anno dal turismo statunitense che ha fatto registrato cifre superiori al pre-Covid, con una capacita’ di spesa 2,3 volte superiore a quella del 2019. “Credo che ognuno di noi ha potuto toccare con mano la presenza di turismi americani nei nostri paesi – ha sottolineato Nervini -. La verita’ e’ che non solo erano di piu’, ma hanno acquistato molto di piu’, e questo ha facilitato una ripresa generale, uno spirito nuovo, cioe’ il riprendere un’attivita’, quella del tax free, che per due anni era stata assolutamente fermata. Tutta l’Europa – ha proseguito – ha tratto anche un altro vantaggio, che e’ stato quello della cancellazione da parte del governo di Boris Johnson del tax free in Uk: questa decisione ha portato a un trasferimento del viaggio verso l’Europa continentale e Francia e Italia hanno trovato un grandissimo beneficio”. Per il nostro Paese l’auspicio e’ che venga ridotta, se non eliminata, la soglia minima per attivare il tax free shopping, oggi fissata a 154,94 euro: costituirebbe una leva decisiva per rendere il turismo italiano ancora piu’ competitivo e attrarre maggiormente i turisti internazionali. “Molti paesi – ha concluso Nervini – lo hanno abbassato o completamente eliminato e probabilmente in termini di dinamiche competitive all’interno dell’Europa varrebbe assolutamente la pena rimuoverlo. Uno studio d Oxford Economics dimostra che non esiste un altro investimento migliore per uno Stato rispetto all’investimento in tax free perche’ il ritorno diretto e indiretto sulle finanze statali e’ assolutamente positivo”.
Nov 15, 2022
Nervini (Global Blue): rimuovere soglia minima di spesa

Milano, 15 nov. (askanews) – Il turismo, dopo due anni di pandemia, e’ ripartito con gran slancio in Europa. A beneficiarne il tax free shopping, che ha recuperato i valori pre-Covid, spinto dal forte protagonismo degli americani, che hanno piu’ che compensato l’assenza dei turisti russi e cinesi. A trainare la ripresa Italia e Francia, ha spiegato Pier Francesco Nervini di Global Blue, leader nel settore del tax free, nel corso del 21esimo Osservatorio Altagamma.

“L’estate del 2022 e’ stata scoppiettante al di la’ di ogni piu’ rosea previsione – ha detto Nervini, COO North & Central Europe & Global accounts di Global Blue -. Ormai in praticamente tutti i paesi d’Europa abbiamo recuperato i volumi e abbiamo superato in qualche situazione anche i volumi del 2019, guidati da elementi macroeconomici come la debolezza dell’euro, che ha favorito gli acquisti da parte soprattutto degli americani, ma anche legato a un rafforzamento di un comportamento d’acquisto che temevamo fosse, o potesse essere condizionato, dai due anni di stop e in realta’ ha vissuto un grande rilancio. Per cui abbiamo attestato con soddisfazione la voglia rafforzata di lusso, la voglia di Made Italy, la voglia di venire in Europa ad acquistare. E l’Italia in questo ha giocato un ruolo molto importante”.

L’exploit per il tax free shopping e’ stato indubbiamente trainato quest’anno dal turismo statunitense che ha fatto registrato cifre superiori al pre-Covid, con una capacita’ di spesa 2,3 volte superiore a quella del 2019. “Credo che ognuno di noi ha potuto toccare con mano la presenza di turismi americani nei nostri paesi – ha sottolineato Nervini -. La verita’ e’ che non solo erano di piu’, ma hanno acquistato molto di piu’, e questo ha facilitato una ripresa generale, uno spirito nuovo, cioe’ il riprendere un’attivita’, quella del tax free, che per due anni era stata assolutamente fermata. Tutta l’Europa – ha proseguito – ha tratto anche un altro vantaggio, che e’ stato quello della cancellazione da parte del governo di Boris Johnson del tax free in Uk: questa decisione ha portato a un trasferimento del viaggio verso l’Europa continentale e Francia e Italia hanno trovato un grandissimo beneficio”.

Per il nostro Paese l’auspicio e’ che venga ridotta, se non eliminata, la soglia minima per attivare il tax free shopping, oggi fissata a 154,94 euro: costituirebbe una leva decisiva per rendere il turismo italiano ancora piu’ competitivo e attrarre maggiormente i turisti internazionali. “Molti paesi – ha concluso Nervini – lo hanno abbassato o completamente eliminato e probabilmente in termini di dinamiche competitive all’interno dell’Europa varrebbe assolutamente la pena rimuoverlo. Uno studio d Oxford Economics dimostra che non esiste un altro investimento migliore per uno Stato rispetto all’investimento in tax free perche’ il ritorno diretto e indiretto sulle finanze statali e’ assolutamente positivo”.