Tre capolavori di Mozart sbarcano su ITsART – askanews.it

Tre capolavori di Mozart sbarcano su ITsART

Nov 9, 2022
Roma, 9 nov. – 1783, Vienna: un giovane compositore incontra un poeta italiano: il nome del primo è Wolfgang Amadeus Mozart, quello del secondo Lorenzo Da Ponte. È fra le più felici circostanze della storia del teatro musicale, un sodalizio che ci ha regalato quella che è da sempre, nel cuore degli appassionati, la trilogia lirica per eccellenza. E i dieci anni della Trilogia d’Autunno, che Ravenna Festival ha introdotto per la prima volta nel 2012, si sono festeggiati proprio con Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte, che si sono alternati sul palcoscenico del Teatro Alighieri, sera dopo sera, dal 31 ottobre al 6 novembre.

Chi non ha potuto assistere dal vivo alla Trilogia di Mozart del Ravenna Festival avrà la possibilità, a partire dall’11 novembre, di guardare gratuitamente gli spettacoli su ITsART, la piattaforma streaming dedicata all’arte e alla cultura italiana, al seguente link https://bit.ly/3U8BNaD.

Sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini Giovanni Conti, Erina Yashima e Tais Conte Renzetti, accomunati dall’essere stati allievi dell’Italian Opera Academy di Riccardo Muti. Antonio Greco guida invece il Coro Cherubini e il Coro 1685 dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Verdi” di Ravenna. Alla regia Ivan Alexandre; firma scene e costumi Antoine Fontaine, che con Alexandre cura anche le luci. La Trilogia d’Autunno di Ravenna Festival, di cui Eni è partner principale, è stata resa possibile dal sostegno del Comune di Ravenna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

“Sono titoli diversi, ma li portiamo in scena con coerenza estetica – sottolinea il regista Ivan Alexandre, che ha firmato lavori per la Staatsoper di Vienna, il Palais Garnier e la Mozartwoche di Salisburgo – raccontando la storia dello stesso personaggio: un libertino che chiamiamo Cherubino nella sua giovinezza, Don Giovanni in età adulta e infine Don Alfonso in età avanzata. Così il giovane innamorato dell’Amore diventa un rubacuori che, una volta invecchiato, spingerà i giovani a replicare i suoi vizi di un tempo. È come se un cuore solo battesse in tre petti diversi, un ‘ciclo del desiderio’ in cui ogni titolo può esistere anche a sé stante, ma il presentarne l’intera sequenza conferisce un significato particolare a ciascuna delle opere”.

L’allestimento delle tre produzioni non è soltanto un raffinato gioco che intreccia scena e fuori scena per celebrare la magnifica “macchina” del teatro musicale, ma anche un arguto commento ai diversi dispositivi narrativi che Mozart e Da Ponte impiegano. Se ne Le nozze di Figaro la scenografia cresce di atto in atto e l’azione si svolge nella parte anteriore del palcoscenico, Don Giovanni è invece rappresentata “in prospettiva”. L’eroe occupa il primo piano, mentre gli altri personaggi – il valletto, le donne, il rivale… – si ritrovano sempre nella condizione di rimanere un passo più indietro rispetto all’inarrivabile seduttore. Il protagonista si guarda alle spalle una volta soltanto, quando è colto dal dubbio per la prima volta nella vita, per pochi secondi, prima di scomparire. Infine, Così fan tutte ha un andamento circolare sviluppato su due livelli: il palcoscenico collettivo e un palcoscenico centrale, dove a turno le giovani sono amanti fedeli e abbandonate, i giovani i corteggiatori.

Tutti provenienti da percorsi d’eccellenza, i tre giovani direttori sono stati allievi dell’Accademia che Riccardo Muti ha creato nel 2015 per trasmettere alla nuova generazione di musicisti, ma anche al pubblico, la propria esperienza dello straordinario patrimonio dell’opera italiana.

“In linea con quella che è la missione di ITsART, di diffondere e promuovere la cultura italiana nel mondo”, commenta Cristina Pistis, Head of Original Content Development della piattaforma, “siamo orgogliosi di dare spazio a tre capolavori che hanno fatto la storia dell’opera, scritti su libretto di un autore italiano, Lorenzo Da Ponte, andati di recente in scena a Ravenna sotto la direzione di giovani direttori d’orchestra formatisi all’Italian Opera Academy del maestro Riccardo Muti. Tre spettacoli che permettono di assaporare a pieno il talento e il contributo italiano, sia nel passato che nel presente, al teatro e alla musica”.