#StopStradeKiller, progetto di SMA Road Safety e AFVS
Nov 8, 2022
Roma, 8 nov. – La sicurezza stradale attiva, che riguarda il comportamento responsabile dell’automobilista quando è alla guida, e la sicurezza stradale passiva, di cui fanno parte tra gli altri i dispositivi preposti a minimizzare le conseguenze dell’impatto di un veicolo contro un ostacolo fisso o della perdita di controllo dello stesso, sono due aspetti strettamente collegati tra loro. La prima senza la seconda rappresenta una soluzione incompleta per salvare vite umane.
Per quel che riguarda la sicurezza attiva, le rilevazioni ISTAT attestano che nel 2021 i comportamenti errati alla guida più frequenti sono stati la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità elevata. Le tre cause costituiscono complessivamente il 39,7% dei casi (78.477) definendo un valore che si mantiene purtroppo stabile nel tempo.
Sono invece 9.421 i sinistri avvenuti per urto contro ostacolo accidentale e 12.384 le situazioni di fuoriuscita di strada; in entrambi i casi si tratta di incidenti che gravitano nell’ambito della sicurezza stradale passiva.
Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’importanza di entrambi i livelli di sicurezza cui prestare attenzione quando si è in strada, Roberto Impero, Ceo di SMA Road Safety, azienda campana che da decenni realizza dispositivi di ritenuta per rendere le strade di tutto il mondo più sicure, ha avviato un’importante partnership con l’Associazione Familiari Vittime della Strada. La onlus dal 2009 si occupa di prevenire, educare e sensibilizzare alla sicurezza stradale, offrendo altresì assistenza legale a chi resta coinvolto in un incidente stradale e, dal 2018, ha sottoscritto una Convenzione con il Ministero della Giustizia per la sospensione del procedimento penale con messa alla prova.
La partnership si è concretizzata nel progetto #StopStradeKiller che prevede un corso di formazione rivolto a 12 persone provenienti da tutta Italia, nello specifico imputati/indagati/condannati assegnati all’AFVS e in carico agli UEPE – Uffici di Esecuzione Penale Esterna – del Ministero della Giustizia, con riferimento sia all’istituto della sospensione del procedimento penale con messa alla prova, sia quale pena sostitutiva per i reati di guida in stato di ebrezza alcolica e sotto effetto di stupefacenti. I 12 “studenti” il 10 novembre verranno formati da Roberto Impero per imparare a identificare e segnalare gli ostacoli fissi non protetti presenti sulle nostre strade.
Parliamo di alberi, cuspidi stradali, parti terminali del guardrail, piloni dei cavalcavia e pali segnaletici che, in caso di incidente causato da diverse tipologie di errore umano (velocità sostenuta, distrazione, malore, tasso alcolemico elevato, ecc.), se non adeguatamente schermati da appositi attenuatori, si trasformano in pericoli spesso mortali per gli automobilisti.
I partecipanti al corso di formazione avranno tempo due mesi per individuare gli ostacoli non protetti nell’area geografica di loro competenza, compilando un’apposita scheda di segnalazione. Al termine del rilevamento i dati verranno raccolti, processati e comunicati da SMA Road Safety e dall’AFVS alle istituzioni competenti, ovvero Prefetture ed enti gestori dei tratti interessati, sperando che possano essere messi in sicurezza nel minor tempo possibile.
“La finalità di questo corso e in primis la collaborazione con l’AFVS, è quella di generare quanta più attenzione possibile nei confronti della sicurezza stradale. Troppo spesso si pensa che sia un problema lontano, che non ci riguarda, ma oltre a dover essere degli automobilisti attenti, meritiamo anche di poterci muovere su infrastrutture che siano in grado di proteggerci, in ogni eventualità. Questo progetto vuole concretamente incentivare la messa in sicurezza delle nostre strade. Le nuove tratte fortunatamente vengono progettate integrando le soluzioni di sicurezza stradale passiva, ma per contro sono ancora tantissime le strade Italiane di vecchia concezione – pensiamo alle statali, ai percorsi urbani, – che devono totalmente essere riviste e rese più sicure” commenta Roberto Impero, Ceo di SMA Road Safety.
“#StopStradeKiller” – commenta Silvia Frisina, Delegato di Presidenza e Responsabile Nazionale Progetti UEPE – va a completamento del più ampio progetto #StradeSicure che, da oltre un anno, i nostri utenti in messa alla prova e lavoro di pubblica utilità, quale pena sostitutiva, stanno portando avanti in tutta Italia per aiutarci a denunciare alle autorità competenti le criticità stradali, come la presenza di buche pericolose e segnaletica assente. Con questo nuovo filone dedicato agli ostacoli fissi possiamo intensificare la mappatura dei rischi infrastrutturali che sono presenti sulle nostre strade, segnalando a chi di dovere ciò che può essere pericoloso per tutti gli utenti che le percorrono. Avere accanto un’azienda leader nel settore degli attenuatori d’urto e barriere come SMA Road Safety è per noi un onore e rappresenta una garanzia, poiché ogni segnalazione passa prima al vaglio di occhi esperti che possono aiutarci a fornire un servizio dettagliato di intervento agli enti gestori, per il bene della collettività. Inoltre, il progetto rappresenta un’occasione importante per le 12 persone al momento coinvolte, e che ci auguriamo di incrementare nel tempo, affinché possano riparare al reato commesso nello stesso ambito in cui è stato compiuto, ovvero la strada”.