A Calenzano torna il progetto dell’azienda Gori Tessuti
Firenze, 7 nov. (askanews) – Un’installazione site specific dell’artista Claudia Losi all’interno dell’azienda Gori Tessuti e Casa a Calenzano, nella citta’ metropolitana di Firenze. E’ una nuova tappa del progetto Arte in fabbrica, che porta a ripensare in chiave culturale anche gli spazi di lavoro. E Claudia Losi, con l’opera, “Tra le infinite combinazioni possibili”, ha creato un piccolo mondo al tempo stesso giocoso, ma anche inquietante.
“Questo progetto – ha detto l’artista ad askanews – ha preso la direzione di una wunderkammer, un giardino zoologico immaginario, un bestiario che mescola varie voci, da queste sculture-tessuto che riprendono le forme del bestiario cinese tradizionale. Insieme a questi elementi completamente immaginifici ho inserito anche delle forme animali reali, ma fossili viventi”.
Forme e tessuti; storie e immaginari di altre civilta’, lontane da noi; il tempo e le meraviglie: sono molte le suggestioni che si possono provare guardando il lavoro di Losi, soprattutto perche’, fin dal titolo, l’opera cerca di battere strade molteplici.
“In qualche modo – ha concluso l’artista – immagino il mio lavoro come un innesco, come qualcosa che non sai bene se produrra’ un’accensione, quindi uno scambio effettivo, ma innesca comunque una relazione”.
Una relazione che sta alla base della dinamica stessa dell’arte contemporanea, nella sua decisiva dimensione di confronto biunivoco tra l’opera e lo spettatore.
Arte in fabbrica, bestiario di sculture-tessuto di Claudia Losi
Firenze, 7 nov. (askanews) – Un’installazione site specific dell’artista Claudia Losi all’interno dell’azienda Gori Tessuti e Casa a Calenzano, nella citta’ metropolitana di Firenze. E’ una nuova tappa del progetto Arte in fabbrica, che porta a ripensare in chiave culturale anche gli spazi di lavoro. E Claudia Losi, con l’opera, “Tra le infinite combinazioni possibili”, ha creato un piccolo mondo al tempo stesso giocoso, ma anche inquietante.
“Questo progetto – ha detto l’artista ad askanews – ha preso la direzione di una wunderkammer, un giardino zoologico immaginario, un bestiario che mescola varie voci, da queste sculture-tessuto che riprendono le forme del bestiario cinese tradizionale. Insieme a questi elementi completamente immaginifici ho inserito anche delle forme animali reali, ma fossili viventi”.
Forme e tessuti; storie e immaginari di altre civilta’, lontane da noi; il tempo e le meraviglie: sono molte le suggestioni che si possono provare guardando il lavoro di Losi, soprattutto perche’, fin dal titolo, l’opera cerca di battere strade molteplici.
“In qualche modo – ha concluso l’artista – immagino il mio lavoro come un innesco, come qualcosa che non sai bene se produrra’ un’accensione, quindi uno scambio effettivo, ma innesca comunque una relazione”.
Una relazione che sta alla base della dinamica stessa dell’arte contemporanea, nella sua decisiva dimensione di confronto biunivoco tra l’opera e lo spettatore.